Capitolo 20

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La festa procede. Kevin e la sua sfilata a petto nudo sembra faccia furore. Mi immagino una cosa del genere al ballo di fine anno.

A proposito di ballo. Ho sentito Lucas parlare al telefono con qualcuno per organizzare il ballo di autunno a fine novembre e visto che stiamo a inizio del mese bisogna velocizzarsi. Credo sia per tutte le classi.

Insomma. Lo so che il ballo è sempre stato di una maschilità assoluta, dove i ragazzi devono invitare le ragazze ecc ecc..., ovviamente le ragazze più carine sono quelle che si impegneranno per prime. Il ballo è quel momento in cui ognuno si dovrebbe sentire bene con se stesso, essere felice, pensare ai bei momenti passati a scuola, indossare il più bel vestito che ci possa essere e divertirsi. Ma il tutto finisce sempre per incoronare un re e una reginetta del ballo, tradizione a mio parere molto stupida.

Ma d'altronde il ballo rimane come l'evento più atteso e più celebrato dell'intero anno. Non andarci è come affermare di essere uno sfigato, o magari semplicemente un tipo da anti-ballo.

Per me è il ballo del terzo anno. Con i 17 anni che avrò pare sia il ballo più importante per una ragazza della mia età.

Ovviamente io ci credo e non ci credo nelle tradizioni del ballo. Insomma, al giorno d'oggi chiunque può andare a questo 'Gran Galà', anche senza accompagnamento. Eppure io desidero davvero andarci con qualcuno, tipo...

Non ci credo. Cosa?

"Tutto okay?" Mi chiede Kevin poggiando una sua mano sulla mia spalla.

Non ci posso credere. Mi esce un sorrisetto da un angolo della bocca perché mi sembra così ovvio. Sono stata così stupida.

Davanti a me, in fondo alla sala dell'enorme palazzo di Tobias/Matt, su un divano ci sono Jason e Krystal che si stanno baciando.

Cioè. Ho davvero pensato di poter piacere ad uno come Jason? Insomma. Lui può avere chi vuole e Krystal è una ragazza bellissima in confronto a me. Io sono solo una che si illude, un'emarginata che sta alla base della piramide sulla popolarità. Sono in basso e non mi muovo. Sono circondata da muri, dietro i quali ci sono scale irraggiungibili.

Rimango diversi secondi a fissare la scena che si presenta ai miei occhi come il dramma di questo momento e adesso capisco come io sia completamente diversa da Krystal. Indossare vestiti come i suoi mi fa sentire fuori luogo. La giacca di pelle. Io non sono così.

E mi viene da piangere perché sono così stupida. La seconda delusione di questo anno alla Lawrence High è come un'altro coltello nella carne. Prima Cole, adesso Jason.

E probabilmente neanche ci avrei pensato in questo momento che un giorno nel futuro avrei dato la colpa solo ai ragazzi, allo stupido maschilismo che regna su questo pianeta di merda. Dove sono le ragazze a farsi sentire?

Mi sento tradita. Mi chiedo se sia stato peggio questo o il bacio di Cole per prendermi la collana.

Kevin mette le sue mani sulle mie braccia per farmi voltare. "Dai, andiamo."

Rimango ancora paralizzata per un attimo, confusa tra l'essere triste e delusa o arrabbiata e schifata.

Mi volto decisa ad andarmene, seguita da Kevin ormai stufo anche lui della festa.

Usciamo e rimango sulla soglia per riflettere un'attimo. E come ci torno a casa adesso?

Kevin sospira, accenna ad uno sbadiglio per poi fissare l'orizzonte davanti a se, pieno di macchine parcheggiate nel vialetto della villa. "Non te la prendere, c'era da aspettarselo da uno come Coleman."

L'aria dell'autunno arriva leggera per sfiorarmi il viso e scompigliarmi i capelli. Un odore di barbecue sembra invadere l'ambiente mentre il sottofondo della musica dentro la casa e delle persone che si divertono sembrano inquinare il dolce silenzio di un inverno alle porte.

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