"Sei venuta a casa mia, me lo hai chiesto tu. Che avrei dovuto pensà? Mi hai chiesto i vestiti. Quanto cazzo eri bella co i miei vestiti su? Che voleva dì? Nun era un invito?
No. Nun era un invito.
Me sto fumando un pacchetto di sigarette. Nun dormo.
Ma che cazzo me hai combinato? Ho un erezione da primato.
Sei una stronza, c'ho sai? Me hai lasciato così...
Te sento, che sospiri e ti rigiri. Ma che ti rigiri a fa'? Che hai de moverte tanto?
Mo basta. Io non c'è riesco.
Sto venendo da te. Almeno baciami, non farmi soffrì così."Damiano si alza, spegne la quindicesima sigaretta e va dalla ragazza.
È sveglia, gioca con quel bel bracciale. Per terra c'è il suo reggiseno e decide di conservarlo.
Non può resistere.
Da bravo stronzo passa all' attacco. La voleva, la voleva davvero. Doveva sentirla sua. Doveva essere sua.Tocca e bacia il suo corpo, la ragazza si modella come creta tra le sue mani. È uno spettacolo.
Stringe le sue cosce, si spinge dentro di lei, inizialmente lento e dolce.
Ma nun c'è riesce. Lui è n'animale. E l'animale esce: le spinte si fanno decise, tocca tutti i punti giusti.
Le mani si fanno avide, toccano più pelle che può. E geme rocamente, soddisfatto dalla pienezza e dalla morbidezza che sente sotto le dita. Raddrizza la schiena, per ammirare la ragazza sotto di sé.
Crystal si mordeva le labbra, gli occhi chiusi, le dita ancorate alle sue braccia, graffiano appena il tatuaggio dedicato a sua madre. 《Guardame.》 Crystal apre gli occhi a quel l'ordine. Damiano sorride soddisfatto, prima di andare a baciare il suo collo. Afferra alla cieca un cuscino, lo mette sotto la base della schiena, in modo da sollevarle il bacino.
La ragazza si lascia sfuggire un verso acuto di piacere per la nuova angolazione.
Sorride sensuale, iniziando a muoversi con più forza, i muscoli tesi. Quel corpo inizia a tremare sotto il suo.
Intreccia una mano alla sua, la bacia, chiama il suo nome. Il piacere è troppo.
Quanto era bello l'orgasmo di una verginella? Da quando non si sentiva così? Gli era sembrato che tutto fosse accaduto troppo lentamente e al tempo stesso troppo velocemente.
Ma nun le da il tempo de riprendersi. È ancora affamato della sua preda. 《Te voglio Crystal. Te voglio ancora. Te voglio ora.》 La ragazza arrossisce pudicamente. Aveva il fiato corto, ma non si tira indietro. Quella piccola ninfa si mette su di lui, si struscia sul suo corpo.
Un nuovo incendio divampa sulle recenti ceneri.
I loro corpi si fondono nuovamente, questa volta è la ragazza a dettare legge, anche se per pochi minuti, perché Damiano odia stare sotto.
Si perde nella sua bocca, si perde nel suo profumo, nel suono dei suoi versi.
C'è avrebbe cantato, su quei gemiti peccaminosi.
Si sentiva come Dante con Beatrice. Ma la pischella lo portava in un paradiso che stava dentro l'inferno.[...]
"Cojone svegliate! Hai er letto vuoto!"
Damiano balza in piedi, il letto era davvero vuoto. Mette un paio di boxer. I vestiti della ragazza non c'erano più.
Corre in cucina e la vede. Sospira sollevato. Evidentemente non indossava il reggiseno. Sopra la tuta del giorno prima portava una sua camicia nera.
Stava preparando i pancake. Sorride intenerito da quella visione. Si avvicina a lei. 《Nessuna lascia così er letto mio, senza er bacio der Buongiorno. 》 Crystal salta per aria, poi sorride. Gli lascia un bacio sulla guancia. 《Scusami, volevo prepararti la colazione... ti ho svegliato?》 Chiede impilando l'ultimo pancake. Mette tutto sul tavolo.
《Te accompagno a lavoro?》 Chiede Damiano, facendo sedere la ragazza su di sé. Crystal scuote la testa. 《Solo a casa. Vado a piedi.》 Risponde la giovane sulle sue gambe. Damiano si appoggia sul seno della siciliana, e apre la bocca, per farsi imboccare.
《Guarda che hai le mani anche tu.》 Ride rocamente, guardando la bella ragazza seduta su di sé. 《Ma le tue sono più belle. Sono una rock star viziata. Me piace farmi imboccare dalle belle fanciulle.》 Risponde sfacciato. Crystal lo guarda male. 《Eddaje che ho detto? A verità è questa, me piasce farmi vizià.》 Rincara la dose e Crystal sospira. 《Io non ti vizio.》Ma lo dice mentre ancora lo imbocca, gli accarezza il volto leggermente spinoso.
La colazione finisce, la riporta a casa.
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Tra Ali D' Oro e Fogli Bianchi.
FanficDamiano è nato a Roma l'8 gennaio 1999. Ha frequentato il liceo linguistico Montale in zona Bravetta, ma poi ha abbandonato gli studi per dedicarsi completamente alla musica. Il suo sogno è di avere una stella sulla Walk of Fame. Il suo colore pre...