Capitolo 16

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Io e Christopher entriamo in cucina per bere qualcosa di fresco, e lì trovo i miei genitori che preparano la cena.
"Oh tesoro, non ti ho sentita rientrare. Ciao Christopher, come stai?" Dice mia madre, mentre si asciuga le mani appena lavate, per poi avvicinarsi a Christopher e baciarlo sulle guance e stringerlo in un abbraccio affettuoso.
"Salve signora, io tutto bene grazie, lei?" Risponde Christopher per poi stringere la mano a mio padre.
"Ragazzo, ti va di cenare con noi?" Chiede mio padre intento a pelare le patate ch mia madre taglia accuratamente.

"Se non disturbo, volentieri." Christopher ha ancora un po' di vergogna con i miei genitori, e lo capisco. Quando li conoscerà meglio, capirà che i miei stravedono per lui sebbene non lo conoscono del tutto. Questa cosa devo capirla anche io.
Devo parlare con Christopher del bacio, non voglio che si senta obbligato ad avere una relazione con me solo per il bene del bambino. Certo, a me Christopher piace... Ma se io non dovessi piacergli preferisco che non prenda in giro me ma soprattutto se stesso.

Quando finalmente mia sorella torna a casa, ci mettiamo a tavola e passiamo la cena a parlare e scherzare.

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Da: Christopher
Buongiorno Emma, tra un'oretta ti passo a prendere.
Anzi, poichè è il giorno libero di tua sorella, dille che
viene con noi. Quindi fatevi trovare pronte!!
Ah, mandami il suo numero, meglio averlo per qualsiasi
cosa.
Un bacio, a dopo.

Leggo il messaggio con gli occhi ancora socchiusi dato che mi sono svegliata solo cinque minuti fa, lo rileggo altre volte prima di rispondere

A: Christopher
Buongiorno anche a te!!
Tra un'ora saremo più che pronte.
Abby's phone 3*********

Poso il cellulare sul comodino prima di alzarmi e andare in bagno per sciacquarmi la faccia. Raggiungo la camera di mia sorella e la trovo vuota, e mi meraviglio. Di solito quando è il suo giorno libero passa mezza giornata a letto perchè deve rilassarsi. Vago per la casa alla ricerca di Abby, entro in tutte le stanze della casa e alla fine la trovo in giardino che parla a telefono.

"Abby puoi entrare? Ti devo dire una cosa" Dico, alzando un po' la voce per farmi sentire, sotto la porta.
Abby si gira, mi sorride e dopo aver salutato il suo interlocutore allontana il telefono dall'orecchio per poi posarlo nella tasca dei suoi jeans.
Mi raggiunge in cucina e mi dice che al telefono era Michele, sebbene in Italia sia sera in questo momento, trovano sempre un modo per sentirsi.

"Allora cosa volemi dirmi?" Chiede Abby mentre è indaffarata a cercare qualcosa da mettere sotto i denti per colazione nel mobile.
"Finisci di prepararti, tra poco ci passa a prendere Christopher per fare qualcosa di cui non mi ha accennato nulla." Le dico prima di addentare la fetta di pane bianco con la mia marmellata di mirtilli. Abby finisce di mangiare il biscotto che poco prima aveva preso dal barattolo dove mia madre conserva i biscotti, perchè secondo la nonna nel loro pacchetto diventano mosci, mentre nel barattolo ermetico i biscotti si mantengono meglio.

Dopo aver finito la nostra colazione sistemiamo la cucina insieme, io mi occupo di lavare ciò che abbiamo utilizzato mentre Abby pulisce il tavolo e mette al loro posto il pacco di biscotti, la marmellata e le altre cose. Io ed Abby insieme facciamo paura con le pulizie, da quando eravamo pià piccole aiutiamo mamma a pulire, mia madre ha sempre detto che saper pulire è fondamentale. Noi non capivamo bene, eravamo dell'idea di volere una donna della pulizie nella nostra futura casa, e mia madre ribadiva il concetto... se non sai pulire prima tu come dirigi poi un'altra persona?

Quando siamo anche noi pronte aspettiamo Chritopher sedute sul divano, Abby guarda video di giapponesi su Youtube ed io la osservo, me la ricordo ancora piccola piccola, ricordo quando la "tenevo in braccio" sul divano di casa appena lei e mamma erano tornate dall'ospedale... Una bimba piccola e indifesa che ho visto crescere e diventare la donna che è oggi. Cosa proverò quando avrò il mio di bambino tra le braccia? Avrò paura? Sarà facile?
Sono assorta ancora nei miei pensieri quando Christopher arriva, tanto da non aver sentito il campanello di casa.

Tre all'improvvisoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora