"Sai già tutto, vero?" Mi domanda senza peli sulla lingua.
Colin sorride a mala pena, si vede che è in imbarazzo.'So cosa? Che ieri pomeriggio hai detto ai nostri amici che ti piaccio e che vorresti essere il mio ragazzo?'
"No, non so di cosa tu stia parlando."
Che bugiarda che sono."Non mi dire bugie, capisco se mi menti." Accidenti a me.
"Si, mi ha riferito tutto Jenny."
"Lo sapevo! Riguardo a ciò che è successo ieri..." Si allontana da me e si gira a fissare dei ragazzi che ci sorpassano.
"Beh, ecco..." È davvero imbarazzato e con una mano si gratta la testa. A mala pena riesce a trovare le parole esatte.È davvero carino in questo stato.
"Stasera hai qualche impegno?" Dice tutto d'un fiato, posizionando le mani dentro le tasche.
La sua dolcezza e la sua spontaneità mi fanno sorridere e mi imbarazzano. Nessuno mi aveva mai chiesto di uscire fino ad ora.
A differenza di Noah, Colin mi trasmette serenità e con lui non mi sento mai a disagio.
Forse se uscissi con lui, potrei realmente scoprire che tipo di persona sia, anche perché non l'ho ancora inquadrato.
E anche in un momento del genere Noah è sempre presente nei miei pensieri.
Lo so benissimo che lui non sarà mai il tipo di persona da relazione stabile e monogama, quindi perché dovrei innamorarmi di una persona del genere."No, nessun impegno." Gli sorrido.
"Ti va di uscire con me?" Chiede con spavalderia, posizionando le mani dentro le tasche della divisa.
"Si, mi piacerebbe molto."
...
"Vedi che alla fine è andato tutto bene? Hai preso una A!" Esulta Colin, abbracciandomi con un braccio e spintonandomi con i fianchi.
Se sapesse davvero perché ero preoccupata, non gioirebbe così tanto.
Alla fine il compito di scienze è andato bene, ma l'unica cosa che mi preoccupava era incontrare Noah.
Dopo il nostr-, il suo, il SUO bacio, avevo paura di rivederlo, mi ero fatta così tante pippe mentali, che quando l'ho visto, la mia reazione è stata quasi normale.Il cuore mi batteva all'impazzata, ma per fortuna c'era Colin che mi distraeva e mi faceva ridere. Ogni tanto mi giravo per lanciargli un'occhiatina e lui sta lì, seduto accanto a Sissy, che blaterava, blaterava e blaterava. Non penso che ascoltasse i suoi discorsi, ma si lasciava accarezzare i pettorali da lei. Un istinto di gelosia ha mi pervaso nelle vene ed ero in procinto di picchiare entrambi.
"Terra chiama Elle! Ehi mi senti?" Colin mi sventola una mano davanti gli occhi, non mi ero accorta che mi stesse chiamando da un bel po'.
"Ehm, si, scusami. Stavi dicendo?"
Cazzo, devo evitare di distrarmi così tanto per colpa di un cretino."Ti stavo dicendo che i ragazzi ci aspettano agli armadietti."
"Va bene, ma devo andare in bagno, ci vediamo lì." Lo liquido prima ancora che se ne renda conto. Per la prima volta in vita mia, vado ad un bagno che non sia quello di casa mia, per fare pipì.
Per fortuna sono tutti liberi, così entro in quello che mi ispira più fiducia e inizio a fare squat a livelli agonistici."Oh sì! Oh..."
Cavoli fritti! Di chi sono questi gemiti?
Perché mi devo trovare sempre in queste situazioni?Mi do una sistemata ed esco un po' titubante, come se fossi invisibile. Spero solo che non si accorgano di me.
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MANUALE SU COME DIVENTARE STRONZA
Chick-LitUna commedia frizzante, leggera, divertente a tratti veritiera, non vede l'ora di essere letta da voi. Entra a far parte del mondo delle G.a.s.b (good girls are secretly bitches) 'Manuale su come diventare una stronza' è sicuramente il miglior art...