Tra Ali D' Oro e Fogli Bianchi.

9. ( Damiano )

"Cojone. Sei Cojone, Damià. Nun l'hai baciata! Nun dico farce sesso, cazzo, è pure vergine... ma armeno baciarla! Cojone tre vorte, quanto la trovi n'arta pura? Una che può conoscere solo er tocco tuo? Cojone de nuovo, perché nun le scrivi? Che aspetti, che quarcuno a porti via, come in discoteca? Cojone. Scrivele. "

Damiano ascolta la voce della propria coscienza. Era ormai sera, non si era fatto vivo tutto il giorno.
Aveva trovato un biglietto scritto dalla ragazza, la colazione sul tavolo... Il letto vuoto.
Il suo cellulare era pieno di messaggi di Laura, di Vic e di Thomas.
Lesse quei messaggi senza però rispondere, nun aveva voglia.
Però scrive a Crystal, le chiede come sta, le chiede di uscire.
La risposta ci mette troppo ad arrivare.

[20: 08] Bambolina:
Ciao a te... Per domani va benissimo. Ma non fare lo splendido! Stavi messo male anche tu.

Damiano ride, attirando l'attenzione del fratello e di Lello, che sul divano giocavano alla play.

[20:10] Icaro:
Mejo de te, fidati. Du birrette e sei caduta ne braccia mia. C'è stavi comoda su la spalla?

Perché la ragazza, si era presa una sbronza colossale, farneticava sui pianeti, farneticava sui dei greci, su un libro che doveva assolutamente leggere. Si era quasi addormentata sulla sua spalla, e quindi l'aveva portata a letto.
La tentazione di sdraiarsi vicino a lei era stata forte. Ma non era giusto, voleva rispettarla.
"Damià, tu nun hai rispettato manco Victoria. Manco una delle tue ex, ed ora pensi a rispettare la pischella? Quanto stai fuso? "
Damiano si guarda le nocche leggermente violacee a causa dei pugni che aveva sferrato la sera prima.
Non era la prima volta che litigava, ma non lo aveva mai fatto per una donna.
Il suono della notifica lo desta prima che potesse ragionare ulteriormente.

[20:13] Bambolina:
Avevo semplicemente sonno. La smetti di tirartela? Altro che Icaro, sei peggio di Narciso!

Damiano ride nuovamente, facendo prendere un goal a Lello che si era distratto.

[20:14] Icaro:
Se se. Domani per le 4 der pomeriggio? Ah, n'arta cosa... Domani er pomeriggio nun lavori, vero?

[20:15] Bambolina:
No, non lavoro. Ho il pomeriggio libero.

[20:15] Icaro:
Okay, domani vieni con me alle prove. Te voglio far sentire dei pezzi nuovi.

[20: 16] Bambolina:
Okay Damià, ma sarò brutalmente spietata.
Buonanotte Icaro, ci vediamo domani.

La conversazione finisce. Lello gli chiede che aveva da ridere e messaggiare, Icaro nu risponne, prende solo il controller e gioca.

[...]
Sistema meglio la camicia completamente aperta dentro i pantaloni. Una striscia di pelle ampia, lasciata esposta agli sgaurdi indiscreti. Niente collane o anelli, l'unico accessorio sono due orecchini pendenti il cui ciondolo era una spada. Liscia i jeans grigio fumo, accarezza nuovamente il tessuto della camicia bianca con stampe raffiguranti piume d' orate.
Infila gli anfibi, prende il cellulare ed il portafoglio ed esce.
Era in un mostruoso ritardo, ma non aveva trovato più il suo profumo. Da un paio di settimane aveva cambiato profumo, doveva ammettere che la pischella aveva gusto in fatto di profumi.
Arriva al bar/pasticceria concordato. La vede all' ingresso. Il suo cuore perde un battito: Crystal indossava una tuta bianca che metteva in risalto il suo seno, i pantaloni palazzo slanciavano la figura, sembravano quasi una gonna, lo scollo all' americana era impreziosito da un ciondolo che attirava l'attenzione sul seno della ragazza. Ai piedi portava dei tacchi a spillo neri, sulle spalle era poggiata una giacca di ecopelle super leggera. I capelli erano sciolti, non portava nessun tipo di rossetto ed aveva truccato solo gli occhi. Le unghie erano smaltate di bianco e nero, con sopra impressi i disegni del ciclo lunare, i disegni erano in oro, come in oro erano gli orecchini pendenti, gli anelli sulle dita, l'orologio sul polso sinistro.
"A Damià, se vestita così per te, nun ha er rossetto da mignotta, è vestita de bianco, se pure messa l'oro. Come se avesse bisogno dell'oro per splendere. "