Insegnami Ad Amarti

16

Si affacciò in fretta alla ringhiera e vomitò anche l’anima fregandosene se l’hamburger a pezzi volasse su qualche barca. Vomitò per terra e quando Harry gli posò una mano sulla schiena lo scansò rudemente guardandolo ad occhi lucidi.
<<Louis… Lascia che ti spieghi! Per favore, hai detto che non ti saresti arrabbiato!>> Harry cercava di seguirlo mentre lui provava a seminarlo per le stradine di Londra rimproverandosi per non aver preso la macchina, per averlo lasciato entrare dentro.
<<Louis! Ti prego! Ascoltami!>> Harry lo bloccò quando questo svoltò in un vicolo urlando dalla frustrazione.
<<Non ti ascolto cazzo! Non parlarmi, non mi toccare! Hai rovinato tutto!>> Gli urlò contro ormai in lacrime.
<<Per favore! Louis, calmati! Lasciami spi->> Uno schiaffo. Harry ricevette uno schiaffo dritto dritto sulla guancia e ringraziò il cielo di aver avuto solo quello mentre però afferrava il polso di Louis e lo strattonava contro di lui.
<<Ascoltami, ti prego>>
No. Non l’avrebbe rovinato di nuovo.
<<No. Devi lasciarmi stare una volta per tutte Styles! Vattene dalla mia vita!>> Gridò disperato strattonando la presa.

Harry gemette disperato <<Perché non capisci?! Non posso lasciarti stare! Non ci riesco Louis, anche se ti faccio del male non posso voltarti le spalle! E’ ingiusto! Non farmi questo, non farci questo! Dammi solo il tempo di spiegarti le cose, cazzo! Louis!>> Ricominciò a corrergli dietro quando Louis lo spinse lontano scappando in un'altra strada.
Come poteva avergli fatto tutto quello? Aveva provato così tanto ad accettare che scopassero e adesso gli diceva che Sean- Solo a pensarci Louis si chinò ancora a vomitare fregandosene se fosse a stomaco ormai vuoto o se era davanti ad un ristorante per giunta aperto. Corse, scappò via arrabbiato con le sue stesse lacrime che non lo abbandonavano, con se stesso per essersi fidato, con Harry per averlo tradito così.
<<Louis!>> Erano davanti alla porta di casa del liscio che con mano tremante cercava di aprire la porta prima che l’altro potesse raggiungerlo.
<<Ti prego>> Si avvicinò <<Parliamone, possiamo?>>
A quel punto l’altro si girò adirato e con le lacrime secche sul volto spintonandolo <<Io non sono un cazzo di oggetto! Te l’avevo detto che ho un cuore?! Te l’ho mai detto che ho sentimenti e cervello?!>> Urlò picchiandolo <<Sono rotto! Tu mi hai rotto! Tante, troppe volte! Credi che sia stato facile di mandarti via sei anni fa?! No! No, Harry, no! Ma sapevo che eri solo un coglione montato e speravo fossi cambiato ma sei una persona così stupida!>>

<<Louis->>
<<Sta zitto cazzo!>> Louis lo gettò a terra sul cortile di casa sua facendolo sporcare d’erba ma non gl’importava <<Sono un umano anch’io Harry! E sono stanco di te, del fatto che tu creda di poter aver tutto o che pensi che sono tuo! Non lo sono, fatti passare quest’ossessione che hai per me! Tu sei completamente matto!>> Rise spaventato ricominciando a piangere mentre spalancava la porta di casa sua spaventato che Harry potesse fargli del male.
Questo si rialzò da terra con i vestiti sporchi e il viso rigato dalle lacrime bloccando la porta con una mano.
<<Ti prego, Louis>
Gli occhi verdi del riccio erano imploranti. Lo stavano pregando di non lasciarlo ancora e lo sapeva ma scosse solo la testa indietreggiando quando Harry fece un passo avanti.
<<Ti prego, lasciami parlare>> Sussurrò a pochi centimetri dal suo viso.
<<No… Vattene, per favore>> Harry scosse la testa prendendo ad asciugargli le lacrime con le dita.
<<Lasciami spiegarti>> In poco tempo Harry unì le labbra a quelle di Louis che gli passò i polpastrelli tra i capelli prima di spingerlo fuori casa.
<<Credevo che fosse okay>> Proruppe singhiozzando appena <<Credevo che non fosse grave. Ora sai persino che mi piaci! Sono stato così stupido…>> Scosse la testa.
<<No! No Louis, se solo potessi parlarti io->>
<<Io ti piaccio Harry>> Lo interruppe piantando gli occhi nei suoi <<Io ti piaccio e tu mi piaci. Ma non ne vale la pena. Tu non vali la pena>>