Quando Ashton varcò la soglia della stanza dove si trovava il signor Styles rimase sconvolto dal notare quanti paparazzi ci fossero alle finestre. Si avvicinò in fretta chiudendo le tende maledicendosi che una delle poche sale libere di cardiochirurgia fosse al pian terreno ma era proprio questo il motivo per cui aveva convinto Luke a lavorare in clinica e abbandonare l'ospedale. Perché quel luogo non faceva per loro, a quei dottori serviva più calma e pazienza e meno stress in modo che i loro pazienti venissero curati al meglio.
Appena controllò le condizioni del paziente uscì chiudendo la stanza e osservò quella famiglia. Sospirando si avvicinò a quelli che erano gli uomini più ricchi d'Inghilterra.
<<Signori chiederò di spostare il signor Styles al piano più alto di quest'ospedale per scampare i giornalisti e per il momento vostro padre è in coma>> Anne sobbalzò visibilmente e Ashton si chiese dove fosse Louis. Queste cose era più bravo lui a dirle... Chiese gentilmente se l'avevano visto e se gli aveva già riferito qualcosa e la donna annuì mentre l'altra riferiva che il dottor Tomlinson fosse andato un attimo al bar. Era tutti lì da sta mattina e nessuno aveva toccato cibo.
L'intervento era durato più del previsto e adesso che era quasi ora di cena il biondo si sentiva sfinito così con le ultime forze raggiunse il bar sorridendo appena al vedere Louis e il figlio del signor Styles in un angolo del bar a discutere su qualcosa.
<<Signori>> Si presentò sorridendo sedendosi in mezzo ai due che erano l'uno di fronte all'altro <<Credo che prenderò un veloce caffè e andrò a casa...Speriamo di poterci fidare delle infermiere no?>> Louis annuì a quelle parole perché il principale motivo per cui aveva detto di no alla proposta d'ospedale era che avrebbe dovuto imparare altro e restare anche la notte.
<<Sì, ci vediamo domani mattina per accertamenti>> Con quelle parole Ashton andò a prendersi il suo caffè da asporto e sparì dalla loro vista.Louis fece appena in tempo a girarsi che il riccio già sorrideva malizioso.
<<Quindi?>> Louis negò ancora sbuffando.
<<No, e poi tu padre non si può ancora visitare quindi andatevene a casa e cercate di scoprire cose sul suo passato>> Il liscio scosse la testa sconfortato <<Ho in cura tuo padre da tanto tempo ma...Non siamo mai riusciti davvero a tirargli fuori le cose. Ho provato persino l'ipnosi ma era come se ci lottasse contro per non tornare indietro!>> Esclamò confuso. Harry invece se ne stava a sopracciglia unite e mascella tesa.
<<Quindi se anche dopo il suo risveglio non funzionerà nulla vivrà per sempre con questo problema>> Con sconforto lo psicologo annuì prendendo un sorso del suo amato tea.
<<Mi dispiace Harry>> Mormorò prima di rispondere ad una chiamata senza nemmeno guardare chi fosse.
<<Pron->>
<<Allora non t'importa davvero>> Louis corrugò la fronte.
<<Sean?>> Harry alzò subito lo sguardo grugnendo qualche frase mentre arrabbiato si alzava e scompariva oltre il corridoio con il suo caffè alla mano. E per quanto Louis fosse ferito il suo ragazzo era il moro.
<<Allora ricordi il mio nome! Louis ma mi prendi in giro?! Non una risposta tutto il giorno ne un avviso che non mi ami!>>
<<Che cazzo dici?!>> Strabuzzò gli occhi alzandosi dopo aver finito di bere e si diresse in fretta ad un ascensore per scendere dal piano ristoro <<Solo perché non ti chiamo tu credi che io non ti ami?>> Abbassò un po' la voce <<Sean sono stato in ospedale tutto il giorno perché un paziente è grave e tu mi dici che non ti amo? Per un ti amo non si muore, mentre per altre cose più importanti sì! Smettila di fare il bambino>> Rimproverò mordendosi il labbro.
<<E' sempre stato così Louis. Io ti aspetto e ci spero ma in tutto questo tempo veniva sempre prima il lavoro e->>
<<Non voglio discuterne al telefono Sean. Sarò a casa tra mezz'ora. Parleremo lì>> Detto questo posò senza sapere dell'enorme buco al petto che il suo ragazzo stesse provando mentre con il suo zaino in spalla e tutta la sua roba ai piedi sorrideva amaro asciugando una lacrima. Non avrebbe mai dovuto fare quel contratto con Styles...
Quella sera Louis non l'avrebbe trovato in casa. Lui non voleva farsi trovare da Louis, era stanco di tutto quello. Arrivavano sempre tardi da lavoro e sembrava che ogni cosa per il liscio fosse da mettere in secondo posto nella lista "non è importante" e invece per Sean lo era. Era stanco di venir rifiutato e di leggere sui giornali ciò che facesse il suo uomo perché questo era troppo impegnato. Sì, Louis non si accorgeva nemmeno di essere fotografato da quando era andato a casa di Harry e Sean come un idiota, come uno stupido amante era rimasto a fare gli occhi dolci ai "ti amo" a cui nemmeno credeva più. Louis gli stava mentendo, non gli aveva detto che era stato da Harry e vedere che i rumor dicevano "Il famoso psicologo Louis Tomlinson è stato fotografato davanti a casa di Harry Styles! I rumor su Zayn Malik possono essere eliminati? E' il tuo ragazzo Harry? E' uscito dopo ben tre ore, un incontro fiammante?" e poi righe sotto si faceva cenno a lui, al fatto che fosse cornuto ma senza saperne il motivo Sean aveva sempre nascosto tutto a Louis.
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Insegnami Ad Amarti
FanfictionSEQUEL- Sei Tu Il Mio Male Preferito Sono passati anni dall'ultima volta che Louis e Niall si sono visti davvero o da quando Zayn e Liam hanno avuto una vera conversazione. Louis è cresciuto molto, ora ha ventott'anni e va fiero di se stesso. Ha pe...