Carter

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-Ei,stai tranquillo.Basta piangere-lo consolai.
Gli accarezzai la schiena,era distrutto.
Erano passate due settimane da quando aveva scoperto la questione di Haley e del bambino.

Ne aveva parlato con lei,che riteneva fosse la cosa giusta non dirgli niente.
Il ragazzo era stressato e sempre nervoso,aveva rimandato due concerti e non cantava più.
E non era da lui,che amava cantare per la gente che ascoltava estasiata la sua voce.
Ma non riusciva a non pensare al suo errore:Non aver usato il preservativo quella notte,non aver potuto fare niente.
Gli dispiaceva per quel piccolo chicco di caffè,che poteva essere suo figlio.
Ma la rabbia cresceva quando pensava che per un anno era completamente estraneo a questa situazione.
-Avrei potuto offrire una vita a quel bambino- si ripeteva.
Ormai sapevo a memoria quella frase.

-Vado a casa,ti ho rotto le palle ormai-disse alzandosi.
Mi alzai anche io,ridendo
-Non mi hai rotto le palle e lo sai-replicai.
Mi salutò con un bacio sulla guancia e un 'grazie',chiusi la porta e mi buttai sul letto sfinita.

Erano state due settimane di merda,andavo si e no,due volte a lavoro ed ero anche io,emotivamente giù.
Si stava avvicinando il Natale e io l'avrei passato sola,quest'anno.
In più avevo pensato a quanto fosse instabile la mia relazione con Carter.Non si faceva più sentire e vedere da un mese.Ne avevo parlato con Shawn,che ancora non sapeva che fossi fidanzata.Si era visto che era geloso,che aveva stretto i pugni e quando gli avevo raccontato che Carter non mi cercava più,mi aveva detto di lasciarlo.
Aveva detto
Secondo te è innamorato se non ti vuole vedere?
E aveva ragione.
Carter non era più innamorato di me,o forso non lo è mai stato.

Invece M continuava a mandarmi lettere,ne erano arrivate nel mese di novembre.
In una diceva di stare attenta,che mi stavo riavvicinando a Shawn e a lui questo non piaceva.
Nell'altra parlava di mia madre:diceva che sarei dovuta andare a trovarla,che era andata a casa e stava bene.
Nell'ultima parlava di quanto fosse grato al padre e mi aveva chiesto dov'era il mio.
Pensai che mio padre non l'aveva trovato nessuno ed io ero sola più che mai.

Nelle sue lettere mi faceva sempre i complimenti.
Diceva che ero bellissima,una brava ragazza e anche simpatica.
Che sarebbe voluto essere il mio ragazzo,per parlarmi di persona e non più per lettere.Per baciarmi e toccarmi.
E tutto questo mi metteva i brividi.
Avevo paura di uscire di casa e quando uscivo,avevo il terrore di essere toccata o presa da qualcuno.
Non avevo raccontato a nessuno delle lettere,per non mettere nessuno nei guai,specialmente Shawn.

Come ho già detto,Natale si stava avvicinando e novembre stava per finire.
Il freddo aveva iniziato a essere sempre di più,quindi mi costringeva a passare intere giornate davanti al camino e alla tv,magari bevendo una cioccolata.

Sbuffai quando sentì il campanello,ormai non mi reggevo nemmeno in piedi.
Però mi alzai,facendo un'ultimo sforzo.Aprì la porta e il ragazzo con il cespuglio riccio in testa e gli occhioni azzurri si precipitò dentro casa,abbracciandomi.
Mi stampò un bacio sulle labbra ed io ero rimasta ferma,impassibile.

-Ciao-disse sorridendo
Vide che non ero al settimo cielo
Lo salutai chiudendo la porta e andando verso la cucina,a prendere un bicchiere d'acqua.

-Che succede?-mi chiese poggiando una mano sul mio fianco,che levai immediatamente.
Così non sarebbe arrivato sa nessuna parte.

-Cosa succede?-gli chiesi ridendo.
Non mi aveva parlato per un mese,non voleva uscire con me.
Ai messaggi non rispondeva sempre,si era completamente liberato di me con un "devo studiare".

La sua faccia prese un'espressione interrogativa,non aveva ancora capito.

-Scusa,ma devo studiare-gli ricordai.
Il ragazzo sembrò ricoradarsene,sbuffando e ridacchiando allo stesso tempo.
Ma a me non faceva ridere,ci ero rimasta male.

-Scusami Astrid,ma dovevo-finì io la sua frase al suo posto
-studiare!-alzai il tono.

-Carter io non ti dico che devi lasciare gli studi,l'università o non studiare più il pomeriggio per uscire con me.Ma è da un mese che non rispondi neanche ai messaggi e usi la scusa dei compito per non vedermi.Ormai è un mese che vai avanti con questa storia e io non sono più disposta a sopportare la situazione.-diventò cupo in pochi secondi,cercando di dire qualcosa.

-Quindi è meglio che la chiudiamo qui.Se vuoi ridò l'appartamento ai tuoi genitori,io me ne cerco un'altro-dissi ma la sua rispota non tardò.

-Puoi tenerlo.È un regalo,il nostro rapporto non deve influire sulla casa-disse guardando per terra.
Lo vedevo strano.
Si,c'èravamo appena lasciati,ma sembrava che mi stesse nascondendo qualcosa...

-Carter...tutto bene?-gli chiesi poggiando una mano sulla sua spalla.Niente di chè,un gesto che avrei fatto con chiunque.

-Mi dispiace...ma io non volevo vederti perchè mi sentivo con un'altra-disse piano.
Mi sentivo tradita e una stupida.
Come mai non l'avevo ancora lasciato?Insomma,era palese che mi tradiva e stava con un'altra,visto che con me non voleva uscire.

-okay-risposi,mi mancava l'aria.
-tutto bene?-mi chiese,in risposta annuì,lui mi salutò e se ne andò.

Io andai in camera e mi buttai sul letto,addormentandomi

SPAZIO ME♡
Eiii buongiornooo,che ne pensate del capitolo?

Nervous - Shawn Mendes -COMPLETADove le storie prendono vita. Scoprilo ora