CAPITOLO 15

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LIAM'S POV

Non so cosa gli sia preso a Chiara...

O forse si.

Sono due anni che la conosco ed è raro che si comporti in questo modo, anche se, Harry poteva perfettamente stare zitto. Ma no, lui deve sempre dire la sua.

Uscii dall'infermeria e l'aria gelida incontrò il mio viso, facendomi istintivamente tremare, cercai di placare il freddo sfregandomi le mani sulle braccia.

La cercai con lo sguardo, ma di lei, nessuna traccia. Così uscii fuori dalla fabbrica, -dove faceva ancora più freddo- e mi guardai intorno, sia per trovarla, sia per vedere eventuali nemici.

Andai in giro, finendo fino al lago li vicino, dove trovai Chiara, seduta sull'orlo, mi avvicinai.

"Chiara.."

Lei si girò subito, con la faccia incavolata, ma quando si accorse che ero io, sospirò e tornò a guardare l'acqua.

"Sei tu."

Chiese sollevata. Mi misi a sedere di fianco a lei.

"Chi altro?"

Sorrisi leggermente, pensando che lei, molto probabilmente non sta molto simpatica agli altri. Ma se la conoscessero meglio, come la conosco io, capirebbero che non è affatto male, anzi... È dolce, simpatica e quando vuole, scherzosamente pazza.

Lei sorrise appena, facendo intravedere quei denti perfetti.

Davvero i denti?

Ok. Anche il suo sorriso.

Lei è l'unica persona che conosco che ha una sola fossetta, nella guancia sinistra.

Dicono che chi abbia le fossette sia un angelo. -anche se conoscendo Styles e non ci credo.-

Ma dato che lei ne ha una, forse vuol dire che, nel bene o nel male, lei è sia dolce, ma quando vuole, spietata.

Considerando il suo passato, a cui è stata costretta a scappare, ci credo.

"Perché mi fissi?"

Esclamò, facendomi notare che stavo ancora guardando la sua bocca.

" Io? che ti fisso? Ppff.."

Girai la testa e ammirai il lago, oramai illuminato dalla luna, ma da nessuna stella.

La sentii ridacchiare e un sorriso comparve sulle mie labbra automaticamente.

"Perché sei venuto?"

Interruppe il silenzio.

La guardai e quando lei se ne accorse, ricambiò il mio sguardo.

"Ero preoccupato."

Abbassai la testa leggermente imbarazzato. Fortunatamente era quasi buio, non avrebbe potuto vedere il mio probabile rossore sulle guance, anche se, avrei potuto avere la scusa del freddo.

"Per me?"

Annuii e mi girai verso di lei, mi stava ancora guardando.

"Perché..?"

Chiese confusa.

"Beh.. perché.. ehm... ti voglio bene..?"

Suonò più come una domanda piuttosto che a una risposta.

"Si certo.."

Si mise a ridere, mi sentii leggermente ferito.

"Io ti voglio davvero bene."

{PAUSA} Freedom [Larry Stylinson]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora