CAPITOLO 28.

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Niall entrò nella sua stanza e accese il suo cellulare, lo mise sottocarica e sorrise, pensò a quando la prima volta aveva conosciuta Beatrice, era così dolce che adesso sta sempre addosso a Louis, la bambina agli inizi era tanto dolce con lui, ma poi tutto smise, si era molto affezzionata a lei, per lui era come se fosse una sua piccola sorella, gli dava tutto quello che desiderava e voleva, pensava anche tutti i momenti più belli della sua vita prima anche di essere cantante e chitarrista, alla sua infanzia insieme a suo fratello chiamato Greg, i loro litigi di quando erano piccoli, litigavano sempre anche per un piccolo giocattolo o un ovetto al gusto cioccolato, pensava anche quando aveva la sua ragazza, il ragazzo solo, decise di sedersi nel suo letto e controllò quante notifiche nel suo social network aveva.

Harry aveva chiesto un appuntamento ad una giornalista, era la signorina che aveva scattato la foto alla piccola Beatrice, l'aveva invitata per bere semplicemente un drink.

Il ragazzo con i capelli ricci decise di cambiarsi gli indumenti, si mise una semplice maglietta con su un giubbotto di pelle e un paio di jeans color nero, scese dall'albergo e fuori all' hotel c'erano altre fan che volevano farsi le foto insieme a lui, esso non poteva far in ritardo, decise di salire immediatamente nella sua limousine e gli disse all'autista di partire con velocità, così non avevano tanto o meno più la massa.

" Signor Styles dove devo accompagnarla "

Disse l'autista con molta educazione e gentilezza

" Guardi in quel pub distante "

Indicò Harry con il dito e farsi avanti

L'autista ripartì un altra volta e andarono in quel pub dove che Harry aveva indicato, scese e arrivò puntuale, la giornalista era in anticipo, il ragazzo con gli occhi verdi molto chiari si sorprese, pensava che ancora lei doveva venire, entrare e sedersi vicino a lui, la ragazza giovane era di una semplicità assoluta, non era elegante e nè vestita particolarmente, anche lei semplicissima con un cappotto su, Harry gli diede la buonasera e lei lo salutò con un sorriso, lui si sedette e chiaccherarono.

" Allora Jasmine come stai? "

Domandò Harry guardandola con attenzione

" Bene Harry, grazie mille del pensiero, volevo dirti che oggi vi ho inseguiti e vi ho scattato le foto, ho la macchina fotografica qui, posso proporti una domanda? "

Disse la ragazza, legandosi i capelli e prendendo dentro la sua borsa una semplice carta bianca e  una penna.

" Certo, dimmi quello che vuoi "

Rispose Harry con molta calma e prendendo un respiro di sollievo

" Oggi ho visto questa bambina tenendo la mano di Louis, chi sarebbe? "

Commentò facendogli guardare la foto di Beatrice che aveva scattato in quel pomeriggio.

" Scusami Jasmine ma queste cose sono private, esiste la privacy di ognuno di noi "

" Certo su questo hai ragione Harry, ma almeno darmi il nome di questa bambina "

" Neanche, ho promesso di non dare notizie a nessuno "

" Va bene, allora io vado a casa, è tardi, domani devo partire "

Il ragazzo pensava che gli interessava, invece no voleva solamente sapere della bambina, niente di più, ci rimase molto male e decise di rimanere un altra ora in questo pub, la ragazza se ne andò, lo salutò stringendogli la mano.

Louis e la sua bambina gli comprarono una semplice chitarra a Niall.

" Bea ritorniamo a casa? "

Disse il ragazzo guardandola divertente

" No Louis ti prego, andiamo ancora in giro "

" Tra poco è l'ora di cena, ritorniamo a casa "

" No Louis ti prego "

La guardò in silenzio, non gli disse nulla, non sapeva come rispondergli

" Va bene, ritorniamo a casa "

Louis molto entusiasto la prese in braccio e se la portò, gli diede un bacio nella sua piccola guancia e camminò, entrarono dentro il Taxi e gli disse di ritornare a casa.

Ritornarono a casa, scesero dalla macchina, Louis pagò il Taxi e l'autista se ne andò, si avvicinarono alla porta e bussarono insieme, sorrisero, aspettarono per cinque minuti e ancora la mamma di Beatrice non apriva, ribussarono un altra volta, nessuna risposta, nessuna domanda, nessuno apriva la porta, il ragazzo giovane si preoccupò, decise di bussare sempre finchè lei non lo sentiva.

La ragazza si svegliò aprendosi gli occhi immediatamente, si alzò di fretta e aprì la porta, aveva la maglietta un pò stropicciata, non si notavano più i suoi occhi gonfi che aveva poche ore fa, vide Louis e la sua bambina davanti alla porta di casa sua, si sistemò subito, sua figlia gli andò incontro e l'abbracciò, lei ricambiò e poco dopo salutò Louis.

" Mamma io vado a giocare con le bambole "

" Amore dopo metti al posto i tuoi giocattoli, non lasciarli a terra "

Louis rise e commentò:

" E' una bambina davvero furba, non voleva ritornare a casa, e invece adesso sta giocando con le sue bambole "

" Siete stati tutto il pomeriggio nello studio? "

" No, dopo siamo andati anche a comprare un regalo a Niall "

Miriam annuì e domandò se voleva una tazza di thè, Louis accettò e aspettò seduto in tavola.

" Bea vieni qui "

Sua madre non ricevette nessuna risposta, salì nella sua camera e la vide addormentarsi per terra insieme alle sue barbie, la guardò e rise, rimise tutto al proprio posto e prese la sua bambina e la distese nel suo letto,  scese dalle scale e vide se stava per bollire l'acqua, Louis decise di alzarsi dalla tavola e andare dietro le sue spalle, Miriam stava per chiedere qualcosa a Louis che ad un tratto si trovò vicinissimo il viso di Louis, le sue labbra erano vicine alle sue, i loro petti si riscontravano, i loro profumi della maglietta si sentivano leggermente, i suoi occhi scuri guardavano i suoi chiari, le sue mani toccavano leggermente quelle di esso, le vene del ragazzo si vedevano nel suo collo, i loro nasi si toccavano sfiorandosi, respiravano a vicenda, avevano i fiati caldi, lui guardava le sue labbra, lei guardava i colori dei suoi occhi, era un pò bloccata tra le sue braccia, non sapeva come reagire.

La bambina di Louis.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora