CAPITOLO 22

645 34 9
                                    

HARRY'S POV
Ero deciso.
Lo avrei trovato a costo della vita.
"E da dove iniziamo? Non abbiamo idea di dove sia."
Guardai Zayn il quale sembrò molto turbato.
"Vero, ma noi abbiamo gli Hacker dalla nostra parte."

************

"Ma tu sei pazzo. Tu pretendi che mandi tutti i miei uomini per cercare un singolo ragazzo?"
Mi brontolò Chiara.
"Si. E devi anche trovarlo, usa quel che vuoi, localizzatori, scannerizza la foto e trova qualche indizio che ci porti a lui, non lo so. Ma almeno provaci, invece di stare a pomiciare con il tuo principe."
Sentii Liam fulminarmi con lo sguardo ma non mi girai, sicuramente non è di loro che mi importa in questo momento.
Chiara sospirò, sorpresa dal mio cambiamento di atteggiamento improvviso.
"Beh almeno il suo rapimento ti ha fatto tirare fuori le palle."
Alzai un sopracciglio, non si era arrabbiata? Non era da lei. Devo aver colpito un punto basso.
Iniziò a camminare per la stanza dirigendosi verso l'uscita.
"Vieni."
La seguii senza pensarci e quando uscimmo dall'ufficio, un pugno mi colpì dritto nella mascella, facendomi rigirare.
"Non provarti più a parlarmi così chiaro!? Il principe te lo ficco nel culo se ti riprovi!!!"
Ecco adesso la riconosco, mi misi una mano nel punto colpito e stranamente mi comparve un sorrisetto nel volto, lei mi fissò.
"Smettila di sorridere cretino."
Si girò e continuò a camminare quando fece un po' di strada si rigirò verso di me.
"Cosa non capisci della parola 'Vieni.' vuoi che ti faccia un disegnino?"
Scossi la testa svegliandomi e la raggiunsi subito raggiungendo un altra stanza.
Entrammo e mi parve di vedere una sala computer della C.I.A. pieno di Mac, scanner, stampanti, schermi piatti dappertutto. Ne rimasi incantato, mai visto niente di simile.

Lei si sedette in uno dei tanti computer e iniziò subito a digitare qualcosa nella tastiera.
"Portami il cellulare."
Mi risvegliai dalla trance e glielo porsi come chiesto.
Lei lo collegò subito e in un nano secondo tutti i dati del cellulare comparvero nel monitor del computer.
"Quella è la foto."
Gliela indicai dallo schermo e la selezionò aprendola.
La guardò ma rimase impassibile, anzi, la scrutò semplicemente.
"Guarda qui."
Indicò un punto nella foto e ci posai lo sguardo vedendo una scatola di metallo laccata di rosso insanguinata, probabilmente una cassetta degli attrezzi.
"Hanno usato quello per colpirlo. Se noti, oltre al sangue, nel collo di Louis ci sono delle tracce di inchiostro rosso, come la cassetta. Quindi sta bene, non gli ha fatto niente, l'ha solo stordito."
Rimasi sorpreso della sua affermazione.
Aggrottò la fronte continuando a fissare l'immagine è la ingrandì su un punto, c'era uno scarpone di un soldato, sarà stato forse quello che lo ha colpito?
"Cosa è?"
La risposta non tardò ad arrivare.
"Ha della terra che sporca tutta la superficie, sembra fango, e c'è dell'erba attaccata. Probabilmente il fango è secco per la durata del viaggio. A prima vista sembra un'ottantina di minuti ma potrei sbagliarmi."
Aprì una pagina del browser e cercò.
" Se non sbaglio in questo periodo è piovuto in..."
Trovò la certezza di finire la frase guardando lo schermo.
"In Svizzera, nei pressi di Gimel e Fällanden. Ma in questa stagione dei boschi così verdi sono solo a Gimel."
La guardai. Come cazzo ha fatto?!
Lei mi guardò con aria tranquilla.
"Ma quindi.."
Iniziai.
Lei mi sorrise leggermente e mi diede la certezza di cui avevo bisogno.
"Si Harold, abbiamo trovato il tuo Louis."
Sorrisi e senza che me ne accorgessi la stavo già abbracciando.
"GRAZIE!"
Stavo per staccarmi ma la sentii ricambiare stringendomi. Tornai serio, sorpreso da quel gesto. Mi staccai e le sorrisi di nuovo.
"Davvero.."
Mi fece un cenno con la mano
"Adesso vai dal 'principe' è riferisci tutto quello che ti ho detto, ti procurerà uomini e armi."
Si alzò dalla sedia.
"Come mai così gentile?"
Mi guardò e quel ghigno da antipatica tornò nel suo viso.
"Perché siete sempre in mezzo e sinceramente avete portato solo guai da quando siete venuti, quindi, prima ve ne andate e prima la sottoscritta sarà felice."
Accennai una risata e mi avviai alla porta.
"Grazie ancora principessa!"
Uscii dalla stanza ma riuscii a sentire ugualmente lei urlarmi contro.
"NON CHIAMARMI COSÌ IMBECILLE"
Mi ritrovai a ridere soddisfatto e tornai nell'ufficio dove si trovava Liam. Ripetei tutto a macchinetta e riferii le cose dette da Chiara.
Sia Niall che Zayn mi guardarono stupiti per il modo in cui spiegai, lo sono anche io.
"Okay andate a preparatevi, vi preparo il volo."
Niall leggermente confuso aggrottò la fronte.
"Il volo per dove?"
Gli diedi una pacca nella spalla.
"Niall andiamo in Svizzera a riprenderci Lou."

{PAUSA} Freedom [Larry Stylinson]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora