Era da più di un ora che stavano cavalcando senza aver raggiunto un rifugio, ma finalmente in lontananza s'intravedeva qualcosa: erano degli insediamenti di antiche abitazioni, di cui restavano solo i bordi mezzi coperti dalla sabbia.
Ahmanet rallentò il galoppo del cavallo tirando verso di sé le redini e si guardò attorno.
Jennifer fece lo stesso, poi Ahmanet trovò qualcosa con lo sguardo, scese da cavallo e si diresse verso i resti di ciò che una volta era un'abitazione.
Si chinò verso la sabbia e spolverò con la mano il terreno come se stesse cercando qualcosa, alla fine lo trovò: una figura di un falco con la corona dell'alto e basso Egitto con sotto una maniglia.
Ahmanet prese la maniglia di arenaria e la sollevò verso l'alto aprendo la botola di arenaria, al suo interno delle scale in pietra conducevano ad una porta in pietra con delle inscrizioni geroglifiche e una serratura a chiavistello.
Jennifer dopo essere scesa da cavallo raggiunse Ahmanet che era rimasta a guardare la porta in pietra, appena Jennifer la vide rimase a bocca aperta sbalordita un passaggio segreto intatto.
Ahmanet scese le scale e lesse in silenzio le inscrizioni geroglifiche, poco dopo venne raggiunta da Jennifer che lesse anche lei le iscrizioni geroglifiche.
Era una tesoreria della casa della Vita le inscrizioni erano un monito contro gli intrusi, Ahmanet guardò il chiavistello, lo studiò con lo sguardo poi capì e tirò il chiavistello all'indietro, poi spinse la pesante porta di pietra verso linterno, essendo chiusa da anni il meccanismo della porta era arrugginito, ma nonostante tutto Ahmanet grazie alla sua forza sovrannaturale riuscì ad aprire la porta.
l'interno della stanza sotterranea scavata nella nuda roccia, era impolverata ma piena di bauli di legno consumati e impolverati dal tempo, cerano anche delle stuoie, per far distendere i pazienti, il muro aveva delle piccole insenature che una volta ospitavano delle candele
«Ci rifugeremo qui per ora» disse Ahmanet.
«E sicuro? Questo posto?» chiese Jennifer dubbiosa.
«Solo io conosco questo posto, ci venivo da bambina, mi nascondevo da mio padre e lui mi cercava» diceva sorridendo leggermente, poi quel sorriso sparì e si tramutò in unespressione seria e furiosa, abbassò lo sguardo verso il terreno e rimase immersa nei propri pensieri e non disse più nulla.
Jennifer non osò dire altro per evitare di scaturire la sua rabbia, iniziò a dare unocchiata in giro e ad ispezionare le casse,che al loro interno erano piene di papiri medici intatti e amuleti medici.
Intanto Ahmanet riprendendosi, iniziò a prendere da una cassa delle candele spente, le riposizionò dove erano un tempo e le accese sfrecando un bastoncino di legno contro la pietra.
Incendiò ogni miccia di ogni candela, poi dopo che accese le candele, spense il bastoncino infuocato scuotendolo in aria, lo appoggiò accanto ad una delle candele, si riavvicinò ad una cassa e prese un sacchetto di cuoio marrone scuro, che conteneva il sale.
Si avvicinò alle candele e gliene versò un poco per evitare che sprigionassero il fumo.
Poi uscì fuori per vedere la direzione del sole: era tramonto, Ahmanet chiuse la botola e la porta in pietra, poi si preparò una stuoia per riposare durante la notte.
Jennifer fece lo stesso, si distesero sulle stuoie stremate e al limite delle loro forze e lentamente chiusero gli occhi, e si addormentarono.
Spazio autrice: scusate se l'ultimo capitolo è un po' corto i prossimi saranno più lunghi rispetto a quest'ultimo. :))

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La Mummia: Il risveglio della Luna (Fan Made)
Adventure[IN REVISIONE] FanMade liberamente ispirata come continuazione del film "La Mummia 2017" (la copertina NON l'ho creata io). Jennifer dopo due anni di ricerche arriva ad una soluzione per ritrovare Nick ma, la strada per ritrovarlo sarà piena d...