Un'aiuto da un nemico (seconda parte)

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(Ahmanet) Sognò di essere nel deserto, e qualcuno in lontananza si stava avvicinando, era una figura maschile: capelli corti marroni era a petto nudo, muscoloso, indossava bracciali di cuoio neri, e un gonnellino di lino bianco, decorato con cingilombi di cuoio decorato con pietre rosse e marroni, che splendevano al sole.

Quando fu abbastanza vicino ad Ahmanet, lei lo riconobbe: era il suo prescelto o meglio dire Seth, era venuto da lei, aveva l'aria tranquilla e seria.

Seth nel corpo di Nick si avvicinò sempre di più ad Ahmanet fino a quando non finirono faccia a faccia

Non era Nick, lui non aveva gli occhi sdoppiati blu chiaro, all'improvviso Seth parlò ad Ahmanet «Setepai» le disse carezzandole il viso, Ahmanet era incredula, era veramente Seth che aveva davanti o un illusione della sua testa? Non capiva, ma decise di godersi quel momento, assecondò la carezza di Seth e sorrise, poi si rese conto di aver mancato di rispetto e imbarazzata s'inginocchio davanti a lui, aveva paura della sua reazione quindi rimase inginocchiata, fino a quando Seth le tese la mano per alzarsi, Ahmanet si alzò e guardò Seth.

«Sai dove sono, trovami, vieni da me, mia adorata» disse Seth.

Dopo quelle parole Ahmanet si svegliò, era l'alba, il fuoco si stava spegnendo e Jennifer dormiva profondamente.

Ahmanet si alzò da terra dove aveva riposato, prese il suo pugnale, che era rimasto conficcato nella sabbia, si allontanò a pochi passi da Jennifer e sguainò la lancia, si esercitò a parare i fendenti, a contrattaccare, a roteare e a parare con la sua lancia come aveva fatto in passato, nel suo addestramento per comandare l'Egitto.

Jennifer si svegliò sentendo i fendenti della lancia di Ahmanet, si alzò lentamente per evitare di danneggiare la ferita, poi si avvicinò ad Ahmanet, che accorgendosi della sua presenza si fermò e conficcò la lancia nella sabbia.

Guardò in direzione del sole: «che stai guardando?» chiese Jennifer, «non credo tu possa vedere quello che vedo io» disse Ahmanet «sempre che io non voglia» aggiunse.

All'improvviso, Jennifer venne avvolta dalla sabbia, una volta sparita quello che vedeva era assurdo: in lontananza vedeva le antiche città dell Egitto, era straordinario, poi guardò più indietro e vide una ragazza dai capelli neri che combatteva con un bastone, contro un altro ragazzo dai capelli corti petto nudo e gonnellino di lino, Quella era Ahmanet!! quando era ancora umana, con il suo fidanzato, il suo prescelto di quel tempo, mentre stavano combattendo il ragazzo venne sopraffatto da Ahmanet che riuscì a sorprenderlo con il bastone puntato al lato sinistro del collo.

Allora Jennifer capì: era quello che c'era scritto nelle mura in quella piramide, ma perché Ahmanet gli mostrava tutto questo? Perché gli mostrava il suo passato? All'improvviso una tempesta di sabbia distrusse tutto.

Jennifer venne scaraventata all'indietro dalla tempesta e rotolò giù dalla duna di sabbia. L'onda durto era stata troppo forte, Jennifer non aveva le forze per alzarsi, aveva la vista sfocata.

Jennifer prima di svenire vide Ahmanet che con la sua lancia stava scendendo dalla duna per andarle incontro.

Quando Ahmanet le fu vicina si inginocchiò con la lancia nella mano destra, e la guardò negli occhi, poi volse lo sguardo alla ferita e notò che era peggiorata la freccetta si era sollevata dalla ferita, Jennifer perdeva sangue.

Ahmanet doveva stabilizzare la ferita in modo da tenere in vita Jennifer, e di curarla il più presto possibile.

Con la mano sinistra toccò le bende insanguinate della ferita di Jennifer e premette: se Jennifer avesse mostrato anche un minimo segno di dolore doveva intervenire subito, provò leggermente ma Jennifer non si mosse, era il momento giusto per stabilizzare la ferita doveva far riconficcare la freccetta come prima per stabilizzare la ferita.

La Mummia: Il risveglio della Luna  (Fan Made)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora