sᴇᴅɪᴄɪ

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✨✨✨

Sedevo in infermeria con Yoongi, il quale aveva un sorrisino beato stampato in faccia nonostante il sangue che ancora gli colava dal naso e, insieme a un taglietto, un enorme livido che gli occupava la guancia. Stavamo aspettando che il dottore tornasse così da darci l'ok per andare via.

Hoseok lo aveva conciato parecchio male e sarebbe anche andata peggio se non mi fossi intromessa. Non gli avevo detto praticamente nulla quando il tutto successe semplicemente perché avevo visto Yoongi cadere a terra così rovinosamente che mi ero preoccupata. Non ero arrabbiata con Hoseok, lo ero con me stessa per aver seguito Yoongi e il suo stupido piano, mettendolo così in questa situazione difficile.

Sospirai mentre continuavo a fissare Yoongi: a lui non sembrava realmente importare ciò che era successo, ma quando mi beccò a guardarlo si mise a ridere.

"Perché sei così tesa? Ti comporti come se fossi stata tu ad essere picchiata." ridacchiò.

"Yoongi, non è divertente." mi lamentai.

"Come mi hai chiamato?" mi chiese, corrugando le sopracciglia "Chi ti ha detto il mio nome?".

Deglutii, maledicendo mentalmente me e la mia linguaccia. Era stato Jimin a farsi scappare il suo nome ma mi aveva pregato di non dirglielo e, per quanto fosse insopportabile, non avrei sicuramente fatto la spia.

"Chi se ne frega: ora che lo sai, tanto vale che lo usi." scrollò le spalle iniziando a cercare qualcosa nella tasca della sua giacca. Tirò fuori una canna già rollata e se la portò alle labbra. "Non è che per caso hai un accendino, kitten?".

Lo gelai con lo sguardo, facendolo sospirare.

"Quindi è un no?" chiese.

"Puoi mettere via quella robaccia? Finiremo nei casini..."

Continuò a ravanare nella tasca e finalmente trovò il suo accendino. Accese lo spinello e fece un tiro prima di esalarne il fumo.

"Per cosa?" disse cercando di far disperdere il fumo più velocemente nella stanza soffiandoci addosso "Non vengo mica a scuola qui, perché cazzo dovrei finire nei guai?".

Fece una pausa e si alzò per aprire la finestra. Arricciai il naso disgustata visto che l'odore della canna era disgustoso.

"Sei fortunata che ho deciso di non ricambiare il favore a Hoseok colpendolo a mia volta, quella sarebbe stata l'unico motivo per cui sarei potuto finire veramente nei casini."

Yoongi fece roteare gli occhi al cielo e continuò a fumare come se niente fosse. Contrassi le labbra e lo fissai insistentemente: ero curiosa di sapere perché non avesse picchiato a Hoseok, non era da lui non rispondere per le rime. Ovviamente non che volessi vederlo tirare un pugno a Hoseok, ero solamente curiosa.

"Non l'ho preso a pugni solo perché non volevo turbarti." disse come se sapesse a cosa stavo pensando "Cazzo, Mijin, sei davvero facile da decifrare."

"Cosa... Cosa intendi?" chiesi.

"Le tue emozioni si vedono facilmente, è facile capire a cosa stai pensando."

Sgranai gli occhi. Nessuno mi aveva mai detto quello prima di allora: Hoseok mi diceva sempre che parevo senza emozioni e che per quello non riusciva mai a capire se mi sentissi triste, arrabbiata o felice.

"Sembri sorpresa: perché?"

"Hoseok mi dice sempre che sembro un robot, che non ho emozioni. Non me l'ero mai sentito dire prima di oggi."

Yoongi rise per poi fare un altro tiro prima di riprendere a parlare.

"Non dev'essere un buon osservatore, o forse non presta abbastanza attenzione: sei così facile da decifrare." brontolò "Hoseok farebbe pena come fidanzato, non capisco cosa ci vedi in lui."

Feci roteare gli occhi al cielo e tornai a guardarlo.

"Non è che tu saresti tanto meglio." ribattei "Anche come uno falso, sei un fidanzato pessimo."

Yoongi rise e buttò la canna che stava fumando fuori dalla finestra per poi siracchiarsi.

"Lo so, per questo non voglio relazioni." sorrise dolcemente "Solo cose di una notte."

Si stese e un piccolo sbuffo lasciò le sue labbra.

"Non ti piacerebbe avere una-"

"Shh," mi zittì "sto cercando di fare un sonnellino, parli troppo."

Decisi di chiudere la bocca e lo lasciai riposare per qualche minuto finché il dottore tornò dando a Yoongi un sacchetto di ghiacchio istantaneo e ordinandoci di andare.

Accompagnai Yoongi a casa sua e me ne andai, tornando verso il dormitorio dove Hoseok mi stava probabilmente aspettando.

Mi preparai per quello che stava per accadere.



「ɴᴏᴛᴇ ᴛʀᴀᴅᴜᴛᴛʀɪᴄᴇ」

Buongiorno ragazzi allora questo è il nuovo capitolo di wrong number e volevo fare qualche precisazione: innanzitutto ho dovuto aggiungere da me una parte semplicemente per spiegare il motivo per cui Mijin inizi a chiamare Yoongi col suo nome e non con Suga come ha sempre fatto fino ad ora. Il fatto è che, l'autrice originale, deve essersi dimenticata, per semplice distrazione, di questo piccolo particolare di Yoongi e del suo non voler essere chiamato col suo vero nome.
Infatti, se ben ricordate, è stato Jimin a farsi scappare questa informazione nei primissimi capitoli, quindi ho preferito prendermi due righe per rendere la cosa credibile, facendo dire a Yoongi che ormai, se Mijin era a conoscenza del suo nome che non le aveva ancora rivelato, tanto valeva usare quello.
La nostra protagonista ovviamente non fa la spia e non gli dice che l'ha saputo da Jimin.
Quindi niente, era solo una piccola precisazione per essere corretta e farvi capire meglio la situazione.
Spero che la traduzione sia decente, fatemi sapere che ne pensate!

Un grande bacio!
😘💗

ᴡʀᴏɴɢ ɴᴜᴍʙᴇʀ ♡ ᴍɪɴ ʏᴏᴏɴɢɪ  ✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora