Prendo tutta la forza che posso avere in questo momento e varco quella porta che divide il mio segreto dalla vita reale. Faccio un passo molto lento e con le gambe tremolanti varco quello strato di divisione. Ho tutti gli occhi puntati addosso ma invece di essere 8 sembrano un’infinità, scoppio in singhiozzi e inizii a spiegare ai ragazzi ciò che era successo in questo tempo, tralasciando i dettagli discussi nel bagno con Liam, “Ragazzi, per chi ancora non lo sapesse ben presto ci sarà un altro membro in casa.” I miei singhiozzi si fecero ancora più forti e della braccia possenti mi si posarono intorno alle spalle dandomi sicurezza, si aggiunsero il resto dei ragazzi a quell’abbraccio, tranne quelle braccia che volevo sentir toccare il mio corpo. Placai un po’ la disperazione dando un’occhiata a un Louis sconvolto guardare fuori dalla finistra ghiacciata e chisi gentilmente di lasciarmi da sola con Niall “Ora ragazzi però potreste lasciarmi sola con Niall?” lo sguardo sconvolto do Louis mi trafisse il cuore, era dispiaciuto della domanda, era dispiaciuto dell fatto che non volessi parlare con lui per prima, io suo lasciavano trapassare tutto, anche il minimo dettaglio e questo mi faceva stare peggio. Mi girai verso Liam per sapere se avevo fatto la cosa giusta e lui con una mossa di testa mi dette la risposta che più volevo sentire, un Si. La stanza si svuotò lasciandomi sola con Niall che non perse tempo e mi abbraccio calorosamente sussurrandomi all’orecchio “Ci sono io qui, stai tranquilla, andrà tutto bene vedrai.” Mi staccai istintivamente, “E se invece non fosse così?” “No! Non succederà” tentò di riabbracciarmi ma con una mano lo bloccai nuovamente e dissi quella frase che nessun essere vivente vorrebbe mai sentire e che solo pronunciandola mi faceva venire i brividi “E’ stato solo tutto un grandissimo errore” Niall indietreggiò di qualche passo portandosi le mani sulla faccia e a quel punto ero io che cercai di abbracciarlo e non trovando contrasti da parte sua mi legai al suo corpo sperando di darli la massima sicurezza, in fine sussurrai all’orecchio “Un bellissimo errore però” e sorrisi.
***
Sento bussare alla porta, “Avanti è aperto” dissi, sentii dei passi nervosi entrare e girare per la stanza senza sosta, “Puoi spiegarmi?” lo voce di quel ragazzo totalmente abbattuto mi fece girare e con testa bassa risposi “Louis cosa c’è da spiegare?” “E me lo chiedi anche?” un po’ di rabbia si insediò nel suo tono “Louis è successo e basta” dissi ormai esasperata dal suo comportamento e mi girai per continuare a preparare la valigia. “Lo ami?” la domanda mi spiazzò nuovamente “No” dissi secca avrei voluto davvero parlare dei sentimenti che provo ma era meglio fare una cosa alla volta. “E allora perché? Perché lo hai fatto anche se non lo ami? Perché lo hai fatto senza precauzioni?” quasi dissi istericamente. Mi girai e lo guardai negli occhi “E’ ora che ti dica tutta la verità” il volto Louis si fece preoccupato e mi seguì mettendosi seduto. “Senti Louis, prima che tu dica niente lasciami finire di parlare e comprendo se ti arrabbierai ma..” non riuscii a finire la frase “Jane mi stai seriamente preoccupando che succede?” “Probabilmente non mi vorrai più vedere e non vorrai più sapere niente su di me ma-“ questa colta venni interrotta da lui “Jane vai al punto” disse e io annuii. Non potevano esserci giri di parole per spiegare ciò che c’era da spiegare eppure mi sembrava che fare un discorso di senso compiuto in quel momento fosse impossibile ma iniziai comunque
“Sai che fumo no?”
“Si” disse un po’ contrario Louis
“Quando ho iniziato una mia amica mi aveva venduto anche altra roba”
“Jane non mi dirai mica-“ cercò di interrompere la ma mi voce si fece più alta
“Louis per favore lasciami finire che è difficile per me. Quella volta Desy mi vendette anche della droga, semplice droga che però da quel giorno non facevo altro che prendere, anche la sera che sono uscita con Niall mi sono fatta..” mi fermai qualche secondo sentendo le lacrime minacciare nuovamente di uscire
“Anche quella sera mi sono fatte ed ecco perché non ho preso precauzioni e..bhe… è successo quello che è successo.” dissi abbassando la testa e facendomi rigare il volto da quella sostanza liquida che da un po’ di giorni era diventata mia nemica.
Sul volto di Louis si posò una smorfia di incredulità a delusione, ma più di tutti dispiacere. Si alzò di scatto dal letto su cui poco fa era seduto e iniziò ad andare avanti e in dietro per la stanza, portò una mano dietro la nuca e iniziò a farsi mille domande mentali e si vedeva.
“Perché? Perchè Jane? Perché proprio te? la mia piccola” urlò con voce isterica diventando verso la fine sempre più dolce. “Louis mi dispiace tanto davvero!” e in un attimo mi fiondai tra le sue braccia che subito non esitarono a stringersi attorno al mio corpicino, non capisco ancora perché Louis non si sia arrabbiato. Mi stanpò un bacio sulla fronte prima di appoggiarci il mento e dirmi “Tranquilla ti aiuterò io, anzi VI aiuterò io” e si scostò leggermente da me per accarezzarmi la pancia. Sorrisi ingenuamente. “Da quanto è?” chiese in seguito tornando serio e distaccato dai sentimenti che aveva mostrato poco fa “Il bambino o …” “La droga” disse secco “da 3 anni”
“3 ANNI! 3 fottuti anni e non mi hai detto niente! Ma che cazzo ti passa per la mente, sei solo una ragazzina non ce puoi fare da sola ma ci hai pensato ogni tanto!?” urlò facendomi indietreggiare dalla puara
“Scusa non volevo spaventarti” il suo tono divenne ancora una volta più cauto, “Si ci penso e non sai quante volte ho provato a smettere ma non ce la faccio, quella sostanza mi fa stare bene.”
“Dimmi che da quella sera non la hai più presa” questa domanda mi spiazzò “No, sapevo che c’era qualcosa e quindi è da 1 mese che non la prendo” Louis intanto continuava a girare per la stanza “Okay, ora devo solo capire cosa fare con TE, L'ESSERE dentro la tua pancia e la tua DIPENDENZA” quelle parole mi ferirono profondamente tanto che mi fecero salire una rabbia incredibile che di li a poco sarebbe sicuramente scoppiata “Quell’essere, come dici te, è MIO FIGLIO! e la mia non è una dipendenza! E se permetti ci penso IO a decidere cosa fare e non fare non TU! Capito?! Quindi ora esci immediatamente dalla mia stanza e vattene!” gridai tutto d’un fiato, l’avevo detto che sarei scoppiata, ora quel sfottuto presuntuose doveva solo uscir dalla stanza prima che gli tirassi qualcosa dietro e così fece, uscì e sbattè la porta violentemente quando la chiuse. Non so se era la rabbia o il dispiacere o la delusione che Mi ero e Gli avevo dato ma dovevo farlo, e non c’era modo migliore che andarmene. Domani mio padre sarebbe venuto a prendermi per portarmi a leggere l’ultima lettera che la mamma aveva lasciato per me. Ero agitata ma allo stesso momento ero contraria alla sua lettura. Continuai a fare la mia valigia tormentata dai miei pensieri e stanca come ero dalla giornata stressante finii per addormentarmi sul di Niall dopo che ero andata a cercarlo ed essermi imposta di aspettarlo tornare dalle registrazioni che erano dovuti andare a fare.
-------------------------------------------------------------
Scusate per l'attesa lo so che cio messo tanto, ma spero che questo capitolo vi piaccia:)
votate e commentate in tante. A brave pensavo di scrivere un'altra storia faremi sapere che ne pensate.
(scusate per gli errori grammaticali)
STAI LEGGENDO
Time Of Courage
Fanfiction"Louis almeno ascoltami!" "cazzo Jane! Te ne rendi conto del guaio che hai combinato?!" la situazione era orribile. Mi chinai e mi misi a piangere come mai era successo in vita mia...Louis si avviccino e si mise accucciato accanto a me "Ehy, ci sono...