Maggio era giunto ormai alla sua penultima settimana. La data del suo compleanno di avvicinava.
Crystal odiava il suo compleanno, per questo appena scattava la mezzanotte del nuovo anno lei contava automaticamente un anno in più.
Evitata come la peste quella data, le sue amiche lo sapevano: niente regali, niente auguri, niente festeggiamenti. Aveva evitato di dire a Damiano che tra qualche giorno sarebbe stato quel giorno.Si immerge nei ricordi della serata che avevano passato sulla spiaggia, nel ricordo di quando era andata a casa sua per una riunione tra amici in cui indossava jeans azzurri e maglietta bianca e Damiano aveva risposto al suo look con 《No Bambolina. Nun c'è semo! Io te invito a casa mia a vedè a partita da Maggica e te metti i colori da Lazio? No. Vestita così nun c'è entri in casa! 》e Damiano le aveva fatto indossare la maglietta della Roma.
Quella sera erano solo ragazzi, lei unica donna. Tutti i maschietti erano convinti che lei non capisse nulla di calcio per questo alcuni di loro erano soffocati quanto se ne era uscita con 《Arbitro cornuto! Era fallo!》 Oppure 《 Andiamo! Quella è una simulazione! 》concludendo con 《L' ala destra è completamente un fallimento!》Damiano aveva riso alle facce del fratello e degli amici, aveva baciato la ragazza ed aveva esclamato un semplice 《A donna mia è piena de sorprese!》
In quei giorni oltre i pomeriggi di calcio c'era stata anche la serata in cui erano andati a vedere una gara di motocross acrobatico e per tutta la sera aveva sentito gli occhi di Damiano bruciargli la pelle con il suo sguardo di lussuria.Ogni giorno era stato un continuo scoprirsi, era stato un continuo trovarsi, unirsi sempre di più.
Damiano aveva ormai preso l'abitudine di portarla con sé alle prove, ai concerti (quando la ragazza era libera dal lavoro e poteva raggiungerli.)
Erano stati giorni intensi, anche a causa del fatto che si sentisse continuamente sotto esame.
Vic, il fratello di Damiano, Thomas stesso, non facevano che studiare il rapporto di Crystal con il ragazzo più piccolo, cosa che la metteva estremamente a disagio.Il suono della campanella sulla porta la desta dai suoi pensieri. Era Victoria.
Crystal si avvicina a lei, la bionda gli chiede di parlare in privato.
Crystal la guida negli spogliatoi.
《Dovevo parlarti quando eri sola... Io... Devo dirti alcune cose. 》 non ha il tempo di rispondere. La bellissima bionda di rosso vestita alza un dito, chiedendole di aspettare. 《Io ti chiedo scusa. Ti chiedo scusa davvero per averti aggredito... Per la mia gelosia. Ho sbagliato su di te.. Tu sei diversa.》 Crystal si siede sulla panca, non aspettandosi una cosa del genere. 《Non... Non preoccuparti Vic. È comprensibile... Tu sei ancora innamorata. 》 Vic scuote la testa, si siede vicino a lei. 《 Io e Icaro... Ci sarà sempre qualcosa che ci unisce, ma non è più quel tipo di amore. Io ho fatto l' errore di tradirlo nel modo peggiore di tutti... ma tu. Tu lo guardi come se non ci fosse altro uomo oltre lui, lo guardi come se fosse la tua salvezza. Sai... Lui... È veramente innamorato di te. Solo un altra volta ho visto i suoi occhi come ora... ma allora il sentimento era più flebile. 》 Vic parlava in quel suo italiano così accentuato... Crystal non ha cuore di tenerle il broncio. Non c'è la fa. Trova la ragazza sincera, onestamente dispiaciuta per i suoi errori. Abbraccia la ragazza dai riccioli d'oro e le sorride. 《 Ti ringrazio Vic. Avere il tuo supporto è importante per me.》La biondina le sorride, la stringe delicatamente. Poi le prende le mani. 《Ti posso dare un consiglio? Non tirarti mai indietro, quando ti cerca pe fa' l'amore, nun rifiutarlo. Damià è un tipo passionale, gli piace er sesso a tutte le ore... e le piace usci' solo insieme a donna sua. Non chiedergli spesso di usci' con la amiche tua o sua. Infondo stare soli co lui è bello.》 Victoria sorride maliziosa, e la saluta con un nuovo abbraccio.
Crystal sorride, ma un sorriso spento.Perché il Damiano descritto da Vic non coincideva con quello conosciuto da lei.
Dopo la prima notte insieme Damiano non era andato oltre il bacio, e dopo la sera in spiaggia erano sempre stati in posti pieni di gente o circondati dagli amici del ragazzo."Damià, che mi nascondi? Vic non mentiva mentre mi diceva quelle parole, i suoi occhi erano sinceri e sicuri, le pupille erano stabili e non sbatteva velocemente le palpebre, la sua voce non era cedevole. Diceva la verità.
