Capitolo 20

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Stanotte Christopher ha dormito con me, ero talmente agitata che voleva cercare di calmarmi in tutti i modi. I miei non hanno detto niente, anzi erano molto felici all'idea che qualcuno mi stesse vicino.

È strano condividere il mio letto com Christopher, ma allo stesso tempo è così naturale che lo farei di nuovo.
Quando apro gli occhi mi sento osservata, ed è proprio Christopher che mi fissa nel vero senso della parola, appena mi nota sorride e mi lascia un bacio a fior di labbra.

Oggi ha deciso di delegare il lavoro agli altri per stare con me e parlare con Derek, perché vuole mettere da subito in chiaro le cose. Cosa non ho capito, ma sono più tranquilla con lui al mio fianco.
Mi giro su un fianco perché la schiena inizia a farmi male, dando le spalle a Christopher, il quale subito avvolge il mio fianco con il suo braccio per appoggiare la mano sulla pancia.

Non mi capacito ancora di quanto mi stia accadendo, come è possibile sentirsi così bene al fianco di una persona che si conosce da così poco tempo?!

Devo essermi riaddormentata, perché Christopher non è più al mio fianco. Mi alzo piano piano dal letto, passo prima in bagno e poi mi dirigo in cucina. Lì trovo i miei genitori con Christopher e anche i suoi, e quando incrocio il loro sguardo mi sento in imbarazzo dato che sono in pigiama.

"Emma vieni a prendere un pezzo di crostata, l'hanno portata Meghan e Stephan" dice mia madre tagliandone già un pezzo per poi adagiarlo su un piattino. Mio padre mette un pentolino pieno d'acqua sul fuoco e prende dal mobile una bustina di tè che adagia in una tazza enorme.

Mi vado a sedere tra Christopher e mia madre, unico posto vuoto, e dopo poco mio padre mi porge la tazza di tè lasciandomi un bacio tra i capelli.
"Abbiamo deciso di partecipare anche noi all'incontro con l'avvocato, perché vogliamo esservi di aiuto e testimoniare a vostro favore nel caso dovesse essere necessario." Afferma Stephan mentre io mi dedico alla colazione che ora dovrei chiamare merenda dato l'orario.

Parliamo ancora un po' e poi vado a cambiarmi, tra meno di mezz'ora dovrebbe arrivare Derek e io sono ancora in pigiama.

Esco dalla camera pronta e mi siedo sul divano, dato che abbiamo deciso che questo sarà il luogo dove parleremo. Ho la schiena che mi fa male, tanto che ogni movimento che faccio sento una fitta assurda.
Chiudo gli occhi istintivamente tutte le volte per poi riaprirli quando si calma un po'.
"Stai bene?" Chiede Christopher appena si siede al mio fianco.
"Ho la schiena a pezzi, non so come far passare il dolore." Ammetto strizzando gli occhi di nuovo dal dolore.

"Stai per laurearti in fisioterapia e non sai come fare? Attiva il cervello su! Non pensare troppo alle cose negative." Mi riprende, facendomi voltare e iniziando a massaggiarmi la schiena. I miei nervi sembrano sciogliersi e mi sento leggermente meglio, poi mia madre mi posiziona due borse dell'acqua calda sotto i cuscini che ho dietro la schiena, così da avere la schiena al caldo e sperando che il dolore si attenui ancora di più.

Bussano alla porta e mio padre va ad aprire, dicendomi di non muovermi per nessuna ragione al mondo.
Capisco che tutti siano preoccupati per me, e che devo stare a riposo, ma così mi sembra di impazzire.

Quando Derek mi vede mi viene incontro per salutarmi e si abbassa per lasciarmi due baci sulle guance, poi saluta Christopher e si presenta agli altri.

"Questo è mio zio Theo, lavoro per lui ed è un grande. Insieme vi aiuteremo!" Dice Derek e subito dopo iniziamo a parlare di ciò che è successo.
Decidiamo di presentarci all'udienza con dei testimoni, ovvero i nostri genitori e i nostri amici più stretti, Grace non la passerà liscia.

"State tranquilli ragazzi, faremo di tutto per far capire al giudice che voi avete il pieno diritto alla custodia di vostro figlio, Grace sarà solo un brutto ricordo." Dice lo zio di Derek mentre Christopher e io ci guardiamo speranzosi e con le mani intrecciate.

Stabiliamo bene cosa dire e come comportarci, poi Derek e il signor Theo vanno via, ma dandoci appuntamento per la settimana prossima per vedere e firmare alcune carte e anche per fare un ripasso generale di ciò che ci siamo detti oggi.

—————————————
Mia sorella rientra in casa canticchiando quasi come se stesse sulle nuvole, tanto che non si accorge di noi una volta entrata in cucina per bere un bicchiere d'acqua.
Mio padre sposta lo sguardo su ogni movimento che fa, chiedendo poi a mia madre a bassa voce se fosse successo qualcosa, e lei non sapendo nulla alza solo le spalle.

Quando si gira nella nostra direzione caccia un urlo e salta, portandosi la mano sul cuore e piegandosi in avanti sulle ginocchia. Scoppiamo tutti a ridere e Abby inizia a dirci che non è giusto ridere così di una povera ragazza che abbiamo spaventato. Come se fosse colpa nostra.

"Si può sapere cosa succede?" Chiede mio padre troppo curioso.
"Oh niente di che, a lavoro è andata tutto bene e poi ho fatto la videochiamata con Michele." Risponde Abby sorridendo.

Ecco parlando di Michele mi sono ricordata che devo mandargli un messaggio per capire bene quando arriverà all'aeroporto e per quanto resterà. Ricordo che disse di aver chiesto il visto per 6 mesi, sperando sempre che lo accettino.
Domani mancheranno esattamente 10 giorni alla mia laurea, e inizio ad aver paura. Devo passare al negozio dove ho ordinato il completo per vedere se mi entra ancora o ha bisogno di essere modificato.

Mia madre me lo ha fatto prendere più grande proprio per non aver poi problemi ma comunque la pancia è cresciuta e voglio che mi calzi bene il completo.

Ho talmente tante cose da fare in questo periodo che ho paura di dimenticare tutto ciò, forse è arrivato il momento di prendere un'agenda e inizia ad appuntare le cose che devo fare.

Il mio cellulare, posto sul tavolo, si illumina.

Da: Christopher
Non avrei mai pensato che fosse possibile, eppure mi manchi.
Vorrei starti accanto sempre.

Sorrido e lo capisco.
A: Christopher
Lo stesso vale per me...

Vado a stendermi sul divano e messaggio un po' con le mie amiche, tutte e due pronte per studiare. Da quando abbiamo iniziato a studiare ci vediamo di meno, non è più come prima. Però quella volta che ci vediamo recuperiamo tutto, anche se cerchiamo di tenerci aggiornate con Whatsapp.

Da: Christopher
Puoi dire a tua sorella che quelle foto dovrebbe mandarle solo a me? E non pubblicarle sapendo che tutti ti vedono.
P.s. Sei bellissima ❤️

Entro su Instagram e noto che mia sorella mi ha taggato in una sua storia.

abbypeterson ti ha taggata nella sua storia

La ripubblico nelle mie storie e poi rispondo a Christopher

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La ripubblico nelle mie storie e poi rispondo a Christopher.

A: Christopher
Ma dai che non si vede nulla, domani lavori vero?

Da: Christopher
Sisi lavoro, domani sera ti va di cenare insieme?

A: Christopher
Certo, non devi neanche chiederlo.

Da: Christopher
Allora ti passo a prendere per le 19.00, andiamo a fare un giro e poi ti porto da qualche parte a mangiare.❤️
Ora torno a lavorare, ci sentiamo più tardi❤️

SPAZIO ME 🚀
Eccomi con un nuovo capitolo, questa volta ho aggiornato in tempo record. Come sempre non ho avuto modo di ricontrollare eventuali errori, nel caso avvisatemi.
Vi ringrazio per tutte le visualizzazioni, le stelline e i commenti.
Votate il capitolo se vi piace e se volete che continui la storia.
Buon 2020 a tutti voi!! 🎊

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