Capitolo 5: Un passo indietro

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(Per la lettura di questo capitolo è consigliato l'ascolto della colonna sonora ufficiale del film:"Haram" detto questo buona lettura!!) :)

Jennifer mentre correva all'impazzata all'interno del Prodigium cercando disperatamente Henry, cominciò ad avere ricordi e delle visioni: una tomba di crociati, un muro scolpito con una piramide e geroglifici, dell'acqua che cadeva dall'alto finendo in un buco nel pavimento, il pavimento umido bagnato e un portone argenteo rotondo aperto su un tunnel con appese delle lampade rotte.

Le visioni e i ricordi sparirono tutto di un tratto quando Jennifer si ritrovò davanti alla porta blindata dell'ufficio di Henry.

Bussò con una certa fretta:«avanti» rispose Henry, la porta si aprì.

Henry come ogni tarda sera se ne stava seduto in poltrona dietro una scrivania di legno, con a fianco un piccola scalinata composta da tre gradini che portavano ad una piccola camera quadrata piena di scaffali con libri antichi e vari dossier, alla sua destra una vetrina, piena di teschi dalle forme strane con vari attrezzi di chirurgia.

Henry invitò Jennifer ad accomodarsi con un gesto della mano, ma Jennifer aveva una certa fretta:«Henry ci sono delle novità è difficile da spiegare, devo andare alla tomba dei cavalieri crociati» disse posando una mano sulla scrivania di Henry:«capisco la tua ossessione di ritrovare Nick, ma quel posto è molto pericoloso e meglio che una squadra di soldati ti accompagni»disse.

Jennifer sorrise:«grazie Henry» disse uscendo dal suo ufficio con passo affrettato.

Henry controllò che Jennifer non potesse vederla, si diresse verso la camera blindata con passo calmo e lento per non attirare lattenzione, una volta che il computer riconobbe le sue impronte digitali Henry entrò nella stanza.

Ahmanet non alzava lo sguardo, Henry fece piano per non attirare la sua attenzione si diresse verso il computer centrale bloccando il flusso di mercurio a novantotto, Ahmanet sembrò riprendersi leggermente: «perché.....mi stai risparmiando?» chiese Ahmanet alzando lo sguardo verso Henry:«per dare il tempo a Jennifer di trovare la risposta che cerca e fermare Nick Morton» disse.

«Povero illuso, non puoi fermarlo se non riesci a trovarlo stai brancolando nel buio» disse Ahmanet.

Dopo quelle parole Henry uscì dalla camera blindata lasciando bloccato il flusso di mercurio.

Grazie al fuoristrada nero del capo delle truppe di ricognizione che con una piccola squadra si era offerto di accompagnarla, Jennifer raggiunse la tomba dei cavalieri crociati in piena notte e con la pioggia.

Scesero davanti una fermata della metropolitana, i soldati nascosero i fucili per non far spaventare la gente e per evitare di essere scambiati per un gruppo di terroristi.

Superata la metropolitana accedettero ad un area riservata per scendere ancora di più sottoterra dove finalmente arrivarono al tunnel che conduceva alla tomba dei cavalieri crociati.

Davanti a loro il pesante portone a prova di proiettile venne aperto, Jennifer chiese solo al capo della squadra di accompagnarla.

Il capo della squadra di ricognizione acconsentì:«Albert, prendi il comando tu in mia assenza»disse, il soldato annuì, poi a fianco di Jennifer varcò la soglia della fredda e oscura tomba dei cavalieri crociati.

Jennifer andava spedita, grazie ai ricordi e alle visioni che le erano stati indotti da Ahmanet.

Jennifer sapeva dove andare, percorse la sala principale piena di buchi pieni di acqua, che dovette saltare per non finirci dentro, percorse una lunga scalinata di pietra consumata dal tempo ma ancora stabile per poi percorrere un corridoio decorato con colonne verdi scure che in realtà erano grigie era un effetto ottico causato dallacqua e dalla poca luce che filtrava con difficoltà dal corridoio di accesso.

La Mummia: Il risveglio della Luna  (Fan Made)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora