Capitolo 5

1.5K 87 14
                                    

"Va bene ragazzi per oggi abbiamo finito. Ci vediamo domani" ci saluta il signor Morrison, l'insegnante di matematica. È davvero un bell'uomo: capelli brizzolati un po' lunghi, occhi castani e uno sguardo sexy. Me lo immagino nelle vesti di Christian Gray con la frusta in mano mentre dice 'vuoi che io sia il tuo papino?'. Il fisico è lo stesso, manca solo una stanza dei giochi e tanti strumenti di tortura.

Ok, la smetto! Non mi si addice fare pensieri perversi su un insegnante in piena crisi di mezza età, ma il fascino dell'uomo maturo mi ha sempre attirata, più dei ragazzini.

L'episodio accaduto questa mattina non l'ho affatto dimenticato, d'altronde come potrei. Ho rivisto la me di 7 anni fa spaventata a causa di un ragazzo che si divertiva a prenderla in giro, ho visto la vecchia me affrontare il suo bullo, ho visto la nuova me superare le sue difficoltà del passato.

La verità è che non esiste nessuna vecchia e nessuna nuova me. Sono solo io, Elle, una ragazza di 17 anni che sta crescendo e sta superando le paure. Sono contenta di essere riuscita ad affrontarlo almeno una volta, non mi importa se mi importunerà in futuro, io so di poterlo affrontare.

Non fare la vittima! Concordo con te sullo sguardo assassino e sul suo atteggiamento da psicopatico, ma in realtà non hai mai avuto paura di lui, hai sempre detestato il suo atteggiamento che ti ha ferito in passato. Non l'hai mai perdonato perché non l'hai mai odiato. Hai iniziato ad avere paura solo perché te lo sei sempre imposta, così riuscivi a spiegarti il motivo di quel comportamento. Adesso finalmente sei riuscita a chiudere un vecchio capitolo della tua infanzia.

Non sapevo che la mia coscienza avesse la voce della mia psicologa...

In effetti, non ci avevo ancora pensato; è successo tutto così in fretta che sto realizzando adesso.

Noah Carter è di nuovo nella mia vita. Che sia un elemento essenziale o di contorno, continua ad essere una costante della mia vita.

Oggi le lezioni sono passate in fretta, forse perché grazie a Jenny e Hope mi sono sentita meno sola. Fortunatamente frequentiamo moltissime materie insieme, quindi non mi posso lamentare. O forse sì, come al solito non sarei io se non mi lamentassi come una vecchia bisbetica.

Bisbetica a chi? Vecchia ci sarai tu, con quelle mutande da nonna che ti ritrovi!

Credo di essere pazza, forse dovrei andare da un bravo neurologo.

Uno psichiatra ti serve, altro che neurologo.

Se continuo a litigare con me stessa, effettivamente è il professionista che può curarmi meglio.

Chimica sarà la materia che più odierò, me lo sento. Solo due nomi: Noah e Sissy.

Che qualcuno mi assista!

"Dai Elle, non ne fare un dramma! Avrai chimica solamente una volta al giorno. E ancora non ci hai raccontato che cosa voleva Carter." Jenny dice questo solamente perché non conosce la verità, vorrei vedere lei al mio posto.

"Ve l'ho detto, non è successo niente perché sono riuscita a liberarmi prima che mi potesse dire qualcosa." Preferisco non dire nulla al riguardo in questo momento, chissà come reagirebbero.

Non posso dirgli che il loro compagno è un psicopatico che mi ha torturato da bambina e che voleva farlo anche oggi.

"Facciamo finta di crederti, anche se ne dubitiamo. Che ne dite se andiamo in mensa?" Propone Hope, cambiando argomento.

"Guardate è lei la ragazza di cui vi parlavo." La voce proviene da un gruppetto di ragazze appostato vicino gli armadietti. "E' stata lei a dargli uno schiaffo. Chissà perché, forse sarà stata una sua ex e vederlo con Sissy l'avrà fatta infuriare." Commenta un'altra.

MANUALE SU COME DIVENTARE STRONZADove le storie prendono vita. Scoprilo ora