Icaro... Non vado bene forse? Ti piace la mia compagnia ma non il mio aspetto? Perché non vuoi stare solo con me?"[...]
È sabato mattina. Le sette per la precisione. Il sabato del suo giorno libero.
Si rotola nel letto, non aveva dormito granché, ma non riesce a stare a letto ulteriormente, la mente la tormenta.
Si alza e si stiracchia, accende il cellulare e subito quello prese a squillare. Risponde alla chiamata con un piccolo sorriso sul volto. 《David... Già sveglio? 》 Chiede divertita. 《Nun me ne parlà. Ho passato una notte che manco un cane in inverno su a tangenziale... Comunque. Te stavo a chiamà per dirte de metterti un costume. Andiamo in piscina a casa di Vic, c'è sta a banda, er Grillo, mio fratello, Nica... insomma c'è stanno tutti.》 Crystal si morde le labbra, accetta, anche se con qualche riserva.
Le due De Angelis erano belle e perfette come poche donne e lei... Lei era più simile ad una balena.
Sospira e va in bagno.
Si lava i denti, si toglie lo smalto sbeccato dalle unghie nuovamente naturali e corte. Indossa il costume che aveva comprato di recente, un paio di pantaloni in lino di un meraviglioso acquamarina ed una maglietta nera con spalline sottili.
Indossa qualcosa di leggero, perché il sole stava tormentando già la capitale.
Spazzola e lega i capelli, iniziando a pentirsi di averli tagliati. Passa nella stanza di Cecilia, per invitare anche lei in piscina e l'amica accetta con un brontolio sommerso dalle coperte.
Prepara una borsa dove mette il telo mare con disegni che richiamavano le tele indiane, la protezione ed il doposole, la crema per non far seccare la pelle del viso e un cambio d' intimo.
Cecilia la raggiunge, stretta nei suoi pantaloncini in jeans, la maglietta della Marvel ed i capelli spettinati. Le fa il dito medio. 《Perché mi stai trascinando a casa della bionda?》 Chiese acida. Sorride all'amica sorella, le allunga una tisana. 《Perché le sorelle De Angelis sono belle come poche ed io ho bisogno di supporto morale.》Cecilia inarca un sopracciglio perfettamente curato. 《Hai un ragazzo per questo, non solo per scopare. 》 Crystal diventa rossa ed abbassa lo sguardo. "Cecilia... Anche tu? Damiano non mi scopa... Credo che il mio corpo non gli sia piaciuto."
《Eddai... Se vieni ti faccio scegliere cosa vedere in tv per tre mesi.》 Cerca di comprarla così. La sua amica assottiglia lo sgaurdo mentre sorseggia la sua tisana. 《E mi compri il biglietto per il concerto dei Panic! At The Disco.》 Crystal annuisce e sospira sollevata quando l'amica accetta. Poco dopo un clacson interrompe la colazione della bionda. Damiano era arrivato. Entrambe scendono, Crystal velocemente, Cecilia pigramente.
La mora entra in auto e saluta il suo ragazzo con un bacio... bacio che Damiano evita di darle sulla bocca e glielo da sulla guancia.
Crystal ci resta di merda.
"Allora è vero David. Ti sei già stancato di me?"
Crystal guarda la sua amica leggermente imbarazzata.La casa di Vic era spettacolare, enorme.
C'era una piscina, era su due piani.
Erano già tutti lì.
Victoria e Nica accompagnano le ragazze nella stanza della sorella bionda, per potersi cambiare e sistemare.
Crystal guarda la stanza che gli ricordava le camere di un sexy motel.
Le lenzuola nere e leopardate, i mobili scuri, le luci soffuse... Alle pareti c'erano molte foto.
Una in particolare attirò la sua attenzione: erano Vic e Damiano davanti ad un pianoforte, Vic era seduta, Damiano al suo fianco che le baciava la mano.
Icaro non l'aveva mai toccata con quella devozione, non l'aveva guardata così. Mai.
Sente un tuffo al cuore, un battito mancato. Si accorge di essere sola in stanza, Cecilia è già scesa.
C'erano altre foto dei due, ed erano sempre così belli ed affiatati. Il modo in cui si guardavano poi... La face sentire inutile.
La porta si apre e Damiano la trova ancora vestita. 《Qualcosa non va, bambolì? 》 Gli chiese avvicinandosi. Quella voce graffiante è sia balsamo che sale sulle ferite delle sue insicurezze.
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Tra Ali D' Oro e Fogli Bianchi.
FanfictionDamiano è nato a Roma l'8 gennaio 1999. Ha frequentato il liceo linguistico Montale in zona Bravetta, ma poi ha abbandonato gli studi per dedicarsi completamente alla musica. Il suo sogno è di avere una stella sulla Walk of Fame. Il suo colore pre...