l'angelo della morte ~jikook~

~16~

I giorni passavano, Jungkook studiava da casa e se aveva una verifica si presentava a scuola, era molto più felice ora.
Oggi eravamo a casa, come sempre, stavamo pranzando e all'improvviso sentii un insopportabile dolore alla schiena.
"Jungkook mi fa male la schiena..."
"oddio! Dove ti fa male?" si alzò e andò dietro di me per poi tirarmi su la maglietta.
"Jimin... Perché hai le spalle rosse?"
"sono rosse? Chiudi tutte le finestre e abbassa le tapparelle per favore..."
"si... I TUOI CAPELLI!"
"che hanno?"
"c'è tipo una ricrescita bionda..."
"ma che... Kookie abbassa tutte le tapparelle" andò ad abbassarle e io liberai le miei ali.
"sono normali?"
"no... H-hai qualche piuma bianca..."
"COSA? MA COM'È POSSIBILE?"
"non lo so... Proviamo a cercare su internet?"
"ma queste cose non si possono cercare su internet..."
"proviamo" andammo in camera sua e accendemmo il computer...
"come scriviamo?"
"em... Non sei mica tu quello esperto di internet?"
"oh ci sono... Se ad un angelo della morte diventano bianche le ali cosa significa?"
"si scrivila" appena cliccò la lente di ingrandimento comparverro molte risposte.
"proviamo con la prima..." disse mordendosi le labbra.
"la prima dice che molto probabilmente stai invecchiando... Ma è impossibile tu sei immortale! Proviamo la seconda... Stai per morire... Ancora, è impossibile! Proviamo la terza... Se le ali gli diventano bianche vuol dire che sta compiendo un bel gesto e quindi viene ripagato dai piani alti"
"si molto probabilmente è questa! Ma diventare un angelo? Cosa sto facendo di così bello?"
"mi stai salvando la vita..." mi guardò negli occhi e io mi sciolsi nel suo sguardo dolce e protettivo.
"ti posso baciare vero?"
"non me lo devi chiedere tesoro" disse accarezzandomi la guancia. Mi avvicinai a lui e gli diedi un bacio dolce sulle labbra... Quanto mi piaceva farlo; mi rilassava e soprattutto mi faceva capire che lui era lì con me.

...
Poco dopo tornammo in soggiorno e mi venne un'inspiegabile ansia.
Sul pavimento si creò un cerchio rosso e da lì uscì il capo... Jungkook si nascose dietro di me e mi strinse da dietro per evitare che mi prendesse.
"Park Jimin... Con quale coraggio sei scappato dalle prigioni? Ora voglio le tue ali!"
"non le avrai mai!"
"ah si? Bene..." staccò Jungkook da me e mi prese dal collo facendo comparire le ali.
"lascialo!"
"stai zitto" fece un segno con la mano e lo zitti
"mmmm"
"che gli hai fatto?!"
"l'ho zittito per un po'... Il tempo che ti vede soffrire... Ma che hai sulle ali? Perché hai qualche piuma bianca?"
"è grazie a loro" indicai su e lui si passo una mano sulla fronte...
"impossibile... È IMPOSSIBILE!"
"non lo è"
"questo non mi vieta di strappatele però..."
"cosa?"
"ti condanno a passare tutta la vita qui come angelo caduto... Ti dimenticherai di tutti i mesi passati insieme all'umano e dimenticherai anche il mondo di sotto... Addio!" mi strappò le ali come fossi una mosca e l'ultima cosa che ricordo oltre il dolore è lo sguardo pieno di lacrime di Jungkook.

Jungkook's pov.
Finalmente riuscii a parlare ma vedere Jimin lì davanti a me con le spalle che gli sanguinavano e con gli occhi chiusi mi faceva zittire. Non sapevo cosa fare... Non si muoveva e temevo per il peggio.
Mi avvicinai a lui e lo strattonai leggermente per vedere se si svegliava ma niente... Gli misi la mano sotto il naso per vedere se respirava e fortunatamente lo faceva.
Dovevo curargli le spalle perché stanno perdendo troppo sangue.
Andai in bagno e preparai la vasca, poi ritornai da Jimin e lo presi in braccio come una sposa per poi spogliarlo e metterlo nella vasca; passai la spugna sul sangue incrostato e anche su quello fresco. Lo tirai fuori dalla vasca e feci scendere l'acqua sporca di sangue, gli disinfettai e fasciai le spalle e poi gli misi una tuta larga e comoda. Lo misi sul mio letto e restai lì con la speranza che si svegliasse...
"Jimin ti prego... Svegliati... Non mi fare questo ti prego... Ho bisogno di te e della tua compagnia... Ho bisogno della tua voce e delle tue labbra"
Passarono le ore ma non si svegliava; era ormai notte e mi addormentai vicino a lui.