Quella sera riuscii a malapena a mangiare qualcosa prima di abbandonarmi al sonno. Quando mi risvegliai era mattina inoltrata. Nonostante il sole fosse ancora pallido e la neve non avesse smesso di cadere, notai con sorpresa che fossimo già in viaggio.
«Buongiorno mogliettina! »
Gideon, rallentò l'andatura del cavallo per raggiugere il mio fianco. Adesso sembrava più a suo agio, forse aveva iniziato a prenderci la mano.
«Come va la spalla? »Bisbigliai per non farmi sentire.
«Benone, sono una roccia io. »Disse Gideon, fin troppo esuberante, strizzandomi l'occhiolino e mostrandomi il bicipite.
Alzai gli occhi al cielo.
Menomale.
«E Rubyo? »Domandai poco dopo, non vedendolo.
«Il principino è in testa al gruppo, è molto determinato nel raggiungere il porto in tutta sicurezza. »
Quell'idea mi strappò una risata.
«Si, in effetti è molto da lui. »Dissi continuando a sorridere.
«E cos'è molto da me, invece? »Chiese subito dopo Gideon, con una punta d'asprezza, ma al contempo curiosità.
«Fare il cretino. »
La mia doveva essere una battuta, ma Gideon sembrò prenderla troppo sul serio e, senza aggiungere altro, si allontanò con una potente speronata.
Continuai a seguirlo con lo sguardo e mi parve di intravederlo mentre, una volta abbastanza lontano, chiedeva scusa al cavallo per il brusco colpo.
Nuovamente non riuscii a trattenermi a quella tenera visione.
Proseguimmo per altre ore, silenziosi e lenti tra la neve, mentre solo lo zoccolare dei cavalli scandiva i nostri passi. Nonostante la burrasca, che già ci aveva impedito di proseguire durante la notte, riuscimmo a superare il bosco e a raggiungere delle alte pareti rocciose e scoscese. La larghezza del sentiero però, era a malapena sufficiente per i carri con le merci e così tutti furono costretti ad avanzare in fila indiana.
Io, dall'abitacolo, riuscivo a scorgere solo le pesanti cime degli alberi, ora bianche, sotto di noi, mentre il vento che si faceva man mano più forte, faceva cadere la neve obliquamente.
Improvvisamente, quando ancora ero persa nel paesaggio, la marcia si fermò, ma non ebbi il coraggio di sporgermi per controllare la situazione, seppure ben prevedibile: o la neve accumulata ostruiva il percorso, o la bufera iniziava ad essere nuovamente troppo forte, soprattutto per affrontare un pendio. La cosa certa però, era che io non avevo modo di uscire dal carro. Restammo fermi lunghi minuti, finché un tonfo proveniente dal tetto non mi sorprese.
«Lyra, il percorso avanti è troppo stretto per proseguire con i carri, dobbiamo tirarti fuori di lì! »Era la voce di Rubyo, che parlava cercando di contrastare il suono della bufera. «Spostati in un angolo! »Gridò, e così feci. Pochi attimi dopo una spada si conficcò nel legno, spaccando in due il tettuccio. «Andiamo! »
Accolsi la mano che sporse da quella fenditura e, in poche mosse, mi ritrovai all'esterno, dove l'altezza mi paralizzò nonostante Rubyo mi tenesse ancora per mano. Deglutii, cercando di concentrare la mia attenzione altrove, e così facendo incontrai lo sguardo smeraldo di Rubyo. Non ero una persona che soffriva di vertigini, ma l'esperienza e il ragionamento militare mi mettevano alle strette. Iniziai, seppure senza volerlo, ad immaginarmi tutti gli scenari possibili che avrebbero potuto finire con il farci precipitare e, in nessuno, saremmo sopravvissuti.
«Non pensarci. »
Rubyo scivolò lentamente al posto del cocchiere, guidandomi con la mano. Deglutii nuovamente e, anche se a passi un po' incerti, lo seguii.
Riuscii a tirare un sospiro di sollievo solo quando i miei piedi toccarono terra.
«Dobbiamo raggiungere il porto, eppure perché ci stiamo spostando sulle montagne? »Chiesi improvvisamente colta da un senso di sfiducia, ma fu Rubyo stesso a rispondermi.
