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Crystal sorride a quella domanda. Prende la sua mano, ne bacia le dita e la stringe tra le sue. 《Prima... Hai evitato il mio bacio. Perché? 》 Crystal non riesce a frenare la lingua. Damiano sospira, chiude la porta dietro di sé e si siede sul letto della biondina. 《Perché... Voglio fare le cose per bene con te.》 Crystal non capisce cosa intende. Damiano si morde le labbra, si guarda le mani. 《Sono stato un coglione. Tu non sei una qualunque. Voglio andarci piano, voglio godermi ogni istante, corteggiarti come il tuo cuore antico e puro merita. Ho sbagliato... In passato.》 A Crystal tutto ciò sembra assurdo, non capisce inizialmente. Poi ci arriva.
Damiano le stava dicendo che voleva trattarla in maniera rispettosa, che non voleva affrettare le cose. 《Non ti sembra tardi, signorino? Insomma... Abbiamo già fatto... Quello. 》 Azzarda, con le guance rosse ed una leggera risata. Damiano la guarda con un espressione contrariata che la fa arrossire. 《C'ho so. Nun me lo ricordà che mi viene de marmo. Ma dico davero. Tu sei bona, l'ho capito. Quella sera alla Caritas... eri n' angelo. E n' angelo nun Va inzozzato.》 Crystal alza gli occhi al cielo, diventa rossa. Le sue paranoie svaniscono. Si siede a cavalcioni sulle gambe del ragazzo. 《Tu non mi "sporchi" Damià. A me piace... Quando mi baci e tutto il resto.》 Damiano la guarda dal basso, sente il suo sguardo bruciare sulla pelle, lo sente sospirare e buttare fuori l'aria direttamente sulla sua scollatura. 《'Namo giù Va. Che nun te posso prende' sur letto del Vic. Quella me squarta vivo se le rovino le lenzuola. 》 Crystal annuisce, e si spoglia. Resta in costume sotto gli occhi del famelico cantante. 《L' astinenza nun me fa bene... Hai sempre avuto du tette così belle?》 Crystal ride imbarazzata e lo spinge via, prendendo la propria borsa.
Scendono sotto, tra i commenti del Grillo che se ne esce con "avete impegnato una vita la sù. Basta zozzerie " e quelli di Ethan che gli chiedeva dove avesse trovato un telo così particolare.

[...]
Le ore scorrono, Crystal aveva notato che Cecilia aveva legato molto con il Grillo e Jacopo, il fratello di Damiano.
Lei si era concessa una partita ragazze contro ragazzi, regalando il punto decisivo alla sua squadra. La giornata era stata distesa, allegra.
《Sapete che Crystal sa ballare? 》 Quella frase fa strozzare la mora che guarda la bionda amica che aveva diffuso quella notizia. 《Cecilia. Io ti amazzo.》 Ed allunga già le mani verso l'amica, tra le risate generali, ma Damiano la ferma per la vita. 《 Ha fatto salsa per un po', sa anche ballare le canzoni con base gitana e anche la danza del ventre.》 Crystal nota gli sguardi dei presenti su di sé. 《Ed anche il valzer.》 Aggiunse Damiano, ricordando di quella prima sera a casa sua. Anche Crystal la ricorda. Diventa rossa, sotto le richieste di ballare qualcosa e sotto i ricordi delle mani di Damiano che la gridavano in quel valzer proibito.
《Non ho le basi con me》cerca una scappatoia. 《Suoniamo noi, nessun problema. 》Sì propone immediatamente Ethan. Crystal guarda malissimo Cecilia che sorride soddisfatta: il suo scopo era mettere in risalto la bella siciliana, e c'era riuscita.
Crystal si arrende con un sospiro. I ragazzi prendono gli strumenti che avevano usato per le loro prime cover e che avevano lasciato a casa di Vic.
Crystal si lega un pareo alla vita, pareo prestato dalla minore delle sorelle danesi.
Lega il bracciale con i pianeti alla caviglia, nell'altra mette la collana con le gemme. Le catenine della collana sarebbero tintinnate ad ogni passo.
Era imbarazzante ballare in pubblico, per questo si concentra sulla persona di Damiano.
I ragazzi iniziano a suonare "L'altra dimensione. "
Crystal chiude gli occhi ed inizia a danzare ad occhi chiusi, balla, volteggia, salta e si muove seducente come Esmeralda nel Gobbo di Notre Dame.
La musica cambia, diventa qualcosa di più regge, ed anche questa volta Crystal segue il ritmo, non perdendo una nota. Era come se i suoi piedi fossero guidati dalla voce del bel cantante romano. La canzone finisce e Crystal si blocca, il fiato corto. Damiano parla piano con la sua band, la musica riprende, una canzone che non aveva mai sentito, un sound basato principalmente sul tamburo di Ethan. Tamburo che le ricorda vagamente l' Africa e le danze tribali.
Damiano le mette una mano sul fianco sinistro, occhi negli occhi.
Non c'era spazio per le insicurezze, non c'era spazio per Victoria, per i dubbi, per gli invitati in piscina, non c'era spazio per Roma ed il suo caos, erano solo loro due ed il tamburo di Ethan. Iniziano a ballare, inseguendosi, trovandosi. Cacciatore e preda, luce ed ombra. Si muovono in perfetta armonia, Crystal seguiva istintivamente il ritmo del tamburo, Damiano seguiva il corpo di Crystal.
La coppia non nota l'eccitazione generale che si stava scatenando con quella danza, Damiano non nota che gli amici stavano pubblicando la loro danza.
Perché finché quel tamburo avesse pronunciato quelle note selvagge e primordiali, finché loro avrebbero continuato a chiudersi nella loro bolla, non si sarebbero mai accorti del mondo esterno.
La musica non finisce, anzi, altri ballerini li raggiungono sul prato.
Vede Nica ballare con Cecilia, che come due Obelische ballano in maniera seducente sotto gli occhi di Jacopo e il Grillo, nota Vic saltellare insieme a Thomas.
Fanno casino, si lasciano andare a risate ed urla.
Ma i suoni arrivano ottavati alle orecchie della coppia.
La musica cambia nuovamente, qualcuno aveva selezionato una playlist online, aveva accesso le casse.
Il sole stava iniziando a tramontare, Crystal salta, piroetta ed ancheggia tra le mani di Damiano, gli sfugge, si lascia stringere per un breve istante per poi farsi seguire in quella danza folle, la cavigliera improvvisata tintitta contro le caviglie del ragazzo. Il pareo si scioglie, Damiano lo afferra al volo, lo usa come se fosse una sorta di corda che stringe ai fianchi della ragazza per tirarla a sé.
Una mano della mora vola leggera fino alla chioma leonina del cantante, stringe la sua nuca, aggancia un fianco del ragazzo con la coscia e lo bacia.
Un bacio selvaggio, primordiale, un bacio che le era stato negato per troppo tempo. Lo bacia con decisione, possessione, e Damiano si piega docile al suo volere.
Si modella contro le curve della ragazza, stringe la coscia sul fianco con una stretta possessiva, decisa. Una stretta che fa sospirare la ragazza tra le labbra di Icaro.
《Forse voglio essere sporcata ancora ed ancora, se a sporcarmi sei tu.》 Sussurra audace alle orecchie del cantante.
Ed il giovane perde il contatto con la realtà. Quella era una provocazione bella e buona. Damiano non sapeva resistere alle provocazioni.

Tra Ali D' Oro e Fogli Bianchi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora