Qualcuno bussa con violenza alla porta.
- Avanti.
È la bidella. Visibilmente sconvolta: - Professoressa! Farnesi l'ha fatta grossa – strattonandolo per un braccio.
- Che è successo ora? – con voce stanca.
- Questo tipo... ha fatto... - e lo spinge in classe.
- Cosa?
- Come dire...
- Ho pisciato sulle piante – interviene lui.
Risata collettiva.
- Hai pisciato sulle piante?
- Sì – fa Cinzia rossa di rabbia – ha aperto la patta e ha urinato nel vaso dei fiori che è sul davanzale.
- Ma perché Farnesi? Cosa cazzo ti dice la testa?
Lui scrolla le spalle: - La bidella non mi ha fatto entrare in bagno.
- E perché non l'ha fatto entrare in bagno? – girandomi verso la bidella.
- Avevo appena dato lo straccio – risponde lei tutta impettita – ci avrebbe lasciato le impronte.
Non dico nulla. Guardo lui. Guardo lei. Guardo lui.
- Farnesi... secondo me... hai fatto bene. Cazzo, benissimo. Quando scappa, scappa!
***
La campanella dell'uscita sta per suonare. I ragazzi gettano con foga tutto nelle cartelle: astucci, diari, libri. Sono agili e scattanti, improvvisamente risorti dal torpore che per tutta la mattina li ha tenuti accartocciati sui banchi.
- Professoressa – è Farnesi, si è avvicinato alla cattedra.
- Dimmi Puzzetta!
- Perché lo fa?
- Fare cosa? – domando io senza guardarlo, mentre metto i miei libri nella borsa.
- Disprezzarmi. E poi aiutarmi.
- Io non faccio nessuna delle due cose.
- Allora perché mi chiama sempre Puzzetta?
- Semplice, perché puzzi. La mia è pura constatazione di un fatto. Nient'altro.
- E perché ieri sera è intervenuta mentre Alexandru e Darius mi stavano vessando?
- Punto primo: è inutile che usi termini sofisticati come "vessare", non mi impressioni, ho deciso che ti metterò cinque in pagella, e cinque resta. Punto secondo: non sono intervenuta per aiutare te, sono intervenuta per punire quella testa di cazzo di Darius.
Farnesi mi guarda stordito: - E prima, con la bidella? Io ho fatto una cosa vergognosa... neppure so perché lo l'ho fatta... eppure lei mi ha difeso. Perché?
- Soffrire d'incontinenza non è una colpa – gli batto una mano sulla spalla - non te ne devi vergognare!
La campanella suona. Farnesi solleva la mano in un goffo gesto di saluto, si gira ed esce di classe assieme al resto della feccia.
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Confessioni di una prof stronza
HumorUna professoressa misantropa, con un potere di chiaroveggenza, scopre che un suo studente è vittima di violenza familiare. Cosa farà? Ignorerà, da stronza egoista qual è? O aiuterà il ragazzo?