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Crystal apre gli occhi felini.
Ha sentito, letteralmente, lo sguardo di Damiano bruciarle la pelle.
Lo trova seduto sul pavimento, intendo a scrivere su un foglio rubato da uno dei suoi quaderni. La stava guardando mentre dormiva.
Crystal diventa rossa, si alza a sedere e Damiano la guarda ancora.
Si sente nuda sotto quello sguardo, istintivamente diventa ancra più rossa.
Damiano allunga una mano, accarezza una caviglia della giovane per poi guardarla nuovamente.
Crystal sente quegli occhi bruciargli la pelle, bucarle il corpo e raggiungere la sua anima.
《David... smettila di guardarmi come se fossi un panino con la porchetta. 》 Mormora imbarazzata. Damiano ride, si alza in piedi e bacia la ragazza, prendendole il volto tra le mani. 《Buon compleanno.》 Crystal diventa di ghiaccio.
Come lo sapeva? Non gli aveva mai detto la sua data di nascita, solamente che era due anni più grande di lui.
Icaro le sorride, dolcemente. 《No... Non mi piace festeggiare. 》abbassa lo sguardo, con fare colpevole. 《Peccato, perché lo farai lo stesso. Oggi una giornata de relax e follia.》 Risponde il cantante con il suo forte accento romano. 《Non posso, devo andare a lavoro...》 Crystal si appiglia al suo turno, sperando di far desistere il ragazzo. 《Ho già chiamato io, abbiamo fatto n' accordo.》 Risponde il cantante prontamente, con fare orgoglioso. 《Che accordo? 》 indaga la siciliana, assottigliando lo sguardo. 《Io faccio pubblicità alla sua libreria e lui ti dà la giornata libera.》 Risponde fiero, pavoneggiandosi quasi. 《Giochi scorretto, David.》 Crystal gli punta un dito contro, sperando di risultare minacciosa, ma non riesce. Il bel cantante ride. 《Non so uno che se la gioca pulito... C'ho molti assi nella manica, sai?》 Sussura seducente all' udito della ragazza che rabbrividisce e cede. Una totale arresa.
Si alza, sospirando.
《Vado in bagno... Tu prepara i miei vestiti.》
Sì fa una doccia veloce, asciuga a metà i capelli, lava i denti e si trucca: una leggera striscia di eyeliner, il rossetto rosso scuro solo per infastidirlo.
Indossa un intimo rosa chiaro per poi uscire dal bagno. Damiano gli porge un vestito anni 50, nero con stampe di rose rosse.
Credeva di aver seppellito in profondità quell' abito.
Lo indossa, mettendo anche delle scarpe con tacco basso.
Vede Damiano sorridere.
Sapeva che dovevano godersi quei pochi giorni, perché presto Damiano sarebbe partito per un mini tour in Italia.
Damiano sorride, prendendola per mano.
《Andiamo a casa mia, così mi cambio e poi 'namo a fare colazione al bar.》

Damiano sfila vicino a lei per le strade di Roma.
Mano nella mano, camminavano per i negozi di Porta Portese.
Il cantante era bellissimo nei suoi pantaloni neri, gli anfibi e la maglietta bianca.
Aveva lasciato i capelli sciolti, come piacevano lei, niente trucco, niente collane. Solo gli orecchini e un paio di anelli.
Avevano fatto colazione con due fette di torta, Damiano l'aveva imboccata davanti a tutto il bar, con enorme imbarazzo della siciliana.
《Entriamo qui!》Crystal si desta dai suoi pensieri, nota un piccolo negozio pieno di collane, accessori, camice da stampe folli.
Sorride entrando dentro il pittoresco posto.
Nota subito una serie di collane poggiate su un ripiano color marmo.
Tre di esse rappresentavano una mezza luna, una di loro era piena di cristalli, accanto alla luna di quella collana c'era una sorta di piccolo sole.
Altre due erano blu, con disegni oro che richiamavano le venature del marmo, dentro il cerchio blu, c'era una stella, l'ultima era bianca, il taglio richiamava un occhio.
Damiano si avvicina a lei. 《Quali te piacciono? 》 Chiese al suo orecchio. Crystal avvampa per quella vicinanza, prende le prime due collane, la mezzaluna d'oro e quella piena di pietre. Damiano sorride ed indossa la collana più semplice, fa indossare l' altra alla ragazza. 《Indossi una collana da donna.》 Gli fa presente per provocarlo. 《Occasionalmente indosso anche tacchi e pantaloncini in pelle. Ma credo tu abbia avuto prova dei miei gusti sessuali, o vuoi che ti rinfreschi la memoria? 》 Chiede malizioso, beccandosi una leggera spinta. 《Pago le collane.》 Ma Damiano la ferma sullo start, paga lui le due collane. Crystal guarda ancora il negozio, ma nulla di particolare la colpisce, così escono.
《La prossima tappa è il tatuatore.》 Annuncia orgogliosamente il bel romano, facendo impallidire Crystal.
《Il tatuatore? 》 Chiede preoccupata.
《Sì, tu hai sempre sognato un tatuaggio no?》 Crystal annuisce, gliene aveva parlato solo una volta, mesi fa. Non pensava lui lo ricordasse.
Si sbagliava.

