Irama's pov
"Forse è meglio finirla qui, non voglio essere il motivo dell'allontanamento dalla tua famiglia, non me lo perdonerei mai."
Quelle parole continuavano a rieccheggiarmi nella testa, non riuscivo a reagire, a connettere una frase sensata da dire, era come fossi in una bolla che non mi permettesse di muovermi.
Passarono secondi infiniti, ma poi la mia mano si mosse da sola, di scatto si posò sul suo braccio fermandola, lei cercò di divincolarsi, poi si voltò facendo incontrare i nostri occhi.
"Non te ne andare ora, ti prego..." lacrime salate miste a quelle parole che mi uscirono dalla bocca quasi sussurrate, come fossero una supplica. Lei si avvicinò lentamente accarezzandomi il viso e si sedette sul letto accanto a me.
"Il rapporto con mio padre ha cominciato a sgretolarsi con il tempo....quando ero piccolo lo adoravo, stavamo sempre insieme, era il mio supereroe invincibile, condividevamo qualsiasi cosa persino i viaggi in macchina con le casse della radio sparate con la musica di De Andrè.
Poi sono cresciuto, ho fatto tantissimi sbagli, errori che mi hanno segnato, ho vissuto cose che a quell'età mi hanno distrutto e l'ho deluso, l'ho deluso tantissimo. Non tornavo a casa la sera, dormivo dove capitava, a volte anche per strada su qualche panchina, tanto ero sempre talmente ubriaco da non accorgermene, ho cambiato tre scuole diverse e alla fine non ho fatto neanche la maturità, non sono stato in grado di essere il figlio che avrebbe voluto, ho deluso tutte le sue aspettative. Sai lui è sempre stato un grande sportivo, una persona tutta d'un pezzo, un lavoratore instancabile, un uomo stimato e rispettato; io invece sono sempre stato il ragazzino strano, quello con i sogni irrealizzabili e le piume alle orecchie, quello che rinchiudeva i suoi problemi e le sue paure in una bottiglia di vodka o in qualche sorso di birra, quello che non sarebbe mai stato in grado di concludere niente nella vita.
Ho questo peso sul cuore che mi schiaccia, quando i suoi occhi incrociano i miei vedo solo un oceano di delusione." Non riuscivo a tenere a bada le emozioni, le lacrime iniziarono a solcarmi il viso mettendomi a nudo un'altra volta.
"Quando ho incontrato te quella sera a casa di Lori sono stato bene e dopo mesi interi ho ricominciato a pensare che la musica fosse davvero la mia strada. Nella vita non ho mai avuto un piano B, non ho mai trovato qualcosa che mi facesse sentire vivo come il fare musica, qualcosa che mi facesse luccicare gli occhi e battere il cuore, però per un periodo l'ho messa da parte, convincendomi che quella era una strada che non mi avrebbe mai portato da nessuna parte, sgretolando i miei sogni come fossero granelli di sabbia. Anche se non conoscevi quasi nulla di me, tu dall'inizio non hai mai dubitato delle mie capacità, mi hai fatto tornare a scrivere e mi sono sentito forte come se potessi tenere il mondo nelle mie mani.- le mie mani tremavano e la voce risultava e appena sussurrata- le parole di mio padre ieri sera mi hanno fatto male, tantissimo, mi hanno ferito come forse non hanno mai fatto, ma ho deciso di fregarmene. Voglio vivere di musica Ludo, voglio farlo per me, per te, per Lori e Ale, per mia nonna perché non avete mai smesso di spronarmi. Però se tu ora decidessi davvero di andartene non so se riuscirei a farlo, perché solo se ho te accanto mi sento invincibile."Ludovica's pov
Lui era lì accanto a me, con gli occhi rossi e il viso bagnato dalle lacrime, le mani che tremavano e il silenzio spezzato solo dai suoi sospiri. Avevo pensato davvero di finirla, di andarmene perché non volevo essere un peso per lui, non volevo rovinare il rapporto con la sua famiglia o essere il motivo della sua tristezza, non mi sarei mai perdonata il fatto di poter essere un giorno un rimpianto, ma quelle parole mi colpirono, lui che cercava sempre di essere forte e irremovibile, come se niente lo potesse ferire, con me si lasciava andare rivelando tutte le sue fragilità.
Gli presi il viso facendolo voltare verso di me "Non potrei mai andarmene, sei troppo importante ormai, però ho paura Filo, tanta paura. Mi fa paura il fatto che siamo diventati così tanto fondamentali l'uno per l'altra che se un giorno tutto questo dovesse finire inevitabilmente perderemo un pezzo anche di noi stessi."
Filippo mi accarezzò dolcemente una guancia "Non potrebbe mai finire una cosa così bella, non ho mai creduto nel per sempre o in qualcosa di duraturo ma con te sto iniziando a pensare che forse l'amore quello vero e totalizzante esiste."
Mi avvicinai lentamente a lui e lo baciai, mi mancava il suo sapore mischiato al mio, le sue labbra che sembravano essere fatte apposta per congiungersi con le mie, le emozioni che racchiudeva, era un modo per dirsi quelle cose che non si potevano spiegare a parole.
Ci sdraiamo sul letto continuando a baciarci con passione, con quella voglia matta di assaporarci e non staccarci più.
Io addosso a lui, le sue mani che mi cercano, le mie in mezzo ai suoi capelli.
"Ludo calma, forse è meglio fermarci, non so per quanto potrei ancora trattenermi" mi sussurrò ad un orecchio sorridendo.
"Non fermarti Filo, ho voglia di te.." dissi mordendomi un labbro
"Sicura?"
"Io si e tu?" sussurrai accarezzandogli l'orecchino a forma di piuma
"Ho una voglia matta di fare l'amore con te.."
Sorridiamo insieme guardandoci intensamente negli occhi.
"È che non so come dirtelo Filo...per me è la prima volta e ho un po' di paura..." dissi nascondendo la mia testa nell'incavo del suo collo.
"Non devi averne, ti prometto che sarà bellissimo..." mi sorrise.
Iniziammo a baciarci, le mani di lui sotto la mia maglietta mentre accarezzavano dolcemente la mia schiena nuda creandomi mille brividi, le mie labbra che lasciavano piccoli baci sul suo collo assaporando la sua pelle.
Avevamo davvero voglia l'uno dell'altra, si vedeva dal desiderio che nascondevano le nostre mani, dai brividi che si creavano sulla pelle ad ogni tocco, dal sapore dei baci che era sempre una nuova scoperta.
La sua pelle nuda che entra a contatto con la mia, il corpo di Filippo che si incastra perfettamente con il mio creando un'armonia magica che ci spinge a viverci a pieno il momento lasciando che le emozioni più nascoste prendano il sopravvento, lasciandoci trasportare dalla passione e estraniandoci completamente dal mondo esterno come se in quel momento esistessimo solo io e lui.
Stiamo facendo qualcosa che di sesso ha veramente poco, non è neanche amore però è qualcosa di incredibile che come definizione ci si avvicina molto.
Sto bene in questo momento, mi sento a mio agio, mi sento viva, in un turbinio di emozioni a cui non so dare un nome né una spiegazione logica, non ci sto capendo nulla perdo addirittura il controllo di me stessa e per un istante stacco il cervello perché forse alcuni momenti vanno vissuti e basta.
E forse perché il profumo lasciato dalla pelle nuda di Filippo mischiato alla mia non saprei neanche descriverlo, è qualcosa simile all'essenza di Paradiso.•
Eccomi qui con un nuovo capitolo! La scorsa volta vi ho lasciato un po' con il fiato sospeso però mi sono fatta perdonare!
Grazie ancora per tutte le visualizzazioni e i voti che state lasciando, mi rendete davvero felice e spero che la storia vi stia piacendo ❤️
Commentate anche questo nuovo capitolo perché sapete quanto adoro sclerare con voi, cosa succederà adesso?
Un grosso abbraccio!
~R. 🦋
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Fino in fondo all'anima|| IRAMA
FanfictionDue sconosciuti. Due personalità opposte. Un incontro casuale che forse li legherà per sempre. Perché le migliori storie nascono proprio così in maniera spontanea. Lei. Ludovica, 19 anni. Una ragazza fatta di sogni e cicatrici incise sul cuore. Prot...