CAPITOLO 34.

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Arrivate dopo 2 ore a casa, Miriam gli fece il bagno a sua figlia.

" Beatrice stai ferma un secondo

La bambina non stava neanche per un secondo ferma, voleva tanto giocare con la schiuma, schizzarla da tutte le parti, adorava quando faceva il bagnetto, aveva tutti i capelli bagnati, amava anche bagnare la sua mamma, prese un pò d'acqua e apposta gliela buttò nella sua maglietta gialla, Beatrice si mise a ridere per la cosa buffa che fece nascondendosi il sorriso con la sua piccola manina, l'acqua anche nel pavimento la gettò, Miriam la sgridò, si sentì in colpa per quello che fece, si tranquillizzò, non rideva più, tutto ormai era svanito, annoiata decise di uscire dalla vasca e asciugarsi con la tovaglia bianca, indossò l'intimo e una maglietta semplice e classica, chiese aiuto alla sua mamma per indossare i suoi pantaloni, le sue manine reggevano grazie alle spalle della ragazza madre, un pò tremava dal freddo e dal congelo che entrava dentro la finestra socchiusa, prese la spazzola e li pettinò.

" Mamma voglio asciugarmeli io i capelli, ti prego

Felice, attaccò la spina e l' accese, diceva che era fredda allora la mamma glielo mise caldo, Beatrice si guardava allo specchio, per come volavano i suoi capelli, un pò ci giocava mettendolo nello specchio, voleva sperimentare cosa facesse, asciugava le piccole gocciole che lei schizzò alla sua mamma, era sorpresa per quello che fece e sorrise, sentì i passi della sua mamma allora ritornò ad asciugarli, si guardava attentamente dallo specchio, guardava come erano grandi i suoi occhi per quanto fosse così magra e così piccolo il suo corpicino, notava anche le sue espressioni facciali, notò che i suoi capelli erano così asciutti, allora lo spense e tolse la spina, si mise le calze e gli disse alla mamma che era pronta, gli mancavano solamente mettere le scarpe e ripettinare i suoi capelli lisci, essa aiutò ad mettere le scarpe da tennis e già insieme erano pronte

" Bea pettinati un altra volta i capelli, sembri una pazza "

Annuì e andò, un altra volta  diede una spazzolata ai suoi capelli e ritornò chiudendo la porta del bagno, Beatrice era molto eccitata al pensare che stasera partono con l'aereo e andare a Parigi, vuole molto bene a Louis.

" Mamma, la maestra ha detto che dobbiamo comprare un cartoncino rosso "

" Perchè? "

" Per fare un regalo a te, ha detto la maestra che tra una settimana è la festa del papà, mi aveva domandato se ce l' avevo e io gli ho risposto di no quindi lo farò a te "

Rimase per un paio di minuti bloccata di ciò che disse sua figlia, gli cadde la forchetta a terra, chiuse per cinque secondi gli occhi e li riaprì, nella sua testa ormai confusa e piena di pensieri, ha paura se la sua bambina gli chiederà chi è il suo papà.

Prese le valigie e li mise davanti la porta, aspettando Louis che arrivasse, spensero tutte le luci, chiuse tutte le porte e controllò se non dimenticavano nulla, prese le chiavi e li mise dentro la sua grande borsa, si sedettero insieme nel primo gradino della scala, per aspettare una chiamata da parte del ragazzo.

" Mamma mi sto annoiando " Parlò Beatrice sbuffando e spostando i suoi capelli mori mettendoli dietro le spalle

" Di cosa vorresti parlare?

" Com'è Parigi mamma? "

" Non l'ho mai visitata, quindi lo vedremo insieme a sorpresa " Rispose felice

Ad un tratto il cellulare iniziò a fare una suoneria divertente, capì che era il ragazzo moro e quindi insieme aprirono il portone e uscirono con due valigie.

" Ehi bella quindi dimmi, domani è il tuo compleanno? " Chiese Louis prendendola felicemente in braccio 

" Si " Sorrise alla sua domanda

La bambina di Louis.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora