42 Ribellione e soddisfazione

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Revisionato ✅

"Non. Ci. Posso. Credere!" urla Melissa. "Oh. Mio. Dio." Saltella come una cretina per i corridoi della scuola e non la posso far smettere.

"Stai zitta! Ti prego!" le tappo la bocca.

Lei toglie le mie mani dalle sue labbra e continua a urlare. "Ma è una cosa fantastica! Cioè, tu e lui!"

Inizia a gridare strane cose su quanto la mia vita facesse schifo prima di Hunter, che sapeva sarebbe finita così e cose del genere.

"Va bene, ma potresti gentilmente smetterla di gridare davanti a tutti?" le chiedo a bassa voce dato che mezza scuola, compresa Regina, ci guarda come se fossimo due malate.

"Okay... poi mi racconti tutto nei minimi dettagli. Minimi", scandisce prima di correre nella sua classe.

Sospiro appoggiandomi a un armadietto.

La mia migliore amica è pazza, forse più di me.

"Che succede qua?"

Salto in aria e mi giro non appena sento la voce di qualcuno.

Porto una mano sul cuore per cercare di calmarlo "Devi finirla di spuntare dal nulla come se avessi il teletrasporto."

"Non pensavo di essere così tanto spaventoso", ride Hunter, circondando le mie spalle con un suo braccio e dandomi un rapido bacio sulle labbra.

"Arrenditi. Lo sei."

"Divertente."

"Lo sai che abbiamo saltato un sacco di prove?" mi ricordo, iniziando a preoccuparmi.

E se non avessimo più la parte?

"Tranquilla, ci prenderanno lo stesso. Il professore è così disperato che non troverebbe qualcuno nemmeno della scuola accanto. E poi sai le battute a memoria."

Hunter schiocca la lingua e guarda sopra di sé come per chiedere conferma a un'entità superiore.

Scuoto la testa. "Andiamo, faremo tardi sennò. La fine dell'anno sta per avvicinarsi e se non recuperiamo le prove perse, siamo morti."

"Agli ordini, signora", esclama Hunter a mo'di militare.

So poche cose, ma una di queste è che non l'ho mai visto così felice.

E che non sono mai stata così felice nemmeno io

"Ci ucciderà, ci ucciderà", continuo a blaterare.

"Stai tranquilla!" ripete Hunter per la millesima volta, aprendo la porta della sala teatro.

Ci sono tutti i soliti protagonisti, tranne Jake. Lui è stato sostituito. Forse non tutti sanno che è stato scortato in prigione, ma quantomeno mi aspetto che lo sappiano i professori e il preside.

Anche se, essendo al liceo, dubito che certe cose rimangano nascoste per troppo tempo agli occhi degli alunni.

Hanno provato a tenerlo nascosto, ma tutti hanno notato l'assenza di Jake e hanno cominciato a farsi domande.

Che siano arrivati a qualche conclusione non è di mio interesse. Non più.

Tutti quanti si voltano verso di noi, compreso l'insegnante che ci osserva con uno sguardo omicida.

"Vuoi due!", sgrana gli occhi, imbestialito, "dove diavolo eravate finiti?"

Il silenzio cala, mentre si sente solo la voce del professore.

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