capitolo 10

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devo diglielo, devo diglielo che sono innamorato di lei.
decido di andare al movis e dirle che stasera andiamo fuori a cena
F: hai Marti, stasera andiamo fuori a cena. non puoi dire di no, mettiti elegante.
M: fede non penso sia
F: zitta, ho detto che non puoi dire di no
torno a casa e aspetto impazientemente le 6, quando Martina torna.
ecco la porta aprirsi, mi saluta in modo freddo e va in camera a cambiarsi.
la vedo scendere dalle scale, sembra una scena di un film, sembra hermione quando scende dalle scale con quel vestito rosa e Harry la vede(Harry potter) io ho proprio quella faccia, io sono innamorato,io sono innamorato perso, ho solo paura di non essere all'altezza, ma tentar non nuoce, no?
povs'marti
torno a casa e saluto fede in modo distaccato,non so perché mi voglia portare a cena fuori, sono incazzata e non ho proprio voglia, ma ho fame,non ho voglia di cucinare, e non rinuncio ad una cena gratis. vado in camera e scelgo un vestito,ne prendo uno nero al ginocchio co un piccolo fiocco sul lato, un paio di tronchetti in velluto neri e una pellicia nera, mi guardo allo specchio, no, assolutamente no.
mi tolgo tutto e ricomincio da capo.
provo un vestito rosso largo e lungo con una cintura sulla vita e uno scollo a V che mette in risalto il mio seno. metto il cappotto nero e delle scarpe com il tacco nere aperte, mmm, meglio dai. prendo una pochet nera e ci metto qualche soldo, fazzoletti, e assorbenti, non si sa mai.
scendo dalle scale e vedo Federico che mi fissa (?)
M: fede?
F: oh si scusa, stai benissimo comunque
M: grazie, anche tu dai *in realtà è stupendo,indossa pantaloni eleganti giacca e cravatta,è un dio greco, vi giuro.
entro nella sua cabrio e rimango zitta tutto il viaggio,lo stesso fa lui.
arriviamo in questo ristorante, lussuoso, elegante a dir poco, con i lampadari enormi appesi al soffitto.
M: fede ma sei sicuro?
dico prima di entrare
F: vieni.
mi porge il braccio.
entriamo e un cameriere subito ci accoglie,
C(cameriere): Salve avete prenotato?
F: si a nome Rossi. per due.
C: prego venite
scorgo un tavolino con 2 sedie, apparecchiato in maniera fin troppo elegante e con 2 candele rosse.
il cameriere mi fa sedere e vedo Federico diventare rosso come il mio vestito.
decido di giocare un po' e faccio l'occhiolino al cameriere.
ordiniamo e dopo 10 min di silenzio decido di rompere il ghiaccio,
M: allora,come mai qui?
F: non so,per chiederti scusa magari
M: te l'ho già detto,non è stata colpa mia, te l'ho anche scritto nel biglietto, se non ricordo male.
F: già a proposito di quello, mi ha fatto capire tante cose quel pezzo di carta...
arriva il cameriere con le portate e mentre mi lascia il piatto trovo un biglietto con un numero di telefono scritto sopra, lo tiro fuori è lo faccio vedere a Federico, che immediatamente sbatte i pugni sul tavolo attirando l'attenzione delle persone intorno a noi.
F: Federico dio mio! è un numero di telefono, potrei avere anche io una vita sociale e portarmi a casa qualche ragazzo visto che l'appartamento è mio, non tuo, mio,ma credo che inizierò a farti pagare per due persone visto che tutte le notti ce qualcuno a casa, e non sono nemmeno più libera di andare in giro in casa mia perché ogni volta incontro le tue fiamme! dico tutta d'un fiato
F: perché scusa chi hai incontrato
M: mmm vediamo, quella dell'altra sera? quella della sera dopo che io e te abbiamo scopato?
F: abbiamo fatto l'amore
dice sottovoce ma lo sento comunque,decido di lasciar stare perché sono troppo imbarazzata.
M: va beh, comunque non posso dirti nulla sulla tua vita, siccome appunto è tua,ma non ti lamentare se un ragazzo ci prova con me!
povs'fede
ha ragione,non posso dire nulla, sono innamorato di lei, ma non siamo fidanzati, devo stare zitto. zitto.
mi rattrittisco, ci sono rimasto male, è la realtà ma quelle parole mi hanno colpito dritto al cuore.
rimaniamo zitti, fin quando penso che forse dovremmo andare, non ha senso stare li un secondo di più.
chiamo il cameriere e gli faccio portare il conto, arriva ancora quello stronzo che prima di uscire da un bacio sulla mano a Martina. dio se lo vedo in giro lo ammazzo.
torniamo a casa,più muti di prima,penso sia la prima volta che parlo così poco in una serata, fortunatamente arriviamo a casa in fretta, apro la porta a Martina e lei mi ringrazia con un bacio sulla guancia che mi lancia una scia di brividi lungo tutta la schiena.
mi spoglio e vado in camera di Martina, dimenticandomi di bussare, apro e la trovo in intimo
F: mio dio scusa Martina non volevo!
M: fa nulla, sei abituato a vedere corpi molto più belli del mio.
F: invece sei stupenda.
dico sottovoce.
M:buonanotte Federico
F:buonanotte Martina
sono le 3 di notte,non riesco a dormire, diamine stasera dovevo dire tutto a Martina e invece le ho fatto passare una serata di merda
decido di andare nella sua camera e vederla dormire.
mi siedo sulla sedia difronte al suo letto, prendo carta a penna e butto giù della parole che parlano di lei.
stanco mi addormento su quella sedia con il figlio ancora in mano.
povs'martina
appena mi sveglio trovo Federico addormentato sulla poltrona davanti al mio letto, mi alzo e vedo che ha nelle mani un foglio, lo prendo e inizio a leggere:


"Vorrei inventare parole per scrivere

la luce della luna quando ti illumina

vorrei trovare una frase, una lettera

solo per ricordarti quanto sei unica

E dedicare il tuo sorriso alle stelle poi

fermare il tempo e ritrovarci soltanto noi

voglio scriverti una lettera che parli di te

indimenticabile ah...

nella buca delle lettere

almeno oggi troverai

qualcosa che ti fa sorridere

chissà se poi la leggerai

e quando sarai di corsa in mezzo al traffico"

scende una lacrima, due e tre, fino a singhiozzare, senza volere sveglio Federico che subito mi prende tra la braccia e mi sussurra quale fosse il motivo per cui piangessi.
vede che nelle mani ho il foglio,
F: oh l'hai letto
M: sono parole stupende Federico.
F: Martina quelle parole sono per te!
M:per me? ah si?
F: si cazzo io ti amo io sono innamorato di te dal primo giorno, da quando mi hai guardato e sei diventata rossa e paonazza, da quando mi hai sorriso per la prima volte e tutte le volte che mi lasciavi bigliettini! mi sono innamorato di te e non me ne ero accorto, sapevo che c'era qualcosa di diverso in me e non capivo cosa!
M: e se ti sei innamorato di me dal primo giorno perché ti porti ogni sera una ragazza a casa! Federico non dire stronzate perfavore!
F: te l'ho detto sentivo ci fosse qualcosa di diverso ma non capivo cosa e dopo averlo fatto con te ho capito cosa era
M: si peccato che la sera dopo te ne sei scopato un'altra
F: volevo vedere, se davvero era quello che pensavo, volevo capire cosa mi avevi fatto,
M: cosa ti avrei fatto?
F: mi hai fatto innamorare Martina, dopo tanto tempo che non lo facevo più,per paura,non te l'ho mai detto ma io ero un ragazzo serio, ero fidanzato, e la mia ragazza è morta, e da quel giorno ho avuto paura di amare! ma poi sei arrivata tu, sei arrivata tu e mi hai scombussolato.
M: mi spiace non me lo avevi mai detto..
F:non è questo il punto! io sono andato a letto con quella ragazza solo per capire cosa io e te avevamo fatto
M: e quindi, che abbiamo fatto?
F: Martina io con le altre ho sempre e solo scopato, solo fatto sesso,puro divertimento; invece con te, con te ho fatto l'amore piccola.
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ehehehe cosa farà ora Martina, gli darà una possibilità o proverà con tutta se stessa di innamorarsi il meno possibile di quel ragazzo tanto bello quanto stronzo?
-ali😙

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