CAPITOLO 8.

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SCORPIUS POV.

Appena sentii le urla che provenivano dal corridoio mi venne la pelle d’occa. Sarei riuscito a riconoscere la sua voce tra mille. Era lei, era Rose. Mi alzai come una furia dal tavolo e cominciai a correre verso l’uscita. Dovevo sapere cosa le stava succedendo, se era in pericolo. Non mi importava cosa avrebbero pensato i miei compagni o i professori. Dovevo assicurarmi che stesse bene. E poi lì la vidi, indifesa, spiaccicata contro il muro con le guance bagnate dalle lacrime. Provai una rabbia allucinante appena osservai le mani di Peter troppo invadenti. Il viso addolorato di Rose mi fece scoppiare. “Lasciatela subito andare!”, urlai stingendo le mani in due pugni. 

ROSE POV.

Era Scorpius, non potevo crederci. Proprio lui stava urlando di lasciarmi andare. Provai una sensazione di sollievo appena le mani dei due ragazzi si allontanarono da me. “Scorpius, sei venuto anche tu a divertirti?”, esclamò il ragazzo più alto. Il corpo di Scorpius si contrasse e cominciò ad avanzare verso di noi. Vedevo la rabbia nei suoi occhi di ghiaccio. “Non so se mi hai sentito brutto scarafaggio. Lasciatela andare e andatevene, prima che ve ne pentiate.”, urlò con la mascella contratta. I due ragazzi mi lasciarono subito andare e si avviarono verso Scorpius. “Che cosa diavolo fai amico?”, gli disse quello più basso mentre si trovava difronte a Scorpius. Neanche il ragazzo più alto riusciva a superare Scorpius. Poi osservai mentre il pugno di Scorpius si catapultava direttamente contro la faccia di quello più basso. “Sei per caso impazzito?”, urlò mentre si toccava la mascella. Entrambi i ragazzi si allontanavano di corsa. Scorpius mi aveva difesa e salvata. Aveva anche picchiato uno dei suoi amici per me, una mezzosangue. Forse mi ero sbagliata nei suoi confronti. Mi accasciai lentamente a terra mentre le lacrime continuavano a tormentarmi. Gli occhi mi bruciavano come acido.

SCORPIUS POV.

Non riuscivo a capire cosa mi era preso. Avevo picchiato un mio amico per una Weasley, una mezzosangue Weasley. Ma non potevo lasciare che la toccassero o le facessero del male. Lei era speciale, qualcosa in lei mi faceva diventare protettivo. La osservai mentre incrociava il mio sguardo e si accasciava a terra abbandonandosi alle lacrime. Sentii una stretta al cuore che non mi lasciava respirare.

ROSE POV. 

Dopo pochi secondi vidi Scorpius avvicinarsi a me e inginocchiarsi davanti a me.Mi spostò una ciocca di capelli dal viso cercando di sorridere. Poi mi asciugò delle lacrime che mi rigavano la guancia destra. Il tocco mi fece venire i brividi, mi sembrò che anche lui l’avesse sentito perché spostò subito la mano. “Stai bene?”, sussurrò a bassa voce, mentre mi guardava negli occhi. Alzai la testa e impulsivamente mi catapultai su di lui abbracciandolo. Cinsi il suo collo con le mie braccia e lo attirai verso di me. Appena sentii le sue braccia cingermi la vita mi venne la pelle d’oca. “Grazie.”, sussurrai al suo orecchio, ormai senza forze. Mi ero proprio sbagliata nei suoi confronti.

 SCORPIUS POV. 

Spalancai gli occhi appena la vidi avvicinarsi a me. Mi aveva abbracciato e io avevo ricambiato l’abbraccio senza esitare. Sentivo il suo cuore battere allo stesso ritmo del mio. Il suo respiro caldo mi fece sobbalzare mentre le sue mani stringevano la mia camicia in un pugno. Quella persona non ero io, dovevo allontanarmi da quella ragazza, l’unica cosa che faceva era confondermi le idee.

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