Fine.

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5 anni.

Erano passati 5 anni dal giorno.
Erano cambiate molte cose... ma alcune erano rimaste uguali, come il suo lavoro e il suo amore per quel ragazzo casinista e complicato.

A risvegliarla dai ricordi fu una testa bruna e riccia.

《MAMMA!》 abbassa lo sguardo sul bambino di quattro anni. Era completamente sporco di gelato. Vicino a lui c'era la gemella dai capelli castani chiari che rideva.

Luna aveva evidentemente sporcato in maniera del tutto volontaria Marco.
Scuote la testa e prende il piccolo tra le braccia, che sembrava sul punto di piangere.
《Siete un disastro peggio di vostro padre!》 Cerca di trattenere un sorriso mentre va con i bimbi in bagno. Fa loro la doccia velocemente e li sistema. Suo marito stava per tornare, finalmente.

Ancora ricordava quel giorno.
Subito dopo l' ennesima lite se ne era uscito con un "Siamo peggio di una coppia di vecchi sposi. Almeno sposami prima di litigare così!" E lo avevano fatto veramente. Si erano sposati dopo un mese. Una cerimonia intima, come ristorante una vecchia trattoria. Perfetto per loro due. Finisce di asciugare i capelli ai bambini e la porta di casa si apre.

《Marlè! So a casa!》 Sorride e va con i bambini in soggiorno. Si avvicina al suo cantante preferito e lo bacia, poi l'uomo saluta i bambini che praticamente lo sequestrano.

Perdonarlo non era stato facile, ma dal giorno in cui lo aveva fatto, Damiano si era sempre dimostrato un devoto compagno. Sempre fedele, sempre dolce e attento.

Damiano gli aveva dato le sue ali, piuma dopo piuma, giorno dopo giorno.
E lei gli aveva lasciato scrivere le sue pagine, riga dopo riga.

Perché loro si appartenevano, ed era impossibile stare lontani. Ci avevano provato, ma era andata male.

Lei era la terra, Damiano la sua luna. E viceversa. Si attraevano come satelliti, indispensabili l'uno per l'altra.
Essenziali in ogni istante.

Tra Ali D' Oro e Fogli Bianchi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora