FINE PRIMA PARTE

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"Non siamo persone fatte per le lamentele, non siamo fatti per i capricci, non siamo fatti per i no, non siamo fatti per gli imperativi categorici.
Noi, progenie di Loki, siamo tutt'altro e tutti, mio padre incluso.
Siamo visti per come ci hanno dipinto, e noi li accontentiamo, perché sì, amiamo i giochi, amiamo scherzare. E magari i nostri modi di divertirci sono semplicemente mal compresi, perché purtroppo sembriamo gli unici a parlare una lingua diversa e quindi si è soli, pieni di aspettative, nessuno con cui realizzarle se non con noi stessi.
Ma si impara ad amarla la solitudine, si impara ad amarsi, lodarsi e punirsi come il miglior genitore di sé stesso, e se ne fa tesoro, la si protegge e se ne diventa ossessionati.
Amicizia.
Non esiste.
Amore.
Non esiste.
Queste parole sono accomunate dal tradimento, dalla peggior bestia che nascosta in un angolo ti salta addosso strappando la carne, dipingendo il mondo del tuo sangue e decorandolo dei pezzi dei tuoi organi. E se ne diventa ossessionati quando sangue del tuo sangue, tuo più grande amore e certezza, diventa quell'incontrollato animale, e ferito te ne vai sconvolto e deluso. La ferita si rimargina, e memore del tuo errore sei pronto ad uccidere chiunque, e la mangeresti perfino con gusto la carne del tuo aggressore.
Ti ferma solo il rispetto. Ti educano a quella parola, ti educano ad un principio, una garanzia per quelle bestie.
Ma purtroppo ci hanno dato dei serpenti e dobbiamo mantenerne il ruolo per la nostra sopravvivenza, e noi, tante povere Ofelia, abbandonate per un capriccio o per pazzia, abbiamo due strade: vendetta o morte. "

Diario di A. Barker

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