Capitolo 14

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SPAZIO ME 🚀
Ebbene sì, questa volta parlo prima del capitolo. Vorrei ringraziare tutti coloro che leggono la mia storia, chi lascia una stellina, e chi mi ha detto che la storia gli piace. Grazie di cuore 💘
Vorrei sapere però la vostra opinione, mi farebbe veramente molto piacere. Perché spesso non sono sicura dei capitoli e di come la storia si stia evolvendo.

Mi scuso per i capitoli che arrivano sempre dopo tanto, ma praticamente sto sempre all'università. E soprattutto per eventuali errori.

Vi farebbe piacere leggere un capitolo da qualche altro punto di vista? Oppure no?
Inoltre i capitoli li vorreste più corti, più lunghi o così?
Ora vi lascio al capitolo, a presto ✨🌻

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"Emma, su dai svegliati." Mi chiama mia sorella con voce fin troppo calma rispetto al suo solito. "Oggi ho un giorno libero da lavoro, voglio passare la mia giornata con te e il mio nipotino."

Sarà anche una rompi palle mia sorella, ma sa anche essere dolce. Ed è pur sempre la mia sorellina, a cui voglio un bene dell'anima.

Mi stiracchio un paio di volte prima di aprire gli occhi, e quando lo faccio noto che mia sorella ha portato la colazione in camera.

"Cosa hai combinato?" Chiedo spontaneamente.
"Nulla, ti ho detto che voglio stare con te oggi. Poi mamma stava pulendo la cucina e ho pensato di non farti aspettare troppo per mangiare." Afferma mentre si accinge ad aprire  tenda, persiana e balcone.

Da buon italiani del Sud la mattina la casa deve prendere aria, non bisogna dimenticare mai di aprire tutto!

Conosco mia sorella fin troppo bene, e qualcosa sta nascondendo. Canticchia il ritornello di una canzone allegra mentre prende posto vicino la scrivania sulla sedia girevole. Controlla ciò che ha portato in camera e chiude gli occhi.

Oggi è fin troppo strana, mi alzo e corro in bagno a svuotare i liquidi. Appena entro in camera becco Abby a messaggiare, cerco di far meno rumore possibile mentre mi avvicino così posso capire con ci sta parlando.

Non faccio però in tempo, dato che subito blocca il telefono e lo posa sulla scrivania.
"Ti ho sentita, anzi ho sentito il tuo stomaco brontolare." Dice Abby ridendo.
Non è colpa mia se il mio stomaco brontola, io e il piccolo abbiamo fame. Inizio a mangiare tutto, cercando di non sporcare troppo in giro e ne approfitto per parlare un po' con mia sorella. Mi parla di Michele e di quanto le manca, che vedersi attraverso uno schermo non le basta più.

Ciò che dice mi fa star male, avere la persona che ami lontana da te non deve essere per nulla facile.

"Emma, vorrei tanto andare da lui, ma con il lavoro non posso proprio muovermi. Forse il capo mi darà un aumento e in questo momento mi farebbe comodo. Voglio mettere dei soldi da parte." Abbassa lo sguardo e si tortura le mani dopo aver detto ciò.
"Abby, abbi pazienza... so che arriverà il momento in cui uno dei due si trasferirà." Ammetto... Però spero che non sia lei a trasferirsi. So che è un pensiero cattivo ed egoista, ma non riuscirei a stare senza di lei.

"Hai sentito Derek?" Chiede di punto in bianco, fissando le sue unghie.
"Ci sentiamo poco in questo periodo, siamo entrambi molto occupati" Rispondo con sincerità.
"Occupatissimi, immagino" Parla dopo una risatina sarcastica e nervosa.
"Perché reagisci così?" Le chiedo. "Oh, niente. Solo che ti vedi di più con Christopher che con il tuo fidanzato. Emma non voglio intromettermi, ma io preferisco Christopher. Vi conoscete poco è vero, ma sono sicura che lui sia il ragazzo giusto per te." Parla di getto, senza fermarsi per prendere il respiro.

"Abby, Christopher è fidanzato, io sono fidanzata. Abbiamo deciso di conoscerci, diventare buoni amici cosicché quando arriverà il piccolo riusciremo a prendere molte decisioni insieme, punto."
Abby cambia discorso, consapevole che potremmo continuare per ore ed ore. Siamo entrambe molto testarde e convinte di ciò che pensiamo, per questo quando discutiamo lo facciamo per ore se non giorni. Spesso io lascio perdere perchè mi rendo conto che discutiamo per delle sciocchezze, cose che non ci riguardano oppure lascio perdere perchè mi scoccio di ascoltarla.

Tre all'improvvisoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora