ᴡʀᴏɴɢ ɴᴜᴍʙᴇʀ ♡ ᴍɪɴ ʏᴏᴏɴɢɪ ✔

ᴠᴇɴᴛᴜɴᴏ

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[yoon 08:23 PM]: Perfetto, perché sto venendo da te

Sbuffai nel gettare il telefono sul mio letto. Che senso aveva avuto accettare di vederlo il mercoledì se poi insisteva per farlo tutti i giorni? Decisi di stendermi mentre aspettavo che Yoongi arrivasse visto che all'improvviso mi sentii come se fossi appena stata prosciugata da tutte le mie forze.

Non mi ci volle molto prima di sentire qualcuno bussare alla porta. Sospirai e mi preparai psicologicamente.

"La porta è aperta!" urlai mentre fissavo ancora il soffitto.

"Mijin?" mi tirai su a sedere e, con mia grande sorpresa, non era Yoongi.

"Jimin?" chiesi con un sopracciglio sollevato "Che ci fai qui?".

Jimin camminò verso di me e prese posto sulla sedia davanti alla scrivania. E mi fissò. Puzzava di marijuana ma sembrava essere stranamente lucido.

"Senti, dobbiamo parlare." esordì più serio del solito.

"Jimin, possiamo rimandare a più tardi? S-Sto aspettando qualcuno e a Hoseok non farebbe molto piacere-"

"No, dobbiamo parlare." tagliò corto "Mijin, è vero che stai uscendo con Yoongi?".

Mi bloccai, incerta su cosa rispondergli. Avrei dovuto dirgli la verità o semplicemente mentire?

"U-Uhm," balbettai "è complicato."

"Ma che cazzo dici? Non è mica facebook [*] questo, ho bisogno di un sì o di un no!" disse fissandomi insistentemente negli occhi.

"Se te lo dico, devi promettermi di non dirlo a nessuno: siamo intesi?" gli chiesi.

Jimin inarcò un sopracciglio ma si adagiò allo schienale, annuendo in risposta.

"Ci stiamo frequentando per finta." bisbigliai.

"Per finta? E perché mai? Non ha nessun senso-"

"M-Mi piace Hoseok e Yoongi mi ha detto che mi avrebbe aiutata-"

A quel punto Jimin mi zittì posando l'indice sulle mie labbra.

"Yoongi? Yoongi ti ha detto che ti avrebbe aiutata? Non ti fa scattare un campanello d'allarme? Specialmente dopo quello che ti ho detto prima che lo incontrassi per la prima volta?" chiese "Mijin, come fai ad essere così intelligente eppure così stupida?".

Allontanai la sua mano con un gesto brusco della mia e sospirai.

"Tutti non fanno altro che dirmelo ultimamente," incalzai "e so già cos'hai intenzione di dirmi, mi sta usando, ma ci stiamo usando a vicenda, quindi-"

Lui si sedette nuovamente e rise.

"Mijin, non è ciò che pensi che sia: mi ha detto perché ti sta sempre attaccato al culo e credimi, non gliene potrebbe fregare di meno di te."