Crystal capisce che quel giorno Damiano aveva programmato tutto, una giornata per stupirla.
Una giornata per farla innamorare ancora di più.
Damiano la porta nel suo tatuatore di fiducia.
Crystal si tatua una piuma sul polso, in piccolo la frase preferita del cantante: "Per quel paio d'ali d'oro avremmo pagato tutto l'oro al mondo".
Lui si tatua un libro sulla nuca, sotto la frase preferita della sua musa: "Siamo pagine bianche su cui scrivere la nostra storia."

《Questa è la cosa più stupida mai fatta in vita mia.》Crystal osserva il tatuaggio, con un sorriso ebete sul viso. 《Perché? 》 Chiede Damiano, accendendosi una sigaretta. 《I tatuaggi di coppia sono una scelta stupida. Perché poi quando ti lasci... Quella storia ti resta sulla pelle, oltre che dentro.》 Risponde, applicando la sua classica logica. Damiano sorride, le soffia il fumo in faccia e le circonda la vita sottile con un braccio.
《È vero. Ma io voglio lascià na traccia tangibile del mio passaggio nella tua vita. Non so se sarò per sempre ar tu fianco, cosa accadrà. Ma voglio lascià la mia firma nelle tue pagine.》 Crystal diventa rossa, gli bacia dolcemente una guancia. 《Ed io? Ho segnato almeno un po' le tue pagine?》 Chiese curiosa, accarezza il fianco del ragazzo. Damiano la guarda, uno sguardo che gli brucia anche l'anima, che la fa arrossire, che gli si incide dentro come il tatuaggio. 《 Tu sei l'unica a cui ho dato una delle mie piume. 》
Crystal lo bacia, un bacio profondo, che valeva più di mille parole. Perché lei, non era mai stata brava con le parole.

La giornata trascorre tra un pranzo da Burger King, una passeggiata per i giardini pubblici, una sessione di intenso shopping per i negozi più strani che trovano.
Una giornata fatta di leggerezza, di divertimento, di risate, di sgaurdi complici.
Passeggiavano in bilico sul cornicione che divideva il loro mondo da quello degli altri.
Roma urla, scorre con i suoi mille problemi.
Ma il loro mondo, la loro Roma è ferma, il tempo scorre troppo lentamente, come a concedergli preziosi istanti.

La sera cala, osservano il tramonto tingere di rosso e arancio la piazza. Si baciano incuranti, si baciano con dolcezza.
《Dobbiamo andare a mangiare, di cosa hai voglia? 》 Damiano si separa, affamato. Crystal ci pensa su, mordendosi le labbra. 《Che ne dici di una pizza. Fanculo la dieta per un giorno!》 Damiano ride, si alza e aiuta anche la ragazza ad alzarsi. 《Te la faccio io la pizza, andiamo a comprare gli ingredienti.》 A Crystal l'idea piace.
Vanno nel primo supermercato che trovano, prendono la salsa, la panna, il pistacchio, il prosciutto ed il bacon, il formaggio.
Poi vanno a comprare la pasta pronta della pizza in un panificio e vanno a casa del ragazzo.
《Non hai usato il telefono tutto il giorno.》 Nota la ragazza, sorridendogli. 《Ti sbagli, ho usato il cellulare per farti le foto!》Crystal ride, mentre impasta la pizza.
Damiano si mette dietro di lei, gli bacia la spalla, facendole venire i brividi. 《Io voglio la capricciosa.》 Crystal annuisce farcendo la pizza del ragazzo, poi prepara la sua al pistacchio. Le inforna.
《 Ed ora... dobbiamo aspettare. Come inganniamo l' attesa?》Chiede Crystal innocentemente. Damiano sorride malizioso, inarcando un sopracciglio. La sua faccia era tutta un programma. 《No, scordatelo.》 Sentenzia la ragazza, mettendogli una mano sul viso, facendolo ridere.
Damiano bacia la sua mano. 《È il modo migliore per ingannare er tempo, sai?》 La provoca, facendogli poggiare le mani sulle sue spalle. Crystal gli fa una linguaccia, scuote la testa. 《No. Niente sesso oggi. 》 Sì impone debolmente. 《Chi ha parlato de sesso? Intendevo na bella limonata.》 Crystal lo colpisce debolmente sulla spalla, facendolo ridere.
La solleva per le cosce, facendola sedere sul tavolo sporco di farina. La bacia, con passione.
Le formicolano le labbra per tutti i baci che aveva ricevuto durante tutta la giornata.
Si separa quando sente il suono del forno.
Si pulisce velocemente il vestito, poi prende i guanti da cucina. 《E comunque dovevi prepararle tu, ma ho fatto tutto io qui. 》 Damiano ride a quella protesta, tagliando la pizza. 《Sei la mia cuoca preferita.》 Sì giustifica. 《Tu sei un ruffiano.》Sentenzia la mora.

Mangiano la pizza seduti sul divano, e su quello stesso divano si addormentano, abbracciati.
Per un giorno, l'unica emozione che avevano provato era stata la gioia.
Crystal aveva dimenticato i problemi, Damiano aveva dimenticato il resto del mondo.
Una pausa dal mondo che si era incisa nel corpo, nella mente, nel cuore di entrambi.

Tra Ali D' Oro e Fogli Bianchi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora