ᴡʀᴏɴɢ ɴᴜᴍʙᴇʀ ♡ ᴍɪɴ ʏᴏᴏɴɢɪ ✔

ǫᴜᴀʀᴀɴᴛᴀɴᴏᴠᴇ

"Quindi Yoongi sta bene?" mi chiese Jungkook nel poggiare una ciotola di ramen sul tavolo.

"Potrebbe stare meglio." risposi aprendo le bacchette usa e getta che mi aveva gentilmente passato. Posò il mento sul palmo della mano e mi rivolse uno sguardo apprensivo. "Ha ancora parecchi dolori, ma non ci parlo per bene dal giorno in cui l'ho portato in ospedale: i medici gli danno così tante medicine che finisce per dormire per buona parte del giorno." spiegai.

"Ma si riprenderà, giusto?" domandò spalancando gli occhi.

Sorrisi.

"Sì, starà bene." dissi riempendomi poi la bocca di noodles.

Jungkook si lasciò scappare un sospiro di sollievo e finalmente si rilassò, poggiandosi allo schienale della sedia su cui era seduto.

"E che mi dici della persona che l'ha ridotto così?" chiese. Sospirai: " Non credo di poter fare qualcosa per questo, ho come l'impressione che peggiorerei solamente le cose" risposi "e non saprei davvero come comportarmi..."

Lui annuì in risposta.

"Avrei piacere di fargli visita, ma..." fece una pausa "Sono l'unico che lavora qui dentro e-"

"Posso prendere io il tuo posto per un po', che ne dici?". Sollevai lo sguardo e vidi Jimin farsi strada verso di noi con un sorrisino in viso. Le guance di Jungkook si colorarono subito di un rosa pallido e fu allora che Jimin afferrò una sedia per sedersi accanto a lui e avvolgergli un braccio attorno alle spalle.

"Ha-Hai fame?" balbettò Jungkook.

"Nah, non preoccuparti per me!" disse "Pare proprio tu abbia un po' di tempo per fare una pausa e non accetterò che tu ti rimetta al lavoro di nuovo dopo tutte le ore che ti fai qua dentro-"

"Cielo, prendetevi una stanza!" li punzecchiai.

Jungkook mi rivolse uno sguardo assassino mentre a Jimin pareva non interessare. Sorrisi.

"Noi due abbiamo dovuto sorbirci mesi in cui tu e Yoongi vi guardavate a vicenda con sguardo inebetito," ribatté Jimin facendomi una linguaccia "sopravviverai."
Feci roteare gli occhi al cielo e risi.

Per la prima volta dopo tanto tempo, le cose stavano iniziando a tornare alla normalità. Non poteva andare meglio: Yoongi si stava riprendendo, avevo trovato degli amici in Jungkook e Jimin, loro avevano l'un l'altro ed ero convinta che tutto si sarebbe sistemato. E, cosa non meno importante, non mi ero mai sentita sola, nemmeno per un istante.

"Da dove sbuchi, comunque?" chiesi arrotolando un'altra porzione di noodles sulle bacchette.

"Dall'ospedale, ero andato a trovare Yoongi:" spiegò con un sospiro "il suo aspetto sta migliorando e stranamente sembrava essere molto più lucido rispetto agli altri giorni. Gli ho parlato un po' anche se la maggior parte delle cose che blaterava non avevano chissà quale senso, probabilmente tu lo capiresti meglio di quanto io possa."