Giorno 9 (la prof troia)

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Devo parlare con la collega di arte, oggi abbiamo i consigli e lei è la coordinatrice. È in 2b. Busso.

- Avanti - dice lei con una vocina lussuriosa da telefonista hot.

Entro. La professoressa è alla lavagna. Di spalle. Scrive qualcosa. La maglietta aderente è sollevata e dai jeans sbuca il perizoma rosso.

Guardo la classe. Le femmine prendono appunti. I maschi sono tutti con gli occhi di fuori e le mani sotto al banco.

- Attenta che questi ti imbrattano il pavimento.

- Come dici scusa? - fa lei girandosi.

- Niente... dicevo... ti devo consegnare questa - le porgo un fascicolo - è la relazione dei PON per il consiglio di oggi.

- Grazie - si avvicina ondeggiando i fianchi, afferra il fascicolo, si volta e lo apre.

Lo confesso. Sono invidiosa marcia. Quel culo è compiutezza assoluta. Io un affare così tondo e ritto non ce l'ho mai avuto, neppure quando facevo danza classica a sedici anni.

- Qui mancano i voti - rigirandosi verso di me.

- Quali voti?

- I voti - battendo l'indice sul fascicolo aperto - devi mettere i voti ai ragazzi che hanno fatto il PON.

Ora m'incazzo: - Ti piace provocare, vero?

- In che senso?

- Come in che senso? C'è un senso solo.

Mette una mano sul fianco (accentuandone la geometrica sfericità): - Voglio sapere perché mi hai chiesto se mi piace provocare!

- Forse dovresti prenotare una visita dall'otorino. Ho detto "insegnare" - ripeto quasi gridando - ti piace IN-SE-GNA-RE! - le sfilo il fascicolo di mano ed esco di classe.

Sono proprio curiosa di sapere se quella troietta ha combinato qualche zozzeria nelle ultime ore... ci scommetto di sì! Vado in sala insegnanti. Entro e osservo la parete con gli armadietti. Appeso a uno sportellino c'è un portachiavi a forma di A-style. È della troietta. Mi avvicino. Apro. Frugo con gli occhi. Vedo un rossetto. È quello che mi serve. Infilo la mano dentro. Lo afferro. Chiudo gli occhi.

Confessioni di una prof stronzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora