CAPITOLO 12

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LOUIS' POV

"Harry! cazzo, stai bene?!"

Andai verso di lui, tenendo sempre, la pistola puntata contro l'uomo, e lo girai verso di me.

"Harry.."

Mi guardò negli occhi, era seriamente impaurito, anche per uno come lui.

"Lou-"

Tossì di nuovo, sporcandomi la maglietta con il suo sangue. Le sue gambe cedettero, e si inginocchiò a terra

"Harry!"

Mi precipitai su di lui quando sentii uno sparo, e un dolore allucinante. guardai da dove provenisse, abbassai la testa e trovai rosso.. tanto rosso sopra la mia gamba sinistra.

"Merda!"

Cercai di fermare l'emorragia ma invano.

Guardai prima Harry, poi l'uomo che stava ancora puntando, questa volta verso Hazz.

No cazzo, aveva intenzione di sparargli. Non potevo permetterglielo.

Mi alzai sorreggendo il mio peso sulla gamba non ferita e mi precipitai sull'uomo afferrandolo per i polsi.

"Lurido bastardo!"

Questo uscì dalla bocca dell'uomo.

Non risposi e cercai in tutti i modi di afferrargli la pistola. invano.

Quell'uomo è forte in confronto a me. Anche se da piccolo, mia madre mi portò in una palestra, dove praticavano la box, la prima volta che provai, mi dissero che ero molto veloce, ma non abbastanza forte. Non ci ritornai più.. Mi avrebbe fatto comodo in certi casi.

Continuai a tentare. stavamo andando da una parte all'altra della stanza, mi librerai e corsi verso il corridoio attirando l'uomo lontano da Hazz. Come speravo mi seguì e mi misi a correre, raggiungendo l'ingresso. quando arrivai alla porta mi girai verso di lui. Stava puntando la pistola verso di me, mi impaurii ma dovevo restare forte. Per Harry.

Mi misi a pensare a quei smeraldi, mi calmai subito.

Spinse sul grilletto e mi accasciai a terra, schivandolo, ma non abbastanza, mi creò un graffio nel braccio sinistro. Era doloroso, ho stretto la mano sul braccio per alleggerire il dolore. non cambiò niente. Continuai a scappare tenendomi la mano sul braccio e zoppicando.

Salii le scale e corsi -più che potevo- fino a quando non decisi di girarmi e vedere se era ancora dietro di me. Scoprii che lo era. Mi venne un idea, andai verso la prima porta che vidi, la afferrai e la aprii con forza, sbattendola contro la faccia dell'uomo, il quale finì subito a terra. Gli girai un po' intorno per vedere se dasse segni di vita, anche se a questo punto non importerebbe. Mi sorprese sapere, che non si muoveva quindi mi alzai vittorioso, ma non era ancora detta l'ultima parola, arrivò un altro uomo dalle scale, il quale mi puntò una pistola addosso, nello stesso istante in cui lo vidi, mi precipitai nella stanza accanto, quella che era di Harry.

Mi ci chiusi dentro e mi nascosi dentro l'armadio, sono nel panico, non so cosa sto facendo e quindi devo almeno avere un secondo per pensare tranquillamente. Parlo sempre troppo presto, sentii il rumore della porta che viene sfondata. Pregai che non mi trovasse.

Senti dei passi girare per tutta la stanza, per poi avvicinarsi all'armadio, mi spaventai. E adesso? Cosa faccio se apre la portiera? Cosa faccio non posso sparargli addosso, sarebbe la prima volta, non ci riuscirei. Anche se esso abbia provato ad uccidermi.

Restai fermo, a fissare la fessura tra le due portiere, ad aspettare qualche segno, udii i passi allontanarsi dall'armadio, per poi uscire dalla stanza e sbattendo la porta. Tirai un sospiro di sollievo e uscii dall'armadio.

{PAUSA} Freedom [Larry Stylinson]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora