Breathin

CAPITOLO 60

CAMERON
È lì con una lametta, il braccio sanguinante, che mi guarda intensamente, però non piange, sembra troppo distrutta per farlo, in questo momento vorrei farle solo una domanda, perchè? Ma non posso fargliela, non ora. Prendo un fazzoletto dalla tasca e glielo passo, così si tampona il taglio. La aiuto ad alzarsi e ci sediamo sul letto, nessuno ha il coraggio di dire nulla.
A rompere il silenzio sono io.
Io:"Perchè Sara, perchè?"
Resta in silenzio
Io:"Oi Sara" dico con dolcezza
Sara:"N-non riesco a dirlo"
Io:"Come? Provaci, sono io"
Sara:"È che ho dei momenti in cui non posso scappare dai miei pensieri, e mi serve...un po' per dimenticare, un po' per non sentire, un po' per vivere. Io penso che mi odio perchè non riesco mai a dire niente e far uscire quanto sto male, mi odio perchè non riesco a piangere, perchè non voglio piangere, anche se ne avrei bisogno. Penso che sono stanca di sentirmi un peso, un problema e non ce la faccio più a stare con chi me lo fa pesare, anche se non se ne accorge. Penso che odio essere assalita da pensieri mentre cammino per strada e iniziare a fissare il vuoto. Penso che sono stanca di essere una delusione per i miei genitori, perche io lo so che non sono contenti. Penso che odio essere arrivata al punto di sentirmi soffocare ogni volta che penso a tutto. Penso che odio quando vorrei spaccare tutto, ma non lo faccio, quando vorrei urlare, ma resto zitta. Penso che odio non piacermi sempre in tutto quello che faccio e non faccio. Penso che odio il casino che ho in testa, ho tante cose che si contraddicono e impazzisco perchè neanche io mi capisco più, sono troppo complicata anche per me. Penso che non ce la faccio, che ho bisogno di una pausa, devo solo fermarmi un attimo, mi sento come se fossi a pezzi...distrutta".
A sentirla mi viene da piangere.