“Quindi tra te è la piccola Weasley non c’è nulla?”, esclamò Sabrina sedendosi su una delle panchine di pietra accanto a Scorpius. “Per quale motivo mi fai questa domanda?” “Volevo semplicemente sapere se provavi qualcosa per lei e se eri già impegnato per il ballo.” “No, non provo nulla per lei e non c’è nulla tra di noi. Non sono impegnato per il ballo perché non penso neanche di andarci.” Le parole di Scorpius mi trafissero come delle frecce avvelenate che mi tagliavano il cuore in mille pezzi. Quindi lui davvero non aveva sentito nulla dopo che mi aveva baciata? Non ci credevo, non volevo credere neanche per un secondo che lui mi aveva solo usata. Ma in fondo io lo avevo deluso e non mi ero fidata di lui, non potevo criticarlo. “Come che non pensi di andarci? Dai Scorpius, è solo un ballo. E poi non credo che tu abbia dimenticato la nostra relazione. Io ti ho amato e ti amo ancora, e questo tu lo sai. Ti prego, desidero solo che tu mi accompagni al ballo.” “Sabrina è finita, te l’ho detto quando ci siamo lasciati e te lo ripeto ora. Non ho alcuna intenzione di andare a quello stupido ballo.”, esclamò alzandosi in piedi. “Ti prego, non ti sto chiedendo di ritornare con me, ma solo di accompagnarmi al ballo. Non conosco nessuno in questa scuola che mi possa accompagnare, nessuno lo farebbe. Ti prego.”, disse Sabrina afferrando la mano di Scorpius. Una scossa mi per corse tutto il corpo quando vidi le loro dita intrecciarsi. Volevo correre via o intromettermi nella loro conversazione. Come poteva Sabrina dire che nessuno l’avrebbe accompagnata se sembrava una principessa? “D’accordo. Ma non voglio che tu prenda questa faccenda come una speranza o una possibilità.” “Davvero? Ti ringrazio di cuore Scorpius!”, urlò Sabrina abbracciandolo calorosamente. Il suo viso era appoggiato contro il petto di Scorpius. Improvvisamente i suoi occhi si spalancarono e mi inchiodarono. Rabbrividii immediatamente, miseriaccia mi aveva scoperta. Lo sguardò di Sabrina mi fulminò, mentre il suo volto si avvicinava a quello di Scorpius. No, questo non poteva accadere, forse era solo qualche strano incubo e tra pochi secondi mia madre mi avrebbe svegliata o qualcosa di simile. Scorpius non poteva permetterlo. Poco dopo però le sue labbra si posarono velocemente su quelle di Scorpius mentre lui la stringeva ancora, facendomi desiderare di sparire e allo stesso tempo di essere lei. Mi voltai immediatamente, abbandonando quella scena imbarazzante e terribile. Cosa mi ero immaginata? Pensavo davvero che quando gli avessi chiesto scusa lui mi avrebbe perdonata? Povera illusa. Tra di noi non c’era nulla, e non ci sarebbe mai stato nulla, tranne che quei baci magnifici. Perché i ragazzi dovevano essere così… indifferenti? Lui non capiva che mi ero innamorata di lui? Per la barba di Merlino, sì, lo ammettevo, ero follemente, perdutamente, inguaribilmente innamorata di un purosangue Malfoy.
MELISSA POV.
"Ehi tu, aspetta.”, urlò qualcuno alle mie spalle. Era di nuovo quel ragazzo che avevo visto nel bosco e poi di nuovo a Hogwarts. Chi era e cosa voleva da me? Non faceva altro che corrermi dietro tutto il tempo. Era terribilmente strano. “Fermati.”, esclamò mentre afferrava il mio braccio. “Per i centauri. Cosa credi di fare? Cosa vuoi da me?” “Calmati. Lo so chi sei. Tu sei Melissa Stine, la figlia del professore Stine, vero?” Spalancai gli occhi sorpresa. “E tu come fai a saperlo?” “Ho fatto le mie ricerche.” “E allora se sai già tutto di me cosa vuoi?” “Volevo sapere perché stavi piangendo ieri!” “Io non stavo piangendo!” “Bene, come vuoi. Basta che tu ne sia convinta. Allora dimmi perché hai urlato? Chi altro c’era con te?” “Non c’era nessuno, va bene?” “Non mentirmi. Lo so che non eri sola.” “Io non capisco per quale motivo tu mi stia tormentando.” “Ah certo, perché sono io quello che ti tormenta. Volevo solamente aiutarti, se non era già chiaro.” “No, infatti non lo era. E poi non racconterei mai ad un perfetto sconosciuto, che mi perseguita come un dissennatore, qualcosa riguardo alla mia vita.” “Quindi se io non fossi un perfetto sconosciuto me lo diresti?” “Tu sei matto. Lasciami andare subito.”, esclamai divincolandomi dalla sua presa. Lui però mi afferrò la vita e mi attirò a sé. Il suo respiro mi faceva svolazzare i capelli. Era bellissimo, anche se molto inquietante. “Ti va di andare al ballo con me?”, sussurrò ipnotizzandomi con lo sguardo.
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Rose Weasley.
FanfictionQuesta è la storia di Rose Weasley, figlia di Ron Weasley e Hermione Grenger. Non vedo l'ora di sapere se vi piace... quindi commentate :) IMMAGINATE CHE I PERSONAGGI ABBIANO 17-18 ANNI.