Irama's pov
Mi svegliai, era notte fonda, Ludovica aveva la testa poggiata sulla mia spalla, le sue mani sul mio petto mentre il mio braccio la stringeva. Il suo profumo mi invase le narici, tutto odorava di lei: le lenzuola, il cuscino persino la maglietta che stavo indossando. La guardai, aveva le labbra socchiuse, qualche ricciolo castano che le ricadeva sul viso e un'espressione distesa. Sarei voluto stare ore a fissarla, a guardarla respirare con la voglia di baciarle quelle labbra così morbide, di accarezzarle ogni centimetro di pelle e sentire il suo odore mischiarsi con il mio creandone uno simile al profumo di paradiso. Feci piano per non svegliarla, uscì in terrazza per fumarmi una sigaretta e chiamare Lorenzo. Il telefono continuava a squillare a vuoto, dopo qualche tentativo finalmente si decise a rispondermi. "Bro stavo con una tipa, cosa continui a chiamarmi se vedi che non ti rispondo avrò un valido motivo"
"Scusa avevo bisogno di fare due chiacchiere" gli dissi trattenendo una risata per aver rovinato i piani del mio amico.
"Che poi la vera domanda è dove cazzo sei finito? È tutto il giorno che ti chiamo, sono pure passato da casa tua ma sei scomparso nel nulla..."
"Sono con Ludovica in villa, avevo bisogno di chiarire con lei...Lori non so cosa fare..." Parlammo per un bel pò, gli raccontai tutto quello che era successo la notte prima, di quanto fossi stato bene, di quanto mi fossi perso a guardarla dormire osservando ogni suo lineamento, di quanta voglia avessi avuto di baciarla e sentirla mia e di quanta paura mi stessero facendo tutti quei sentimenti a me sconosciuti che iniziavo a sentirmi nello stomaco. Era riuscita a far crollare le mie certezze come fossero castelli di carte, non ero mai stato il tipo da innamoramento, non mi era mai successo. Io che ragazze ne avevo avute tante, le conoscevo, me le portavo a letto e le liquidavo al mattino non cercando mai niente di più del sesso. Con lei era tutto diverso, sarei stato ore ad ascoltarla parlare, a scrutare ogni suo movimento, a farmi scaldare il cuore dal suono della sua risata. Raccontai a Lori anche quanto mi facesse paura il fatto di essermi aperto così tanto con Ludovica, le avevo parlato di tutto buttando giù l'armatura che mi proteggeva lasciando scoperte le mie debolezze e lui sapeva quanto fosse difficile per me lasciarmi andare e non tenermi tutto dentro. Mi ascoltò per minuti infiniti lasciandomi sfogare in modo incontrollato. "Filo, ascolta non precluderti questa cosa che potrebbe essere la conoscenza più bella della tua vita, solo perché hai una fottuta paura di rischiare e di non essere in grado. So come sei fatto, ti conosco meglio di chiunque altro, se insieme a lei riesci ad essere te stesso al cento per cento qualcosa vorrà dire. Te l'ho già detto milioni di volte, vivitela senza paranoie!" E quelle poche parole bastarono a placare le mie ansie e a farmi ragionare, salutai Lori e tornai a letto addormentandomi con la mente libera e serena.Ludovica's pov
Mi svegliai con i raggi del sole che filtravano dalle tende illuminando leggermente la stanza. Filippo era accanto a me, sdraiato sul fianco, il suo braccio che circondava la mia vita mentre l'altro gli reggeva la testa intrecciando la sua mano alla mia. Gli accarezzai dolcemente la guancia per farlo svegliare. "Buongiorno principessa"
"Buongiorno" risposi stiracchiandomi leggermente.
Mi alzai e andai vicino alla finestra scostando la tenda e godendomi il sole caldo sullo sfondo azzurro del cielo. "È una giornata bellissima, avrei voglia di portarti in un posto se ti va" Si alzò anche lui, avvicinandosi e abbracciandomi da dietro. "Andiamo dove vuoi" mi disse dandomi qualche dolce bacio sulla guancia.
Iniziammo a prepararci, io sarei dovuta passare da casa per prendere alcune cose e per parlare con mia mamma, non sapeva niente di tutto quello che era successo.Arrivati a casa mia, Filippo mi aspettò nel parcheggio mentre io entrai in casa. Salutai mia mamma e le dissi che avrei dovuto parlare di una cosa bella. Avevamo sempre avuto un bellissimo rapporto, era la mia migliore amica, la mia confidente, la mia certezza, l'unica che era sempre stata al mio fianco. Le raccontai di Filippo, della sera nella quale ci eravamo conosciuti, della notte precedente e di quanto mi sentissi bene. Le parlai dei miei sentimenti, delle mie paure e del fatto che volevo provarci e godermi ogni istante insieme a lui. Lei mi ascoltò attenta e alla fine mi abbracciò fortissimo. Quegli abbracci che ti scaldano le ossa e ti rimettono il cuore al posto giusto.
Presi tutte le cose che mi servivano e salì in macchina di Filippo.
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Fino in fondo all'anima|| IRAMA
FanfictionDue sconosciuti. Due personalità opposte. Un incontro casuale che forse li legherà per sempre. Perché le migliori storie nascono proprio così in maniera spontanea. Lei. Ludovica, 19 anni. Una ragazza fatta di sogni e cicatrici incise sul cuore. Prot...