Capitolo 18

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"Quindi caro come sta andando il lavoro?"
Chiede Gillian versando un bel po' di pasta nel piatto di John. La fatidica cena è arrivata, siamo tutti a tavola e spero ardentemente che entrambe le vecchie non si facciano scappare nulla su Colin.

"Quest'anno l'azienda ha avuto un crollo...- appena John inizia a parlare di amministrazione la scimmietta inizia a battere i piatti nel mio cervello. Le uniche cose che ho capito sono: crollo, borsa, spread e amministratore delegato. Secondo me non l'ha capito neanche Gillian visto la sua espressione da 'che caspiterina significa'. - In sostanza l'azienda sta producendo molti profitti."

Grazie al cielo ha finito il suo monologo, sarei crollata se avesse continuato solo qualche altro minuto.

"Per fortuna le cose sembrano andare per il verso giusto. Paula come sta andando il lavoro?" Chiede nonna a mamma, portando un boccone di pasta alla volta.

Mi ero dimenticata di dirvi che mamma ha trovato lavoro in ospedale, se non ricordo male vi avevo già detto che lei fosse un'infermiera. Come al solito fa orari assurdi, a volte fa anche i turni di notte, quindi a casa c'è raramente.
Per fortuna che tra qualche mese potrà lavorare tutte le mattine, così starà un po' di più con noi.

"Elle mi hai sentito?" I miei pensieri vengono interrotti da mia nonna, che continua a nominare il mio nome.

"Scusa, puoi ripetere?" Chiedo svegliandomi dalla piccola trance, noto che tutti mi stanno fissando, che sarà successo?

"Ho appena detto che hai una buona notizia da darci..."

Ho capito che cosa vuole dire, non ci credo che sia così malefica da voler dire a tutti i costi la storia di Colin. Scuoto la testa e faccio cenno di no, in preda all'ansia e alla paura. Bevo dell'acqua sperando che mi allevii il groppo in gola che mi sta soffocando.

"Su dai, se non lo dici tu lo dirò io. Un amico di Elle si è innamorato della nostra bambina."

Soffoco con quel poco di acqua che avevo in bocca, tossico all'impazzata cercando di riprendermi.
Maledetta vecchia!
Che figura di merda!

Questo momento ricorda quasi le mie prime mestruazioni, quando nonna e mamma hanno chiamato tutti i parenti, amici e colleghi per informarli della perdita di sangue dal mio scrigno.

Potrebbe essere più imbarazzante la situazione?

"Mi ci sono volute un paio di ore per 'accettare' questa situazione. Noah, hai sentito? Hai un rivale in amore, si chiama Colin, non fartela rubare! Sarà più buono e gentile e avrà un carattere migliore del tuo, ma Elle è sempre stata innamorata di te!" Gillian con fare teatrale si alza in piedi e sbatte le mani sul tavolo. Tutti assistono alla scena senza fiatare, ma John pochi secondi dopo, lunghi quanto ore, smorza la tensione facendo un piccolo sorrisetto.

Sono rossa dalla testa ai piedi, in questo momento vorrei sparire.

Lancio uno sguardo di sottecchi a Noah, ma come al solito non esprime emozioni. È un pezzo di ghiaccio, se non riuscirò a riscaldarlo, riuscirò sicuramente a frantumarlo.

"Quindi la nostra Elle ha un pretendente! Dobbiamo festeggiare" annuncia John alzando il calice di vino.

Punto primo 'nostra' lo dici a tua sorella.
Punto secondo perché caspio devi rendere questo momento ancora più imbarazzante?

Scivolo pian piano lungo la sedia, sperando di sprofondare e nascondermi sotto al tavolo, voglio solo nascondermi per sempre.

"Io non voglio brindare a questo Colin, io voglio brindare ai nostri bambini, che prima o poi si sposeranno." Gillian continua a mettere il dito nella piaga, e a tali parole, mamma e John quasi contemporaneamente, si strozzano con la pasta.
Ovviamente, pensare che i loro figliastri si possano frequentare, li turba molto.
Per fortuna ho il loro appoggio.

MANUALE SU COME DIVENTARE STRONZADove le storie prendono vita. Scoprilo ora