Harry nel pomeriggio decise di andare a fare un giro nel parco vicino a casa sua, dopo aver finito i compiti ovviamente, era sempre stato un ottimo studente, uno che forse avrebbe deluso i professori se avesse preso un voto sotto l'8, e non voleva assolutamente deludere nessuno, voleva mantenere la reputazione che si era creato negli anni, quello da studente modello e un Babyboy perfetto.
C'era un aria fresca quel pomeriggio, le nuvole nel cielo erano quasi tutte colorate di nero, forse da lì a poco sarebbe piovuto, ma poco importava perché il piccolo Babyboy amava la pioggia. Si era portato con sé anche un libro da leggere, anche se sapeva che avrebbe letto una paginetta o due al massimo, avrebbe preferito di più concentrarsi sul verde da cui era circondato che leggere quelle lettere nere stampate sul foglio.
Il riccio mentre camminava notò la presenza di un uomo in posizione fetale che se ne stava appoggiato contro un albero, disinteressato degli sguardi dei passanti, il riccio leggermente impietosito decise di avvicinarsi a quell'uomo vestito totalmente di nero e chiedergli cosa non andasse.
''Va tutto bene?'' chiese appena fu vicino a quell'uomo posandogli una mano sulla spalla. L'uomo alzò il viso dalle gambe per vedere chi fosse, cercò di mettere a fuoco la figura, ma solo dopo si rese conto che...
''Harry?'' chiese in un sussurro, con la voce bassa e gli occhi gonfi, lo sconosciuto..
''Ci conos-Louis?!'' urlò Harry leggermente stupito.
Qualche isolato più in là c'è una persona che sta cercando di telefonare insistentemente qualcuno.
''Chi cazzo è?!'' urla la voce non appena risponde.
''Coglione di merda, non ti rivolgere a me in questo modo. Piuttosto dimmi che ci fanno loro qua?!'' urlò, e la persona che stava ascoltando capì subito a cosa si rivolgeva quella persona.
''Non so cosa stai dicendo'' sussurrò.
''Invece sai benissimo che intendo!'' urlò di nuovo quella persona.
''Ti giuro che posso spiegar-'' ma venne interrotto dalla persona che lo aveva chiamato.
''No, non mi devi spiegare niente. Ti avevo dato solo un piccolo compito cioè tenerli lontano da qua, ma tu non sei stato in grado di fare neanche questo, ora mi toccherà prendere misure estreme. Devi ucciderli tutti, e questa volta ti conviene non deludermi se no sarò io ad uccidere te!'' urlò quella persona prima di chiudergli il telefono in faccia.
Doveva fare qualcosa. Doveva fare qualcosa molto in fretta perché le cose stavano peggiorando in fretta.
Nel frattempo Louis e Harry erano andati in un bar, dietro quel parco visto che era l'unico aperto, e avevano cominciato a consumare i loro ordini in silenzio, Harry una cioccolata calda e dei biscotti al cioccolato mentre Louis un caffè amaro.
''Ok, ora mi dici cosa ci facevi lì.'' disse ad un certo punto Harry, Louis smise di bere il suo caffè e ritornò in un religioso silenzio.
''Ho fatto una rissa'' disse in un sussurro, che Harry quasi si dovette sforzare per capire cos'aveva detto.
''Cosa?'' chiese infatti il riccio.
''Ho fatto una rissa, ho spacciato!'' disse allora Louis alzando leggermente la voce, Harry rimase senza parole. ''Lo fatto...di nuovo. E loro non sanno niente'' aggiunse Louis, Harry aveva già capito cosa intendeva occhi blu per 'loro' intendeva i suoi coinquilini.
Ora Harry si spiegava le sue nocche sanguinanti, il riccio non se lo sarebbe mai aspettato che Louis facesse quelle cose. Sembrava una persona così diversa, come Niall d'altronde, stamattina.
Louis aspettava una reazione, una sola...che però il riccio non voleva dargli.
''Ho capito'' disse allora alzandosi ''sono un mostro anche per te'' lasciò due banconote sulla cassa e si allontanò, con il cuore spezzato, senza sapere neanche lui perché, cosa diamine si aspettava?
Solo dopo alcuni istanti Harry si risvegliò da quel trans e corse dietro a Louis che nel frattempo non si era allontanato tanto.
''Fermati!'' urlò appena gli fu vicino.
''Lo faccio da quando avevo 14 anni, i miei genitori erano appena morti non sapevo dove andare e ho cominciato con questa strada, non sapevo che fare a chi rivolgermi, tutto questo finchè non ho incontrato loro...non voglio perderli...'' disse in un sussurro Louis e Harry praticamente si sciolse davanti a tanta dolcezza.
''Ehi, vieni qua'' disse aprendo le braccia in cui neanche un minuto dopo ci entrò Louis, stringendolo fortissimo.
Questo era il paradiso
Spero che questo capitolo vi piaccia. Vi voglio solo avvisare che sto scrivendo una OS che verrà pubblicata alla fine di questo libro, grazie per le visualizzazioni e i voti, vi adoro :)
STAI LEGGENDO
Call Me Daddy (Zianourry)
Fanfictionⓒⓞⓜⓟⓛⓔⓣⓐ Trash warning Harry è un timido diciottene babyboy che ama i suoi vicini, ma non pensava così tanto... ---- "Da oggi in poi ci chiamerai Daddy e sarai di nostra proprietà fino alla fine dei tuoi giorni. Sono stato abbastanza chiaro?" Ringh...