CAPITOLO 61

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SARA
Cameron lo ha scoperto cosa farò adesso.
Mi sento vuota, che penserà di me adesso, non posso stargli vicino sapendo che sa.
Il punto è che non posso neanche giustificarmi, non mi è mai successo niente di grave, il male più grande me lo son fatta da sola. Sto continuando a fissare il vuoto, il braccio mi brucia, Cam non parla più, sta per piangere...lui e non io...lui e non io, mi sento un mostro.
Io:"V-vattene"
Cam:"No"
Io:"TI HO DETTO DI ANDARTENE, TU NON DOVEVI SAPERE NIENTE, NON DOVEVI ENTRARE NELLA MIA VITA, NON TI VOGLIO, NON TI AMO, SPARICI S-P-A-R-I-S-C-I ADESSO"
Cam:"Sara..."
Io:"VA FUORI" mi alzo e lo trascino giù, poi gli sbatto in faccia la porta. Non voglio più vederlo, non voglio più stare con lui, lo farei soffrire, non doveva intromettersi, non doveva vedermi così. Perchè ogni volta che sembra andare meglio, quel dolore torna, è come se non riuscissi a liberarmene, lui era sempre stato lì e col tempo è cresciuto, è cresciuto con me, è quello che mi toglie le parole, la felicità e il respiro.
Il peggio è che non posso trovare parole per desciverlo e non posso buttarlo fuori, dovrebbero insegnarmi a piangere, è come se fossi una gabbia e quando sto per scappare mi blocco, ho bisogno di qualcuno che mi tiri fuori.
A volte vorrei solo che qualcuno mi aiutasse, che capisse tutto, che sapesse tutto, altre vorrei che tutto restasse un segreto e continuare così anche se fa male, ho bisogno di sbloccare la situazione, ma non posso.

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