«La bufera ha fatto cadere alcuni alberi, bloccando il passaggio. L'unica alternativa per superare la valle era allungare il giro e scavalcare la montagna. »
«Ma stiamo solo salendo! Non vedo alcun punto di discesa! »Esclamai irrequieta.
«C'è un altro percorso che porta a valle. Dobbiamo solo attraversare una grotta. »
Sbarrai gli occhi. «Una grotta! Ma Rubyo, tu-»
«Non c'era altro modo. »Disse lui secco. «In più qui saremo al sicuro da attacchi inaspettati. »
Ora il mio nervosismo stava salendo sempre di più. Ero preoccupata per Rubyo.
Mi offrirono tutti un passaggio a cavallo, ma rifiutai. Aggiungere altezza e instabilità sul percorso, lo rendeva ancora più pericoloso di quanto già non fosse e, dopo aver discusso questi miei punti, tutti preferirono proseguire a piedi, trainando i cavalli con le merci.
Dopo circa mezz'ora di camminata rasente alla parete rocciosa, incappammo finalmente nell'ingresso della grotta.
«Sono spiacente per tutto questo trambusto. »Si scusò Ferd, raggiunto il mio fianco.
«È solo un cambio di percorso, può succedere. Ma voi come conoscete questo sentiero? »Domandai, continuando ad avere una punta di improvvisa diffidenza nel cuore.
«Sfortunatamente non è la prima volta che capita e, dopo venticinque anni di esperienza, tutti i percorsi diventano noti. »
Annuii, tornando a concentrare la mia attenzione su Rubyo, sempre più irrequieto.
Rallentai il passo e aspettai che raggiunse il mio fianco prima di continuare. Il suo volto era accigliato come raramente lo vedevo, la mascella serrata, i muscoli tesi, le braccia rigide lungo il corpo e il passo pesante.
«Perché non ti sei opposto? Avremmo potuto collaborare e spostare quel tronco. »Gli dissi, pacata.
«Per poi cosa? Trovarcene altrettanti davanti? Avremmo rallentato troppo. Dobbiamo raggiungere il porto il prima possibile, ad ogni costo. »
Voleva rivelarsi determinato, ma la sua voce tremante lo tradì.
Gli presi la mano.
«Rubyo... »
«Ehi principino, ha forse paura del buio? »
Fulminai Gideon con lo sguardo. Quello era il momento meno opportuno per fare battutine, ma Gideon lo capì solo dopo aver incontrato i miei occhi.
«Muovetevi. Stiamo rimanendo indietro. »Aggiunse infine lui, diventando freddo.
«Dai, più veloce andiamo e prima saremo fuori. »Spronai Rubyo non appena notai che le sue condizioni si stessero aggravando.
Stava iniziando a sudare, mentre il suo respiro affannoso aveva preso ad echeggiare nella grotta.
Qualche minuto dopo, riuscimmo, finalmente, a vedere l'uscita, dove la neve creava l'illusione di una tenda.
Vedemmo gli uomini uscire uno ad uno e fermarsi ad aspettare i compagni, ma poi, improvvisamente il loro volto si coprì di orrore.
«Muovetevi! »Urlarono questi iniziando a sbracciare.
Il mio cuore saltò un battito e, senza farmelo ripetere, aumentai il passo, trascinando con me il corpo di Rubyo, che oramai proseguiva per inerzia.
«Presto! Lyr-»Gideon non fece in tempo a finire la frase che, con un forte slancio, spinsi Rubyo fuori dalla grotta, facendolo cadere al suolo. L'impatto fu tale da risvegliarlo da quel simil torpore in cui si trovava da quando aveva messo piede nella grotta.
L'ultima cosa che riuscii a vedere fu il suo sguardo raggelato, poi l'uscita della grotta venne sigillata.
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Royal Thief
FantasyChe una principessa fosse diventata una ladra lo sapevano tutti, ma che quella principessa fosse lei, nessuno. Scappata dal palazzo reale per vivere nella città più malfamata del regno: questo è il destino di Lyra. Destino che però, si incrocerà ind...