Avviare la COLONNA SONORA, prima di cominciare a leggere.
#trash
ATTENZIONE. Il capitolo che segue si caratterizza per una forte presenza di scene Trash. Se ne sconsiglia pertanto la lettura a deboli di stomaco, moralisti e schizzinosi.
Giornata tremenda quella di oggi! Merito una ricompensa.
Prendo dalla tasca della gonna la pallina di carta igienica e la poso sul comodino.
Mi spoglio.
Resto nuda davanti allo specchio.
L'opalescenza degl'iridi mi fissa, come fossi un'estranea.
Le guance sono un fitto intreccio di fiumi in secca.
La bocca, un tempo delizioso cuoricino, ha preso la forma di una prugna.
I seni sembrano due pere avvizzite. Grinzose, color catrame, con due capezzoli che puntano determinati verso il basso.
Mi avvicino alla cassapanca. Apro. Dentro c'è il babydoll che mi regalò vent'anni fa (o sono già trenta?) la buonanima di mio marito. Trovo anche un vecchio reggipetto a balconcino. Indosso entrambi.
Sono speranzosa. Qualcosa si può salvare.
Vado alla toletta, mi do un po' di rossetto sulle labbra e del fard sulle guance.
Torno allo specchio.
Accettabile.
Prendo il fagottino di carta igienica. Lo apro. Dentro c'è l'accendino del professore di religione. Gliel'ho fregato dalla giacca appesa in sala insegnanti. Indosso il guanto in lattice, afferro il piccolo mezzo mediatico e lo poso sulle coperte. Un paio di cuscini dietro la schiena e mi sdraio.
È giunto il momento. Sono emozionata.
Sfilo il guanto e stringo con forza l'accendino. Bel sospiro. Palpebre chiusi.
Gli occhi verdi oltremare mi fissano. La bocca si dischiude. Un sospiro umido di tabacco mi sfiora le narici. Le labbra si posano sul collo. Lecca. Un rivolo di saliva scivola intenzionale sull'orecchio. La punta umettata della lingua tintinna rapida sul lobo. Ansimo. Le mani si muovono decise sui miei fianchi, salgono, arrivano ai seni e li afferrano con forza. La sua virilità si fa sentire sul mio ventre. Senza aprire gli occhi allungo un braccio apro il cassetto del comodino e prendo il vibratore. Allargo lo gambe. Blocco il respiro. Penetro.
- Cazzo che male - sgranando gli occhi - maledetta menopausa!
Mi alzo e vado in cucina. Apro la dispensa: olio di semi di girasole. Dovrebbe funzionare. Lo prendo. Torno a letto e procedo alla lubrificazione.
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Confessioni di una prof stronza
UmorismoUna professoressa misantropa, con un potere di chiaroveggenza, scopre che un suo studente è vittima di violenza familiare. Cosa farà? Ignorerà, da stronza egoista qual è? O aiuterà il ragazzo?