15 Ho biosgno di un amico

7.8K 375 30
                                    

Revisionato

La canzone sober di Dami Lovato risuona nelle mie orecchie per la terza volta.

Sono con le cuffiette, con la musica sparata a mille, e gli unici rumori che sento sono quelli provenienti dalla mia testa.

Sta iniziando pure a piovere e non ho neanche un ombrello, ma per ora è l'ultimo dei miei problemi insieme al freddo che sento.

Il vero freddo, che sento, è quello del mio cuore. Perché so bene che quella di Hunter si rivelerà solo una bugia, un gioco, qualcosa di poco importante perché siamo giovani e dobbiamo sentirci vivi.

Scommetto che sarà già con un'altra ragazza. E poi, sono venuta (e davvero, come fa la gente a non parlare d'altro?) a sapere che cosa ha fatto con Regina alle prove. Hanno...

Cavolo! Le prove, me le sono scordate!

Controllo l'orologio e vedo che ho solo cinque minuti per arrivare a scuola e sapere se la parte è mia o no.

Mi guardo attorno. Non raggiungerò mai l'edificio in tempo, sono troppo lontana.

Abbasso gli occhi sconfitta. Questa giornata è peggio di come mi aspettassi.

"Ehi!"

Una voce cattura la mia attenzione. Alzo lo sguardo e vedo Ryan in macchina, con degli occhiali da vista che lo rendono particolarmente buffo.

"Ehi, ciao..." saluto con un piccolo cenno della mano.

"Vuoi un passaggio? Sono in ritardo, ma a quanto pare non sono il solo", ridacchia, ed esce fuori il braccio, appoggiandosi alla portiera.

Una macchina dietro di lui suona il clacson, facendomi sobbalzare.

"Vuoi salire o no? Questi di Filadelfia non sono pazienti."

Sorride e apre la sicura dello sportello invitandomi a salire, così accetto l'invito ed entro nel posto del passeggero accanto a lui.

"Come mai a piedi?" domanda, lanciando ogni tanto un'occhiata allo specchietto retrovisore.

"Ehm... La mia macchina non è completamente adatta all'uso."

"Capisco. Beh, posso aiutarti ad aggiustarla, se vuoi. Mio nonno fa il meccanico, ho imparato qualcosa. Quindi", fa a mo' di saluto militare , "sono al tuo servizio."

Mi strappa una risata e più tardi siamo al parcheggio della scuola, quindi camminiamo l'uno accanto all'altra nel corridoio, appena entrati, e quando raggiungiamo la sala teatro afferro la maniglia e la abbasso.

Scambio un'occhiata con Ryan e tutti i ragazzi dei provini sono seduti ai loro postai ad ascoltare il professore, che alza lo sguardo verso noi due e ci fa segno di avanzare.

Facciamo come dice e prendiamo posto nelle uniche sedie rimaste libere.
Siamo messi in cerchio, come se dovessimo evocare un qualche spirito maligno per parlargli.

"Bene, ora che siamo tutti possiamo continuare." Il professore mi guarda di sottecchi, mettendomi un po' a disagio.

Bene, un'altra brutta figura da aggiungere all'elenco.

"Ryan, Rylee, ho già assegnato alcuni ruoli per lo spettacolo, ma stiamo aspettando il signor..."

Viene interrotto da uno sbattersi di una porta e da una voce roca ma, per qualche strano motivo, anche acuta e affaticata.

"Sono qua!" grida Hunter con il fiatone, passandosi una mano fra i capelli neri e scompigliandoli più del dovuto.

"Perfetto! Giusto in tempo!" esclama l'uomo, strofinando una mano sulla folta barba.

Lo Spettacolo Di Fine AnnoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora