CAPITOLO 26.

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SCORPIUS POV. 

Cosa diavolo mi prendeva quando quella Weasley era nei paraggi? La sua ingenuità e gentilezza mi turbavano. I suoi occhi erano come dei magneti e il suo sorriso come la peggiore delle pozioni d’amore. Ero arrabbiato con lei, ma anche con me stesso. Per quello che provavo per lei e per come lei si comportava nei miei confronti. Alcune volte sembrava proprio che mi odiasse, altre invece era di nuovo semplice e dolce. Non potevo capirla o prevederla. Odiavo non poter comandare quella situazione. Quando ero con Rose ogni singola emozione era più forte, ogni suo movimento mi turbava. Stava scombussolando la mia vita, e io non potevo permetterlo. Afferrai alcuni libri che avevo dimenticato e scesi di nuovo nella sala comune. Non ebbi neanche il tempo di toccare l’ultimo scalino prima che la sua figura mi bloccasse. Era impalata proprio davanti a me e mi guardava fisso negli occhi. Era bellissima quando si arrabbiava. Le sue guance pallide si tingevano di un rosa leggero che faceva risaltare i suoi bellissimi occhi. “Allora, tu dovresti smetterla di crederti superiore. Io ti ho perdonato tantissime volte. Ho cercato di fare amicizia con te quando siamo arrivati , anche se entrambi sappiamo quello che è successo tra le nostre famiglie. Ma tu proprio non vuoi accettare che qualcuno ti possa volere del bene. Perché sei troppo chiuso in te stesso. Sei prepotente e orgoglioso. Sei uno stupido, Scorpius Malfoy.!”

ROSE POV.

Osservai i suoi occhi mentre notavo che le sue pupille si dilatavano lentamente. Mi faceva paura quando il suo viso si raffreddava, rimanendo senza espressione e le sue spalle si stringevano. “Beh se non mi sbaglio è stato il sottoscritto a salvarti l’altra sera. No?” “Ah quindi se la vogliamo mettere così sono stata io, quella che ieri ha eseguito un incantesimo per te alla prima lezione.” “Sì, ma io me la potevo cavare anche da solo. Non ti avevo chiesto di aiutarmi.” “Bravo continua così, Mr.Sono perfetto. Avrò anche sbagliato, certo, l'importante è che ti abbia chiesto scusa, no? Ah già, ma a te che importa, sei troppo 'purosangue' per accettare delle umili scuse.”, esclamai esasperata. “Hai finito di alterarti?”, sussurrò lui guardandomi negli occhi. “Io non sono alterata!” esclamai innervosendomi. Lui mi fissò negli occhi. “Hai finito di alterarti?” sussurrò di nuovo facendomi venire i brividi. “Sì.”, sussurrai senza via di scampo. “Bene.”, rispose lui mentre le sue labbra si erano già fondate con le mie. Mi aveva presa così alla sprovvista che pensai di svenire. I miei occhi spalancati osservavano i suoi chiusi. Alla fine anche i miei si socchiusero, mentre le sue dita si perdevano tra i miei capelli. Improvvisamente sentii la porta della sala comune spalancarsi e qualcuno entrare. Sobbalzai e staccai le labbra di Scorpius dalle mie. “Maledizione.”,esclamò una voce femminile chiudendo la porta rumorosamente. Mi sembrava una voce famigliare, ma non riuscivo a capire chi potesse essere. Sentivo i passi che si dirigevano verso le scale. “C’è qualcuno?”, urlò quella ragazza. Scorpius aveva già afferrato la mia mano istintivamente, prima che io potessi reagire e mi stava trascinando verso il dormitorio maschile.

 VIKY POV.

Forse avevo sentito male o ero caduta in una specie di trance. Albus Severus Potter mi aveva appena chiesto di andare al ballo con lui. Non avevo la più pallida idea di cosa dovevo rispondere. <<Babbana che non sei altro, digli di sì.>>, urlava la mia vocina interiore. Forse non aveva tutti i torti. Ma sarei apparsa disperata e troppo eccitata. Non avevo neanche il fiato per dire sì, figuriamoci se potevo controllare la mia eccitazione. Era incredibile e surreale quello che stava succedendo. Dove erano le mie amiche quando mi servivano? Il corridoio era completamente vuoto, non avevo via di scampo. “Io… Cioè ci penserò su. Grazie mille per l’invito. Scusa, ma ora devo andare.”, esclamai mentre mi allontanavo correndo. “Ehi, ma la classe di Erbologia è da questa parte.”, urlò Albus. Ma io ignorai le sue parole e continuai a correre. 

ROSE POV.

"Cosa fai?” sussurrai lentamente mentre Scorpius continuava a trascinarmi via dalle scale. “Shh.”, sibilò lui tappandomi la bocca con una mano. Sentivo la paura che provava lui. I suoi occhi erano spalancati e la sua pelle era gelata. Ascoltai cautamente i passi della persona che si trovava sotto di noi. Cercai di trattenere il respiro il più a lungo possibile, come stava facendo Scorpius. La ragazza era entrata nel dormitorio delle ragazze. Beh non era nulla di strano o no? Non riuscivo a capire per quale motivo Scorpius fosse così turbato, forse perché non voleva che ci vedessero insieme? Era così complicato. I pochi secondi che quella ragazza aveva trascorso nel dormitorio mi erano sembrate ore interminabili. “Sì, ho preso quello che ci serve. Ti ho detto che ho trovato tutto.”, sibilò la ragazza silenziosamente. Scorpius mi guardò pietrificato. Quella ragazza stava parlando da sola, o mi sbagliavo? Nessuno rispondeva. “Ti ho detto che ho risolto tutto. Sì, sono sicurissimo che nessuno mi ha visto, la sala comune è vuota. Non c’è nessuno. Il piano funziona alla perfezione. Ora vado.”, sussurrò la ragazza uscendo frettolosamente dalla sala comune. Appena sentii la porta richiudersi ricomincia a respirare normalmente. Ma Scorpius mi tappò di nuovo la bocca appena cercai di dire qualcosa.

Rose Weasley.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora