<<Insomma i corsi che frequenti ti piacciono o no?>> chiedeva Luca con finto entusiasmo.
<<Si, mi piacciono. Mi ero fatta troppe paranoie, pensavo fossero più difficili. Avevi ragione tu, dovevo rilassarmi di più>> replicò Bianca con tono piuttosto sollevato.
<<E dimmi... ci sono ragazzi?>> la sua voce era scherzosa, ma lei sapeva bene che faceva sul serio.
<<Certamente, anche se credo proprio che le ragazze non siano di loro gradimento>>
<<Dici sempre così>> ribatté lui abbastanza serio.
Le conversazioni fra Luca e Bianca da quando era partita si erano fatte brevi e distanti, parlavano soprattutto di cose futili, tanto da farli sembrare dei perfetti sconosciuti.
<<Ora devo proprio andare a preparare dei disegni per domani, la docente ci ha chiesto di fare una mini collezione di costumi da bagno>>
Un lungo sospiro lasciò intendere che Luca avrebbe voluto parlare ancora, di qualcosa d'importante: <<va bene... sicura che non ti sto perdendo? non mi sembri più la stessa>>. Bianca non aveva nessuna voglia di discutere; fu presa alla sprovvista da un senso di vuoto e paura che sembravano aprirle un varco interiore: <<va tutto bene. Siamo sempre io e te. Questo weekend forse torno a casa così ci vediamo>>.
<<Bià...>>
<<Si?>>
<<Ti amo>>
<<Ti amo anch'io, buonanotte Lù>>.
I pensieri della giovane s'ingigantirono, impazienti, pieni di domande a cui lei non aveva risposta.
"È davvero così sbagliato quello che mi sta succedendo? Sta davvero cambiando tutto?".
I dubbi colpivano come grosse fiondate fra torace e stomaco almeno una volta al giorno.
"Chi sono io, cosa ci faccio qui? che cosa voglio? se perdessi tutto e se tutto cambiasse?".
L'esperienza nuova che stava intraprendendo attutiva la pesantezza interiore, aiutandola a distrarsi. In fondo le volte che aveva intrapreso nuove strade non potevano essere contate su due mani. Era ormai la sua linea difensiva inconscia dall'affrontare sè stessa nella vita di tutti i giorni. Un continuo rimandare, come se il tempo a disposizione fosse infinito, a sua libera disposizione.
"In fondo ho solo diciannove anni. Luogo nuovo, persone nuove, vita nuova".
Lavorò fino a tarda notte alla sua mini collezione.
Maria, la ragazza in carne entrò in camera e le mise sulla scrivania una tazza di tè.
<<Tieni Bià! fai una pausa>>.
Si sedette sul bordo della scrivania: << anche a me piace studiare di sera, la casa è silenziosa e riesco a concentrarmi molto meglio>>. Bianca sorrise: <<Grazie Marì! in effetti ho notato che anche la luce della tua stanza è sempre accesa fino a tardi>>.
<<Fammi un pò vedere a cosa stai lavorando... ma sei bravissima! Perché non disegni di più? Se io riuscissi a fare disegni del genere non smetterei mai. Gli unici disegni che riesco a fare sono gli schemi fra una sessione e l'altra!>>.
<<Vedi Maria, se avessi il tuo cervello non mi metterei certo a scarabocchiare vestitini!>> scoppiarono in una risata.
<<Grazie, mi ci voleva proprio>> disse sorseggiando e scrutandola dal bordo della tazza.
Prima di lasciare la stanza si fermò sulla porta ed un tono da sorella maggiore le uscì naturalmente: <<con Luca come va?>>.
Una breve pausa introdusse un misto di tensione ed imbarazzo.
<<Va bene... credo. Insomma non lo so, Marì credo che tutto stia cambiando>>.
La coinquilina non voleva far soffrire Bianca e si limitò ad aggiungere: <<tesoro, tutto cambia. Da come ne parli è un bravo ragazzo. Sono sicura che ti comprenderà>>
<<Lo spero tanto. Forse gli sto chiedendo troppo, insomma la relazione a distanza, l'aspettarmi sempre, sento che non ci fa bene>>
<<Non ci pensare più per stasera, le cose faranno il suo corso. Dormi bene Bià!>>.
Sparì nel buio del corridoio prima che Bianca potesse aprir bocca.
<<Buonanotte Mary>> sussurrò.
Fu intenerita dalla delicatezza della ragazza. Da come era partita la loro conoscenza non avrebbe mai creduto di poter instaurare un rapporto confidenziale con Maria. La futura dottoressa di casa era di origini salernitane ed aveva un meraviglioso accento del sud che anche le altre ragazze della casa avevano, sebbene provenissero tutte da regioni diverse. I giorni trascorrevano altalenanti ma si sentiva sempre più protetta quando rientrava a casa, un rifugio sicuro in una giungla confusa ed ambiziosa. Erano molti i pacchetti di cibo tipico che i genitori spedivano alle figlie che si trasformavano in momenti di condivisione, di vita sana e di tradizioni. Le piaceva pensare che quella fosse la casa del sole, dalle tante sfaccettature e difetti, ma piena di affetto. Bianca era la più piccola e ben presto la più coccolata.
La mancanza di casa si faceva sentire, ma nulla a confronto di tanta libertà e magia.
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Qualcosa senza loro
RomanceNon é facile colmare i vuoti che ognuno di noi si porta dentro. La ricerca della giovane Bianca la porterà a seguire la massa fino a farsi confondere. Un intenso conflitto fra il mentire a sé stessi e fare i conti con la propria vocina interiore.