CAPITOLO 4.

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Spense immediatamente la TV e mise dentro due piatti fondi la pasta che piace tanto a Beatrice.
Perché è ritornato il tormento? Perché la sua mente non può essere lasciata in pace? Ancora non riconosce per quale ragione adesso lui sia sempre presente anche negli schermi televisivi davanti ai suoi occhi, Miriam non lo vuole nemmeno vedere in una fotografia di quanto lo odia dal prescindere cosa aveva fatto in lei: facendole diventare il suo cuore come cenere bruciata per poi far con un soffio portarla via nel vento. Dentro la sua testa però c'è qualcosa che la tormenta ma non si da spiegazioni, la sua mente non riesce a dargli risposte. Posa lo sguardo su Beatrice ma niente da fare, la piccola creatura innocente è così tranquilla che non chiede nemmeno spiegazioni per quale motivo le abbia spento la TV immediatamente, solo comincia a mangiare e basta.

" Che c'è mamma? " Le domanda sorridente. E' incredibile di quanto una bambina ingenua sorrida così facilmente, è tutto normale per lei, nemmeno si chiede dove sia suo padre.

" Niente amore mio, continua a mangiare " Beatrice annuisce scrutando le spallucce, sempre con quel sorriso stampato in viso. E' anche incredibile di quanto la sua testa sia così leggera, senza pensieri, il suo unico pensiero è solo di quanto abbia di continuo voglia di giocare o guardare la TV sognando insieme alla protagonista del cartone, imitandola. Tutti da bambini abbiamo un sogno ma che poi crescendo si cambia il sogno, scegliendone una più facile o uno più difficile da realizzare.

La bambina aveva molta fame e quindi ne mangiò due piatti, finito il pranzo la mamma lavò i piatti ed ella andò in camera sua, guardando il suo cartone preferito: Barbie e lago dei cigni.
Per fortuna Beatrice si dimenticò subito di quei cinque ragazzi che erano presenti in TV.

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Durante il pomeriggio Beatrice decise di ascoltare la radio insieme alla mamma almeno per divertirsi un pò.

"Mamma cambiamo canzone? " Chiese sorridendogli

"Certo, basta cliccare quel piccolo tasto e subito cambi radio " Gli rispose la madre dolcemente

Beatrice cambiava, cambiava e cambiava fin quando si fermò in una canzone.

"Mammina questa è bella, balliamola insieme "

La mamma accettò e decise di ballare insieme a lei.

Baby you light up my world like nobody else
The way that you flip your hair gets me overwhelmed
But you when smile at the ground it aint hard to tell
You don't know
You don't know you're beautiful

La mamma spense subito la radio, aveva riconosciuto quelle cinque voci, soprattutto quella sua.

Quella voce angelica, dolce, calma, che ti fa rimanere tutto il tempo imbambolata, bloccata, e che non riesce ad uscire fuori più nella mente.

"Mamma perché l'hai fatto?" Beatrice fa un sorriso triste, non si aspettava di questo suo atteggiamento, quindi gli chiese perché ha spento immediatamente la radio, davvero si stava per divertire quel minimo che possono permettersi.

"Scusami non ho più voglia di ballare " Disse ripensando un'altra volta lui, anche quando la portava a cena, campeggiavano, andavano a mare fino al tramonto dedicandogli una canzone in particolare, quella canzone in cui la porta con sé, dentro al suo cuore nel frattempo la interrompe tra i pensieri Beatrice.

"Mamma a chi stai pensando? " Chiede mentre pettina alla sua piccola bambola i capelli biondi e lisci. È così prima di fare domande, non capisce nulla.

"Niente piccola, sai oggi ti ho iscritta al ballo" Apre un altro argomento chiudendo l'altro, Miriam si siede accanto a lei, l'unica in cui la fa ancora reggere all'impiedi

"Davvero mamma? Al ballo? Evvivaa!" Urlò entusiasta e saltellando per tutta la stanza

La mamma sorrise, quel sorriso questa volta era sincero.

La bambina di Louis.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora