Capitolo 10

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Elizabeth's P.O.V.

Ancora non posso credere che Lucas abbia baciato Katy. Ma poi proprio lei. Katy Bierce.

Non mi va di parlare con nessuno.

Sto evitando anche Jane e non so neanch'io perché. Lei non ha fatto nulla ma io non ce la faccio a parlare. Parlare con lei è come parlare con Lucas. Si assomigliano troppo e io non riesco a reggere la situazione.

Pare però che Lucas non si sia reso conto di ciò che è successo.

Svolto un angolo nei corridoi della scuola e in lontananza lo riconosco. Lui e Katy. Soli soletti.

Anche lui mi nota e allontana Katy per venire verso di me, ma io cambio subito strada e quale posto è il migliore per nascondersi se non il bagno delle ragazze dove i maschi non possono accedere?

Nello specchio vedo riflesso un volto stanco e deluso. "Sei forte Elisabeth" mi dico.

È difficile evitare tutti anche a pranzo. Quindi decido di lasciar perdere la mensa e comprarmi qualcosa alle macchinette.

Oggi ho il rientro a scuola per un corso di dibattito sui libri. È un salotto letterario in biblioteca.

Non riesco purtroppo a spiccicare una parola al dibattito. Sono persa da un'altra parte. E anche quando i miei compagni iniziano ad alzarsi dalle loro sedie per andar via, finito il corso, io rimango seduta immobile.

Quando finalmente tutti sono usciti dall'aula riesco a risvegliarmi. Mi guardo intorno e sono rimasta completamente sola.

Inizio a rimettere a posto le sedie e i libri. E visto che non ho niente da fare, metto in ordine anche alcuni libri riconsegnati dagli alunni oggi, dopo averli presi in prestito.

Mi capita tra le mani un libro di scienze. Chimica precisamente.
"Questo va al laboratorio di chimica" mi dico.

Così faccio un salto nell'aula piena di provette e strumenti per fare esperimenti. In fondo alla stanza c'è uno scaffale per riporre i libri, così rimetto a posto il mattone che ho in mano.

Ma nel silenzio della scuola, tutto ad un tratto, la porta dell'aula si chiude alle mie spalle. A chiave.

Mi volto di scatto e capisco che qualcuno ha chiuso la porta non dall'esterno, ma dall'interno.

C'è un ragazzo che sta respirando affannosamente.

Mi faccio avanti preoccupata ma anche spaventata. "Tut.. Tutto okay?" Chiedo.

Il ragazzo fa un respiro profondo e si volta. "Si."

Ma sia io che lui rimaniamo paralizzati.

"Elizabeth? Che ci fai qui?"

"No. Che ci fai tu qui, Lucas!?"

Non posso credere ai miei occhi. Lucas è nella mia aula e ha chiuso la porta dall'interno.

"Fammi uscire." Dico avvicinandomi e in tono serio.

Lui rimane a fissarmi per un momento per poi tornare alla porta. "Sisi, certo." Cerca di aprirla ma la porta non vuole collaborare.

"Apri per favore." Continuo.

"Non si apre. La serratura è bloccata." Risponde lui.

Lo scanso dalla porta. "Non è possibile! Lascia fare me." Provo ad aprire girando la chiave ma sembra non voglia muoversi. Non riesco a far ruotare la chiave.

Sbatto un palmo della mano sulla porta, mentre inizio a strattonare la maniglia della porta. "No, no." Dico.

Ma so perfettamente che a quest'ora la scuola è vuota. Non c'è nessuno, a parte gli ultimi bidelli rimasti che purtroppo sono nel pian terreno. E il laboratorio è al terzo, quindi anche se cercassi di urlare non sentirebbero.

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