Giorno 2 (riflessioni)

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Salve, miei cari studenti scoglionati, ora vi spiego perché io (e solo io) posso fumare in classe. E voi, mi raccomando, non mi fate incazzare e mettete il voto!

In classe non si può fumare. Lo so benissimo. Ma io faccio come cazzo mi pare e nessuno si azzarda mai a dirmi niente. Custodisco troppi segreti. Tanto per fare un esempio: la dirigente, tempo fa mi chiamò in presidenza.

- Mi è giunta una voce - dopo avermi fatto accomodare - una voce preoccupante... pare che lei fumi in classe... durante le lezioni... le risulta?

Mi avvicinai alla scrivania, c'era posata sopra una carta di credito. La presi.

Tre strisce di polvere bianca, adagiate sulla cattedra. Una cesta di ricci si china e nasconde le tre strisce alla mia vista.

- Quella carta è mia, potrebbe posarla?

La posai. La fissai negli occhi: - Non crede che tirare di coca sia più grave che fumarsi una sigaretta ogni tanto?

Lei trasecolò. Il volto le si fece di tutti i colori: - Cosa vorrebbe dire, professoressa?

Ripresi in mano la carta di credito: - Vede questa, lei l'ha appena usata per tagliarci tre strisce di coca... e ci scommetto che se apro quel cassetto ci trovo una bella scorta - mi alzai e mi avvicinai.

La dirigente fece schermo con il braccio, impedendomi di aprire il cassetto: - Non si azzardi!

Indietreggiai di un passo. Lei abbassò il braccio in segno di resa: - In fondo... credo abbia ragione, professoressa... una sigaretta ogni tanto non ha mai ucciso nessuno... una raccomandazione, però.

- Mi dica.

- Prima del cambio dell'ora si ricordi di aprire le finestre.

- Già lo faccio - e me ne uscii.

Confessioni di una prof stronzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora