La sera arrivò presto e, con lei, il nostro ritorno in osteria.
L'uomo ci accolse con moine fin troppo gioiose, anche per un oste avido.
Pagando un'extra, anche Rubyo potette cenare, anche se, per non dare nell'occhio, fu costretto a sedersi in un tavolo separato, ma pur sempre prestando attenzione al nostro.
«Ebbene dimmi, sorellina. »Iniziò Gideon non appena ci fummo accomodati.
«Capisco lo scappare da palazzo, ma perché diventare una ladra? »A quella domanda saltai un battito.
«Ti sembra davvero il caso di aprire questo discorso qui e adesso? »Dissi indicando con lo sguardo tutte le persone che ci circondavano.
«Quindi? »Disse lui, ignorando la mia domanda.
«Devo trovare delle cose che mi serviranno per farmi riconoscere come erede. »Bisbigliai, cercando di rimanere vaga.
«Mh...interessante. E cosa cercheresti di preciso? »Continuò imperterrito.
Ma prima che potessi rispondere, l'oste si avvicinò al nostro tavolo, servendoci due piatti fumanti di stufato con patate, interrompendo il nostro discorso.
«Questo lo offre la casa. »Aggiunse poi, guardandomi, mentre serviva un calice traboccante di vino rosso.
«Gentilissimo, grazie. »Si intromise Gideon versandosi un copioso bicchiere e bevendolo tutto d'un fiato.
«Gideon! »Lo rimproverai non appena l'oste fu distante.
«Lo so che c'era qualcosa in quel vino. Ma ora so che si tratta solo di un sonnifero, puoi stare tranquilla. »
«Tranquilla? Dobbiamo rimanere sempre in allerta! »Cercavo di bisbigliare, ma la mia voce usciva come un urlo strozzato.
«Sai quanto mi piace vederti in pena per me, ma sono immune alle medicine e ai veleni umani. »
In quel momento vidi Rubyo uscire dall'osteria a passo tranquillo e fu proprio quel dettaglio a farmi capire che qualcosa non andasse. Uno dei primi insegnamenti che mi avesse dato era stato quello di fingersi tranquilli e indifferenti proprio nei momenti di maggior pericolo.
«Andiamo. Adesso. »Bisbigliai a Gideon e, reggendolo per il braccio, ci avvicinammo all'oste.
«Mio fratello è improvvisamente molto stanco, potrebbe mostrarci la nostra camera? »
Con un ampio ghigno e una chiave arrugginita alla mano, l'oste ci fece strada su delle ripide scale scricchiolanti e un corridoio stretto e ammuffito, che attraversammo finché non raggiungemmo una delle ultime porte, chiusa da innumerevoli girate di chiave.
«Prego. »E dopo averci affidato la chiave si allontanò.
Aspettai di sentire i suoi passi rimbombare sulle scale cigolanti e poi corsi subito ad aprire la finestra per far salire Rubyo, ora visibilmente fremente dalla preoccupazione.
«C'è una taglia. »Disse scuotendomi le spalle.
«Ti vogliono viva o morta, Lyra. »Sentii il sangue ghiacciarsi nelle vene. «Ma fortunatamente non ci sono notizie sul tuo aspetto. »
«Ma questo non ha senso! »Ero incredula, mentre il cuore aveva preso a pulsare così tanta adrenalina da farmi fremere. «Perché uccidermi ora? Markus ha sempre e solo voluto riavermi a palazzo. »
«Forse, dopo anni da monarca, preferisce il potere a te. »Tentò Gideon.
Scossi la testa.
«Impossibile, non è mai stato interessato al potere! »
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Royal Thief
FantasyChe una principessa fosse diventata una ladra lo sapevano tutti, ma che quella principessa fosse lei, nessuno. Scappata dal palazzo reale per vivere nella città più malfamata del regno: questo è il destino di Lyra. Destino che però, si incrocerà ind...